3. Riassuma in poche parole cosa ha significato per Lei scrivere quest’opera.
È stata una sorpresa quasi... è stato bello ma soprattutto è stata una sfida con me stessa perché, sono poche le cose che sono riuscita a portare a termine e poi finalmente potrò dire di aver "lasciato la mia impronta, qualcosa di me".
4. La scelta del titolo è stata semplice o ha combattuto con se stesso per deciderlo tra varie alternative?
È stata semplice. Il titolo è nato da una canzone di Anna Oxa, “È tutto un attimo” perché io credo che la vita sia un susseguirsi di attimi belli, brutti, importanti anche ripetuti che ci fanno crescere sempre e lo faranno fino all' ultimo battito, all' ultimo respiro.
5. In un’ipotetica isola deserta, quale libro vorrebbe con sé? O quale scrittore? Perché?
“Due mondi, due amori” di Danielle Steel che parla di una donna combattuta tra due amori e importanti scelte da fare sia per se stessa che per amore. Perché? Perché è il libro tra i libri che ho letto svariate volte ed ogni volta mi commuove e mi piace come dopo la prima lettura.
6. E-book o cartaceo?
Cartaceo tutta la vita anche se non nego di avere l' E-book.
7. Quando e perché ha deciso di intraprendere la carriera di scrittore?
Ho deciso di diventare scrittrice? Non lo so, ci provo. Perché? Non vorrei ripetermi ma per una sfida con me stessa e poi fin dai tempi della scuola, adoravo i temi, sia a titolo libero che no e oltre al classico diario, inventavo poesie.
8. Come nasce l’idea di questo libro? Ci racconterebbe un aneddoto legato alla scrittura di questo romanzo?
L' idea di questo libro è nato a Praga durante un week-end con la mia amica Silvia... eravamo sedute ad un ristorante e fantasticavamo sul mollare tutto e trasferirci lì, perché Praga e il ponte Carlo, ma tutta la città, specie in inverno, è magica, con una nonnina che, con 10 gradi sotto 0 stava bella tranquilla seduta su di una panchina, a lavorare a maglia.
9. Cosa si prova a vedere il proprio lavoro prendere corpo e diventare un libro?
Una vera emozione, ma ancora di più leggerlo come se non lo avessi scritto tu e dire: "Cavolo, mi piace, io lo comprerei.”
10. Chi è stata la prima persona che ha letto il suo libro?
Le mie amiche: Irene, Silvia e Luciana mentre lo scrivevo.
11. Cosa ne pensa della nuova frontiera rappresentata dall’audiolibro?
L' audiolibro è una grande invenzione perché da la possibilità a tantissime persone di poter "LEGGERE". Io penso che non si legge con gli occhi ma con la fantasia, le emozioni. Ci si immaginano i personaggi, ci si immedesima in loro, si cresce e si cambia, ci si innamora o ci si spaventa vivendo la loro storia, ed è bellissimo che adesso molte più persone lo possono fare: incuriosirsi, scoprire il mondo e vivere in luoghi e realtà diverse dalla propria. Viva l'audiolibro.