E’ essenziale l’importanza dell’editore per la pubblicazione di un’opera letteraria sia essa di narrativa, poesia o altro genere ed è appunto l’editore che deciderà se un manoscritto potrà venire dato alle stampe.
1. Che cos’è per Lei scrivere, quali emozioni prova?
L'emozione è entrare nel racconto, vivere con i personaggi, identificarsi di volta in volta con ciascuno di essi. Alla fine li si ama tutti, anche quelli antipatici, anche quelli violenti, perché sono tutti figli tuoi. Anche il personaggio di un assassino; perché, tutto sommato, non è colpa sua, poverino, se è diventato un assassino: è l'autore che l'ha reso così.
1. Ci parli un po' di Lei, della Sua vita. Da dove viene? Come e quando ha deciso di diventare scrittore?
Sono sempre stato un sognatore, evitavo le competizioni. Ho sempre pensato che il mondo poteva essere il posto ideale in cui vivere e che gli esseri umani, non si comportavano in modo di aver capito dove stavano vivendo! Si comportavano come se volessero distruggersi a vicenda e distruggere anche gli equilibri naturali da cui dipendeva la loro vita.
1. Ci parli un po' di Lei, della Sua vita. Da dove viene? Come e quando ha deciso di diventare scrittore?
Sono nato in una Milano del primo dopo guerra ed ho avuto un infanzia e pubertà felice anche se con le privazioni di quel periodo. Ho studiato a Milano sino a conseguire il diploma delle superiori. Era una Milano vivibile ed a misura d'uomo. Grazie alla mia conoscenza delle lingue inglese e francese ho potuto iniziare a lavorare in un’azienda americana come venditore di componenti elettronici. Ho fatto il servizio militare e mi sono sposato nel 1972.
Una raccolta di pensieri intimi e profondi con la quale, Nicole Lucaroni, esprime la dolcezza, l’amarezza, l’amore, l’odio, la tristezza e l’allegria, tutte le emozioni che l’uomo prova durante la sue esistenza. “Alzati” è tutto questo ma anche molto altro, è poesia viva che colpisce dritto l’anima di chi la legge. Il libro, pubblicato dalla casa editrice BookSprint Edizioni è disponibile nella duplice veste del libro cartaceo e dell’e-book.
1. Che cos’è per Lei scrivere, quali emozioni prova?
Per me scrivere è nato come uno sfogo, dopo di che si è sviluppato in un piacere costante, ne sentivo il bisogno per stare bene.
2. Quanto della sua vita reale è presente in questo libro?
Del tutto, rappresenta ogni piccola parte della mia vita.
3. Riassuma in poche parole cosa ha significato per Lei scrivere quest’opera.
Per me scrivere quest'opera è stata una grande vittoria alla quale non pensavo sarei arrivata.
1. Ci parli un po' di Lei, della Sua vita. Da dove viene? Come e quando ha deciso di diventare scrittore?
"Mamma racconta", il mio bambino di pochi anni chiedeva favole e storielle ed io narravo inventando. "Mamma racconta", continuava anche alcuni anni più tardi ed io ricorrevo a miti e leggende. La mattina insegnavo storia e filosofia nei licei, mi sentivo scissa: tutta razionalità con i mei studenti, tutta fantasia nella quotidianità della vita. Quando mio figlio approdò alle scuole medie inevitabilmente i due mondi si fusero; la dimensione fantastica venne pervasa dalla conoscenza storica, ne nacquero i "Racconti del Medioevo". Ritenendo valida l'iniziativa, ho continuato con scritti più complessi per adulti come "Storie di storia", "La storia a colori", "Leggendario Medioevo".
In un romanzo piacevole e vivace, Romina Viola, racconta la sua vita attraverso gli amori e gli incontri con uomini sbagliati. “50 sfumature di cretini” è l’ironico titolo che ha scelto di dare al suo libro d’esordio, pubblicato dalla giovane casa editrice di Vito Pacelli, la Booksprint Edizioni (disponibile anche in e-book).
1. Ci parli un po' di Lei, della Sua vita. Da dove viene? Come e quando ha deciso di diventare scrittore?
Sono nata e cresciuta in una cittadina della provincia di Brescia. Ho conseguito due diplomi, il mio lavoro principale è infermiera. Da sempre mi piace leggere e scrivere. Sono cresciuta a suon di musica, sport e delusioni amorose ma anche grandi soddisfazioni personali e amicizie immense.
2. Nell’arco della giornata qual è il momento che dedica alla scrittura?
Ogni momento ove presente l’ispirazione.
1. Parliamo un po’ di Lei, dove è nato e cresciuto?
Nato a Lyon (Francia) alle 14 dopo precipitosa corsa dei genitori all'hospital "Hotel-Dieu" sulle rive del Rodano... urgente. Padre Italiano, madre francese, non eran pronti ma che ne sapevo? Malgrado la fretta non sarei neanche nato? Era ormai troppo tardi. Trasferito in Italia nel novembre del '68 dai nonni paterni poi collegio statale per disperati fino alla fine della terza media. Nel frattempo, genitori già divorziati... Mia madre, scomparsa e non venne più a riprendermi come invece aveva scritto sulla cartolina che mi spedì poco tempo dopo il mio arrivo in Italia. Tra me e mio padre fu tutto un conflitto... Intrapresi il mondo del lavoro ospitato in un altro collegio e a 18 anni andai a vivere da solo.