Che cos’è per Lei scrivere, quali emozioni prova?
Sono un ricercatore di documenti storici, mi piace avere contatto con la carta, specialmente con i documenti e libri datati che uso come fonti.
La scrittura per me è un colpo di fulmine, i miei antenati mi hanno lasciato molti documenti che ho inserito nei miei libri, il mio desiderio, trasmettere al prossimo tutti i documenti trovati alcuni in mio possesso (come libri e foto). Da piccolo ero già appassionato di storia, studiavo libri di scrittori di storia, sono affascinato dalle fotografie storiche, e da molti anni che scrivo articoli con documenti di archivio.
Quanto della sua vita reale è presente in questo libro?
Il nuovo libro “Re Italo e il Regno dei Morgeti” Papa Sant’Eusebio di Altanum, gli Altavilla dalla Piana di San Martino alla Sicilia ai Cavalieri Templari, un lavoro di 10 anni di ricerche e studi, si ricollega alla “Monografia da Altanum a Polistena” e mette in ordine le poche notizie a nostra disposizione. Riprende gli studi e le informazioni degli studiosi di storia, e ci racconta dei primi popoli che conquistarono l’Italia. La pubblicazione si dipana in una cronologia facendo riferimento a figure e popoli emblematici, l’inclusione di particolari come quella legata a Re Italo, a suo figlio Morgeto, consente di ricondurre la storia dell’Italia ad un passato ricco e significativo. Uno degli aspetti di particolare rilievo è la varietà di materiali iconografici e documentali, l’uso di antiche cartine geografiche, stemmi di famiglie illustri, la genealogia di famiglie illustri, documenti storici, bolle papali e fotografie arricchisce il testo. Si menziona inoltre, l’associazione che con amici e familiari ho costituito nell'ottobre
2020 e che porta il nome di mio nonno paterno trucidato dai tedeschi durante la Seconda guerra mondiale: Guerrisi Domenico Rocco. La Fondazione-Associazione si occupa di Storia, Cultura, Genealogia, Araldica, Cavalieri di Altanum, Cavalieri Templari, Altavilla, d’Angiò, Rodi e Malta.
Don Massimo Cavalloni del ramo Milanese dei Cavalloni di Firenze, ha collabora per la ricostruzione degli stemmi delle famiglie nobili, di Papi, Arcipreti, creati sotto la guida dell’associazione, i suoi disegni araldici sono eseguiti con maestria, Cavalloni aiuta l’associazione da molti anni (ricostruzione di stemmi araldici della famiglia Altavilla, d’Angiò,
Caracciolo e molte altre famiglie illustre – più di 150 stemmi).
Riassuma in poche parole cosa ha significato per Lei scrivere quest’opera.
L'opera si distingue per l’attenzione riservata a figure storiche, castelli, chiese e altro.
Le illustrazioni del libro fungono, dunque, da supporto alla narrazione, offrendo un ulteriore strumento per comprendere l’evoluzione del territorio e della cultura.
Gli storici antichi narrano che Re Italo aveva due figli Morgeto e Roma, il primo figlio Morgetes riceve l’Italia (la Calabria), la seconda figlia Roma il Lazio, fondò la città di Roma. Una terza Roma –che per antichità sarebbe quindi la prima –dalla quale discenderebbe Siculo forse figlio di Roma e quindi nipote di Morgeto. Quando Re Morgetes prende il posto di Re Italo, costruisce la città di Altanum e Morgeto, dove suo padre Italo trascorre gli ultimi giorni della sua vita (in Calabria, si sarebbe stanziato con il suo popolo nell’entroterra).
Una delle città più importanti del Regno dei Morgeti era Rhegion, che Re Morgeto affida a Siculo venuto da Roma. Siculi, che si sarebbe spostato in Sicilia sotto la guida di Re Morgeto. Questo libro documento è il frutto di anni di ricerche e studi e riesce a puntualizzare alcuni passi fondamentali della storia del popolo dei Morgeti, riprendendo gli spunti e le informazioni degli studiosi di storia. All’interno del libro vi è la cartina di Abramo Ortelio (1527–1598),
grande fondatore della cartografia fiamminga e ricordato anche per aver pubblicato il primo atlante moderno. La Mappa di Abraham Ortelius del 1595, “cartina geografica antica”, regno dei Morgeti (documento storico). Scrivo della Via Traiana: “Era una strada costruita dall’imperatore Traiano (53–117) in Calabria. La strada Traiana del 103, collegava il Lazio-Campania alla Calabria, andava da Paternum a Regium. Costruita per scopi militari, politici e commerciali, la strada passava dal territorio di Altanum.
I documenti storici, alcuni scritti in latino, nel testo si trovano gli stemmi delle famiglie nobili, di alcuni comuni, di Papi e Arcipreti.
La famiglia Altavilla costruì un impero duraturo, senza mai tornare in Normandia, ma che non dimenticano la sua terra natale, facendo donazioni nell’anno 1050 per la costruzione della Cathédrale Notre–Dame–Cattedrale di Nostra Signora di Coutances (opera terminare nel 1056 edificio dedicato alla Madonna alla presenza del Duca Guglielmo il Conquistatore). I normanni d'Italia erano collegati con l'Inghilterra, l'Irlanda, la Francia, la Normandia ecc.
L’italiano Marco d’Altavilla detto Boemondo organizza un esercito per la prima crociata del 1097, per la conquista di Gerusalemme, diventa Re di Antiochia, si unisce alla famiglia Paganis. Le fonti storiche ci riferiscono che il Primus Magister dell’Ordine dei Cavalieri Templari, Hugues dei Paganis (1070 c.–1136), nel 1128 incontra Folco d’Angiò, e gli espone la proposta del Re di Gerusalemme Baldovino, di sposare sua figlia Melisenda di Gerusalemme. Folco era noto al Re di Gerusalemme poiché aveva preso la croce nel 1120, era stato il primo autore di una donazione all’Ordine dei Templari.
La scelta del titolo è stata semplice o ha combattuto con se stesso per deciderlo tra varie alternative?
“Re Italo e il Regno dei Morgeti” Papa Sant’Eusebio di Altanum gli Altavilla dalla Piana di San Martino alla Sicilia ai Cavalieri Templari. Libro documento - le mie ricerche, il titolo di questo libro intende mettere in seria discussione il tema, assai delicato, costituito dal problema dell’origine della nostra Italia. Ne abbiamo già parlato nel libro di 650 pag. pubblicato nel 2021 con la casa editrice BookSprint Edizione “Monografia da Altanum a Polistena territorio degli Itali–Morgeti” libro documento.
Il motivo del titolo sta nel fatto che la sua lettura ci dà contezza degli avvenimenti del passato, passato che non va dimenticato.
Il manoscritto, frutto di minuziose ricerche, si avvale di informazioni tratte da testi e documenti antichi e recenti.
Dunque, assorbe – il già scritto – da geografi, storici, filosofi greci, ecclesiastici, scrittori, eruditi e dotti, addirittura, qualcuno risalente al 60 a.C.
Il libro, si avvale di illustrazioni di antiche cartine geografiche, stemmi, disegni, mosaici, lapidi, foto, antiche campane, statue, busti marmorei, mappe, opere d’arte, e dipinti, riprodotti rigorosamente in bianco e nero.
In un’ipotetica isola deserta, quale libro vorrebbe con sé? O quale scrittore? Perché?
Il libri dell’Arcivescovo Guglielmo di Tiro (1130 c.–† 1186), libro Historia Belli Sacri Verissima (Storia fedele della Guerra Santa) o Historia Rerum in Partibus Transmarinis Gestarum (Storia delle imprese d’Oltremare), dove l'Arciprete cita il Canonicus regularis Guerricius–Guerrisius in templo Dni.
Il signor/maestro Guerrisius, Canonico regolare nel tempio/casa del Signore (conforme alla regola, nei secoli successivi, il termine passò ad indicare i Chierici che assistevano i Vescovi). Il libro dell’Arcivescovo Guglielmo di Tiro (1130 c.–† 1186), Historia Belli Sacri Verissima (Storia fedele della Guerra Santa) o Historia Rerum in Partibus Transmarinis Gestarum (Storia
delle imprese d’Oltremare), scritto in latino medievale nella seconda metà del XII secolo, ci racconta dettagliatamente la storia del Regno di Gerusalemme e delle prime crociate dall’anno 1095 al 1183, cita il Guerricius–Guerrisius Canonicus regularis in templo Dni.
La petizione dei canonici della Cattedrale di Cefalù citava: Guido, Petrus de Besegnano, Petrus Biturigena, Gislebertus (o Gisubertus), Robertus de Arenis, Robertus de Mutata, Johannes, Guerricius (o Guerrisius), dai documenti della Cattedrale di Cefalù dal 1100–1193.
Uno dei pochi documenti all’epoca di fondazione fu il testo della regola dei templari, approvato nel 1128 con il Concilio di Troyes e volgarizzato in antico–francese fra il 1139 e il 1148. L’orientamento delle chiese è, fin dal Medioevo, il modo in cui venivano edificati e orientati gli edifici religiosi, affinché avessero sempre l’abside rivolto a oriente, a est, così che i fedeli e il sacerdote potessero pregare rivolti verso il sorgere del sole. Dopo il Cinquecento questa importante caratteristica della chiesa lentamente venne a perdersi.
La più antica fonte che descrive in dettaglio l’origine geografica del futuro Gran Maestro è la traduzione in francese antico della Storia degli eventi al di là del mare di Guglielmo di Tiro, datata al 1200 circa.
Il testo latino in realtà lo chiama semplicemente Hugo de Paganis, una pagina dai diari sulla vita del Pontefice Gelasio II «[…] il confratello italiano Hugo de Paganis, dalla città di Nocera vicino Salerno.». Heinrich Pantaleon scrive qui erat 1130 Hugo de Paganis Templariorum militum Hierosolymis primus magister. Il genealogista Filiberto Campanile, documento della Trinità di Venosa, Pagano dè Pagani con la sua consorte Emma Signori di Forenza, dalla loro unione nasce Ugone e Disigio. Ugone nell’anno 1117, sotto il Pontificato di Gelasio II, passando in Gerusalemme.
Le fonti dell’Abbazia di Saint Benoit dal libro di San Bernardo di Chiaravalle: Questo Conte Ugo non è il Gran Maestro dei Cavalieri Templari al quale San Bernardo rivolse un’esortazione per i soldati di quell’Ordine; come si può dedurre dal racconto di Guglielmo di Tiro nella sua Storia della Crociata, Libro XII, Capitolo VII, dove dà il cognome di dei Pagani al Gran Maestro del Tempio. Berardo Candida Gonzaga (1845–1920), autore del passato che scrive dettagliatamente la genealogia della famiglia Pagano, il Pagano ne fu il Gran Maestro, e nel Concilio di Troys chiese al Papa Onorio II una regola per l’Ordine, la quale fu dettata da S. Bernardo Abate di Chiaravalle. Morì Ugone in Terrasanta, e con lui i seguenti Principi, Prelati e Militi riportati nel libro «Gesta Dei per francos, 1611».
Ebook o cartaceo?
Io personalmente preferisco la lettura tradizionale. Sono un ricercatore di documenti storici, mi piace avere contato con la carta, ma il libro Ebook è più facile da leggere in tutto il mondo.
Quando e perché ha deciso di intraprendere la carriera di scrittore?
Non mi definisco uno scrittore, ma ricercatore e studioso di documenti storici, scrivo da molti anni articoli con le fonti storiche, ho inserito numerose foto e documenti, così sono a disposizione della collettività. Ho cominciato a fare ricerche e a scrivere da quando avevo 17 anni, dopo la morte di mio padre Francesco nel 1993, andavo disperatamente alla ricerca di mio nonno Domenico Rocco soldato polistenese, che andava via da Polistena nell'autunno del 1942 (mio padre era appena nato). Sono passati 83 anni da quando il soldato Domenico si allontana dalla sua famiglia dalla sua città, gli aspettano 30 mesi d’inferno, viene deportato nei campi di concentramento di Dachau, Buchenwald, Ohrdruf e di nuovo Buchenwald. Il Domenico deceduto a 23 anni, la morte di mio nonno nella seconda guerra mondiale ha lasciato un enorme vuoto nella nostra famiglia così come in tante altre.
Ho scritto numerosi articoli di storia, araldica e di famiglie nobili, autore di Blasonario della Calabria, della Collezione Araldica di S. A. S. Massimo Angelo Cavalloni di Lamont e del libro “Monografia da Altanum a Polistena territorio degli Itali–Morgeti” libro documento 2021.
RIVENDICAZIONE STORICA DA ALTANUM ALLE PRIME CROCIATE–TEMPLARI Trattato Antico dalle ricerche dell’Associazione Culturale Domenico Rocco Guerrisi: Si attesta che i primi Cavalieri del Regno dei Morgeti furono di Altanum o Casignano a difesa del Papa Sant’Eusebio.
Protagonisti delle vicende storiche del Regno d’Italia furono gli Altavilla discendenti da Tancredi, unificarono gran parte dell’Italia Meridionale sotto la sovranità del Ducato di Puglia e Calabria il cui capostipite fu Roberto il Guiscardo, costruirono la Gran Contea di Sicilia fondata dal Gran Conte Ruggero I. Gli Altavilla furono tra i capi delle prime crociate.
Papa Urbano IV offrì la corona a Carlo d’Angiò fratello del Re di Francia Luigi IX, appartenenti alla dinastia Capetingia. Particolare il periodo della prima esperienza crociata cui partecipò anche il fratello Carlo d’Angiò, San Luigi l’ideale Re cristiano fu canonizzato da Papa Bonifacio VIII. Il Gran Maestro Pierre d’Aubusson nella città di Rodi con i suoi Cavalieri indossa la
“Croce Rodiana”, per il possesso dell’arcipelago Maltese i Cavalieri vennero dunque soprannominati “Cavalieri di Malta”.
La famiglia Guerrisi, nel luglio 2023 decide di fare una causa per il risarcimento danni per le vittime di guerra del Terzo Reich. La domanda del soldato Domenico Rocco Guerrisi, viene presentata dal presidente dell’ACDRG nipote di Domenico, documenti dal 1942 al 1945, da quando il Guerrisi parte da Polistena alla fine dell’anno 1942, poi viene deportato in Germania e recluso in tre campi di concentramento, reso invalido alla fine del 1944, il soldato era vivo fino al gennaio del 1945. La causa viene presentata per danni morali e materiali, data definitiva della causa civile a gennaio 2026, a rappresentare la famiglia Guerrisi l’avvocato Giacomo Francesco Saccomanno.
Come nasce l’idea di questo libro? Ci racconterebbe un aneddoto legato alla scrittura di questo romanzo?
Questo libro nasce dal forte legame della famiglia Guerrisi con la famiglia Giffone, devo ringraziare queste due famiglie, che mi hanno lasciato molti ricordi felici e anche spiacevoli, nei due libri ho inserito molti documenti delle due famiglie, molti sono i racconti che voglio condividere con voi.
Mio nonno Domenico Guerrisi nasce a Polistena il 26 agosto del 1921.
Il 18 maggio del 1940 si sposa nella chiesa di Santa Marina Vergine di Polistena, con la sig. Concetta Dieni.
Le pubblicazioni ecclesiastiche sono state eseguite nei giorni 5 e 12 maggio, residenti nella via Timpa numero 25.
Francesco Guerrisi 1942–1993 (mio papà), orfano di guerra, sposa mia mamma Rosa Macrì il 24 aprile del 1965, a Roma nel Santuario del Divino Amore.
Rosa Macrì viene accudita dall'età di cinque anni, da una famiglia benestante di Polistena, la famiglia Giffone, la Macrì era la nipote dell'Arciprete Luigi Guido (Polistena 1879-Polistena 1957), la mamma di Rosa era Antonietta Guido (che soffriva di attacchi epilettici, viene abbandonata dal marito).
Quindi il 24 aprile del 1965 sono passati 60 anni, a Roma si festeggia il matrimonio dei miei genitori, dalla loro unione nasce: Pasqualina 1966, Maria 1967, Domenico Rocco 1969, Gilberto 1971, Caterina 1972, Vincenzo 1979, Anna Elisa 1982. La mia infanzia come quella dei miei fratelli, la passiamo a Polistena nella casa di famiglia immersa in un terreno coltivato, in cui trovano spazio alberi di frutta, piante.
Mio papà Francesco, finito gli studi, comincia a lavorare negli anni sessanta all'Ospedale “Santa Maria degli Ungheresi” Polistena (Reggio Cal.).
L’anno millenovecentosettanta addì quattordici del mese di novembre alle ore 10,15 nell’Ufficio di Segreteria dell’Ospedale, è comparso il sig. Guerrisi Francesco che nella qualità di Infermiere ed ai sensi dell’art. 3 della legge 23 dicembre 1946 n. 478, e dell’art. 18 del. di. D.P.R. 27–3–69 n. 130, ha prestato giuramento ripetendo ad alta ed intelligibile voce la formula prescritta di cui appresso: Giuro di essere fedele alla Repubblica Italiana e al suo Capo, di osservare lealmente le leggi dello Stato e di adempiere tutti i miei doveri nell’interesse dell’Amministrazione e per il bene pubblico. Hanno assistito in qualità di testimoni: il sig. Masseo Antonio e il sig. Pecora Aldo a me cogniti
ed idonei a norma di legge.
Del giuramento di cui sopra viene redatto il presente verbale che in originale verrà conservato negli atti personali dell’interessato rilasciandone a questi copia conforme dell’effettuato adempimento.
Firma del dipendente, dei testimoni, del segretario, e del capo dell’amministrazione il Presidente Orazio Giffone (pag. 436).
Non a caso a pagina 5 del libro ho inserito la foto: 1 Nella foto sono ritratti il Marchese sig. Orazio Giffone (Tropea 24–09–1904, Roma 31–12–1980 Presidente dell'ospedale di Polistena), con mia mamma Rosa Macrì (1948) chiamata affettuosamente “Lilli”, il nostro legame con la famiglia Giffone era indistruttibile. Devo ringraziare Maria Cristina Giffone (Polistena 04-04-1930, Polistena 30-01-2015), che si prende cura di una piccola Rosa Macrì, e della nostra famiglia. Con Maria Cristina ricordavamo bene l'infanzia della sig.ra Macrì sempre ben vestita e, all’uscita della scuola parliamo delle elementari correva salendo le scale di via Trieste per andare a casa di don Orazio Giffone e donna Elisa Lombardi (infatti è vissuta nella gioventù presso l’abitazione dei signori Giffone a Polistena, condividendo infanzia e gioventù e sostenendo i membri della famiglia, che la consideravano come una figlia, con la creazione di un rapporto affettivo molto forte). Rosa Macrì in Guerrisi è stata cresciuta dalla sig. Maria Cristina Giffone chiamata affettuosamente "la signorina'', tra i due si creava un rapporto affettivo molto forte. Rosa Macrì ricambia questo suo legame con la sua madrina accudendo fino al giorno del suo decesso avvenuto in data 30.01.2015 all'ospedale di Polistena. Sono diventato Presidente dell'ACDRG, per ricordare la memoria di mio nonno Domenico e molti altri caduti in guerra, ma sia io che la mia famiglia eravamo molto legati a tutti i membri della famiglia Giffone in particolare a Manfredo Giffone figlio di Orazio e fratello di Maria Cristina.
Infatti il 12 agosto 2021, con l'ACDRG, RICORDIAMO MANFREDO GIFFONE E LANDOLFO TORALDO DI FRANCIA, sono felice di poter vedere e commentare con voi in anteprima il documentario di Manfredo Giffone con il testo di Landolfo Toraldo di Francia, Viaggio Antico, girato nel 1953, l’Architetto Luigi Giffone che, durante il suo intervento, ha fatto un cenno ai due documentari, Viaggio Antico e Profili sul Tirreno. Profili sul Tirreno,
che è stato girato nel ’54, è stato più volte presentato a Tropea, si trova facilmente su YouTube ed è la più antica testimonianza video della città, con immagini che ancora in quegli anni potevano darci un’idea di come apparisse nei primi anni del Novecento, mentre, come sapete, in questi ultimi anni tutto è mutato. Entrambi i documentari hanno una bellissima fotografia, sono girati con maestria e le sequenze di pesca subacquea di Profili sul Tirreno sono all’avanguardia per quei tempi.
Il Dott. Gian Luca Giorgetti Toraldo di Francia: La fotografia di Manfredo con Fellini parla dei consensi che riceveva presso i grandi cineasti. Manfredo creò e produsse i due documentari a breve distanza l’uno dall’altro: il primo, Viaggio Antico, è del 1953 e, per la prima volta, grazie all’opera meritoria dell’amico Vincenzo Guerrisi, viene qui proiettato, dopo circa settant’anni questa sera.
Il documentario è a colori e, come avrete modo di apprezzare, la fotografia è perfetta e dimostra una padronanza di Manfredo della macchina da presa veramente eccezionale. Manfredo era davvero un ragazzo prodigio e lo era anche Landolfo, che lui volle autore dei testi di entrambi i documentari.
La prima visione fu data al cinema teatro Eliseo a Roma ed ebbe fra il pubblico numerosi personaggi del cinema italiano di quel tempo.
Tra i presentatori ci fu Raf Vallone, che apprezzò tantissimo sia Profili sul Tirreno sia Viaggio Antico.
La possibilità di poter vedere questa sera il documentario e la mostra fotografica ci dona una rara occasione per una conoscenza approfondita del nostro territorio e della storia locale che, come sappiamo, è la pietra miliare per la costruzione della grande Storia con la “esse” maiuscola.
Manfredo era un artista poliedrico e, prima che la malattia ne fermasse ancor giovane l’attività, dette grandi prove del suo ingegno nella Regia, nella Fotografia e nella Scultura, come possiamo vedere anche dall’opera qui presentata e restaurata dall’amico Guerrisi che ritrae la protagonista del documentario Viaggio Antico (pag. 407). Presidente Vincenzo Guerrisi: Noi dell'ACDRG continuiamo a ricordare ancora oggi molte persone decedute, che hanno dato lustro alla nostra storia.
Cosa si prova a vedere il proprio lavoro prendere corpo e diventare un libro?
In questo libro come in quello precedente, si trova la storia di molte famiglie, scritto con le fonti antiche, nei ringraziamenti cito le persone che hanno collaborato per la riuscita di questo libro: Carlo e Francesco Guerrisi, Luigi Giffone, Gian Luca Giorgetti Toraldo di Francia, Pierraffaele Toraldo Serra, Enzo Modulo Morosini, Pietro Spadaro, Massimo Angelo Cavalloni, Monia Giovanna DF, Boeti Maria, Lina Zaccheria, Vincenzo e Giuseppina Guerrisi, Piero Catalano, Attilio Sergio, Michele e Emanuela Dieni, Gaetano Piromalli, Cinzia Piromallo, Maria e Anna Elisa Guerrisi, Vincenzo Di Paola, Giuseppe Grande, Isabella Valente, Nino Rapicavoli, Rosalba Sciarrone, Pietro Piero Cullari, Giovanni e Silvio Laruffa, Agostino e Giuseppe Spadaro, Simone Surace, Pasqualina e Caterina Guerrisi, Rosa e Marino Macrì, Rossella Gadaleta, Domenico Triveri, Armando Foci, Pina Grimaldi, Morris Zoboli, Giuseppe Lopresti, Giovanni Quaranta, Giovanni Russo, Giovanni Mobilia, Aldo Polisena, Maria Concetta Zappia, Franca Ieranò, Barbara Amendolea, Domenico Natale Ventre, Maria Lococo, Roberto Mandaglio, Davide Sufrà, Umberto Distilo, Salvatore Sorrentino, Antonio Predoti, Rodolfo e Corina Guerrissi, Giuseppe Ingoglia, Fernando Antonio Toma, Antonio Cammareri, Antonia Varone, Michele Tripodi, Simona Mileto, Giovanni Franco, Michela Franco, Simone Sorbara, Eliana Carbone, Maria Coco, Michela Tripodi, Giorgio Giovinazzo, Rocco Furiglio, Salvatore Valerioti, Salvatore Tucci, Giuseppe Demasi, Antonio Scordo, Francesco Mammola, Domenico Casedonte, Basilio Calì, Antonio Rossello, Cinzia Lamberti, Ercole Massara, Luigi Laccisani, Claudio Sorbara, Silvio Borgese, Enzo Betarelli, Ottaviano de’Medici, Antonio D’Alterio, Salvatore Auddino, Francesca Valensise, Francesco Rodinò, Giacomo Francesco Saccomanno, Domenico e Gilberto Guerrisi, Fabio Auddino, Cesare Zerbi, Luciano Guerrisi, Antonio Magazzù, Eva Giumbo, Caterina e Anna Guerrisi di Roma, Antonio Longo, Bruno Gallizzi, Giuseppe Amato, Rinaldo Greco, Giuseppe Guerrisi, Antonio Papaluca, Rocco Ciurleo, Rocco Reitano.
Chi è stata la prima persona che ha letto il suo libro?
Molte sono le persone che hanno collaborato per la riuscita del libro. Voglio ringraziare tutti, molte di queste persone che sto per citare, sanno bene che in questo libro si trova un pezzo della storia della loro famiglia, ho cercato di rispettare tutti, spero che il mio libro sia di vostro gradimento. Diploma Dama e Cavaliere Onorario conferito dall’Associazione “Domenico Rocco Guerrisi”
in formato A4 e A3, timbro dell’ACDRG – timbro l’Agnus Dei. Diplomi dal 2022 al febbraio 2025, totale n° 35; Cavaliere Vincenzo Guerrisi n° 00/900, Cavaliere Vincenzo Guerrisi n° 01/900, Cavaliere Carlo Guerrisi n° 901, Cavaliere Hector Diaz n° 902, Cavaliere Sorbara Claudio n° 903, Dama Eliana Carbone n° 00/904, Cavaliere Apostolos Zarkadas n° 01/904, Dama Monia Giovanna D. F. n° 905, Cavaliere Luigi Giffone n° 906, Cavaliere Pietro Spadaro n° 907, Cavaliere Sergio Mattarella n° 00/908, Cavaliere Antonio Magazzù n° 01/908, Cavaliere Morris Zoboli n° 909, Cavaliere Pierraffaele Toraldo Serra n° 910, Cavaliere Vincenzo Di Paola n° 911, Cavaliere Massimo Angelo Cavalloni n° 912, Dama Cinzia Piromallo n° 913, Cavaliere Salvatore Tucci n° 914, Cavaliere Carmelo Gianvito Guidi n° 915, Cavaliere Gian Luca Giorgetti Toraldo D. F. n° 916, Cavaliere Ercole Massara n° 917, Dama Cinzia Lamberti n° 918, Dama Maria Coco n° 00/919, Cavaliere Giuseppe Ingoglia n° 01/919, Cavaliere Pietro Paolo Cullari n° 02/919, Cavaliere Basilio Calì n°01/920, Cavaliere Fabio Auddino n° 02/ 920, Cavaliere Silvio Laruffa n° 921, Cavaliere Domenico Casedonte n° 922, Cavaliere Luigi Canu n° 923, Cavaliere
Fernando Antonio Toma n° 924, Cavaliere Aldo Polisena n° 925, Cavaliere Antonio Cammareri n° 926, Cavaliere Antonio Rossello n° 927, Dama Maria Paparatti n° 928.
Cosa ne pensa della nuova frontiera rappresentata dall’audiolibro?
L'audiolibro è la versione audio di un libro, un'idea intelligente, perché viene letto a voce e poi ascoltato in qualsiasi momento. Alcuni audiolibri vengono inoltre arricchiti da effetti sonori e musica che enfatizzano la storia e l'atmosfera e contribuiscono a far prendere vita all'opera e a creare quella sensazione avvolgente che ti farà sentire come al cinema o al teatro.
Il mio libro è stato scritto con documenti storici, storie antiche e veritiere, vi auguro una buona lettura.
Voglio ringrazio l'editore Vito Pacelli della BookSprint Edizioni, l'Ufficio Stampa, Gabriele dell'Ufficio Commerciale, Daniele Responsabile Catalogo BSE, Michele dell'Ufficio Grafico e Gerarda Caporedattrice della BookSprint Edizioni.
