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BookSprint Edizioni Blog

La Casa Editrice BookSprint Edizioni

La Casa Editrice BookSprint Edizioni (9)

Martedì, 27 Agosto 2013 11:55

La Figura dell'Editore

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L’editore svolge un ruolo cruciale all’interno dell’industria dei contenuti. Il suo lavoro di selezione e cura del materiale che gli giunge sulla scrivania è fondamentale per ottenere prodotti culturali di qualità. L’autore emergente ha un messaggio da portare in seno alla società; tuttavia, molto difficilmente egli riuscirà, da solo, a raggiungere un ampio numero di fruitori.
Ed è proprio in questa fase che interviene l’editore. Il suo ruolo è duplice. Da un lato restringe il campo, selezionando i contenuti meritevoli di diventare un vero e proprio libro; dall’altra parte, tenta di raggiungere il più ampio numero di fruitori possibile attraverso molteplici canali comunicativi.

Lo scrittore emergente invia il manoscritto, che viene passato al vaglio da lettori di professione. Gli scritti che riescono a superare questo esame preliminare passano ai piani alti della casa editrice, per finire sul tavolo dell’editore. Se il testo è qualitativamente valido, in sintonia con la linea editoriale, ed è ritenuto particolarmente interessante dall’editore, si mette in moto il processo che porterà alla stampa.
Il manoscritto inviato può essere sottoposto all’attenzione di un editor, che, lavorando a stretto contatto con lo scrittore, apporta le modifiche necessarie a rendere l’opera fruibile e priva di punti deboli.
A questo punto il correttore di bozze verifica e allinea il testo alle norme redazionali (dimensione e tipo di carattere, interlinea, corretta indicazione dei dialoghi, ecc.), che variano a seconda dell’editore e della casa editrice. Il correttore di bozze è addestrato a cogliere errori di ogni tipo (digitazione errata, incoerenza nei tempi verbali, punteggiatura, corretto uso del maiuscolo, ecc.). Questi errori sono chiamati refusi, e vanno per ovvi motivi eliminati prima di procedere al processo di stampa.

Mentre il testo è in lavorazione, il team grafico si mette all’opera per conferire una veste adeguata al libro stampato. Se il volume è parte di una collana, la grafica sarà coerente con l’intero progetto grafico dell’opera; altrimenti, il libro avrà una propria identità, nel rispetto degli standard dettati dall’editore.
Quando il volume è confezionato e pronto per essere venduto, l’editore attiva i propri canali comunicativi per far sapere che c’è un nuovo libro in commercio. Il reparto della casa editrice che ha un ruolo centrale in questa fase è l’ufficio stampa, che contatta le testate giornalistiche per informarle della nuova pubblicazione. La Strategia di promozione del libro appena uscito, che sia opera di uno scrittore affermato o di un autore emergente, va concordata con l’ufficio marketing.

Ognuno dei settori della casa editrice ha un compito specifico, ma tutti tendono verso lo stesso obiettivo: presentare al pubblico un testo valido, e fargli sapere che quel testo esiste.
Come si può immaginare, l’iter di stampa è molto complesso e non privo di intoppi. La figura dell’editore è fondamentale in tutto il processo. In un primo momento prende le decisioni, svolgendo un ruolo attivo e avviando quel processo che porterà allo scaffale della libreria; in seguito, vigila sulla successione delle fasi, affinché tutto vada a buon fine.  

Mercoledì, 17 Ottobre 2012 11:30

Come Nasce un Libro

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Non basta idearlo, pensarlo, scriverlo o riscriverlo. Affinché veda la luce, un libro ha bisogno di essere letto, corretto, impaginato e, ancora, occorre pensare alla copertina con cui rivestirlo, a quale foto, disegno o composizione renda al meglio ciò che si vuole dire e a tante altre attività che la Casa Editrice BookSprint Edizioni affronta con passione ogni giorno.

Fin dal primo momento in cui un autore entra in contatto con la BookSprint, tutta la macchina organizzativa si mette in moto per interpretare (e, quindi, soddisfare) al meglio le sue esigenze.
Ciò che rende speciale questa Casa Editrice, però, è il fatto che accanto alle procedure di pubblicazione canoniche, ve ne sono altre originali, oltre che innovative. La BookSprint Edizioni, infatti, è la prima e unica Casa Editrice italiana che, dopo aver ricevuto il manoscritto, confeziona e spedisce, gratuitamente, all’autore una copia somigliante in tutto e per tutto a quella che sarà la veste ufficiale del libro, se e quando costui deciderà di pubblicarlo. Soltanto in questo modo, i nostri autori potranno vedere realizzato il proprio desiderio in anteprima e, sentendo il fruscio delle pagine, assaporando i colori della copertina, avranno un assaggio di come potrà trasformarsi il proprio lavoro se decideranno di darlo alle stampe.
La vera innovazione della BookSprint Edizioni, in realtà, sta nel fatto che è l’autore, e solo lui, il protagonista assoluto della sua pubblicazione.

Chi sceglie questa Casa Editrice per dar vita al proprio progetto editoriale, infatti, sa fin da subito che rimarrà sempre e comunque proprietario della sua opera e, in ogni momento, potrà decidere autonomamente cosa è meglio per la propria pubblicazione.

 

 

 

Mercoledì, 17 Ottobre 2012 11:30

Conosci la BookSprint

Scritto da

 

La Casa Editrice BookSprint Edizioni nasce da un’idea di Vito Pacelli, già fondatore, oltre dieci anni fa, di una Web Agency, rimodellatasi successivamente sul mercato fino a diventare, poi, un centro stampa digitale, affiancato oggi dalla BookSprint Edizioni.

Il punto di partenza di tutta la genesi della Casa Editrice è l’intuizione che la moda del print on demand, scoppiata negli Stati Uniti, potesse sbarcare anche sul mercato italiano. L’idea, però, resta allo stato embrionale fin quando, nel 2010, Vito Pacelli decide di investire nel settore, acquistando i macchinari adeguati, e dà inizio all’avventura della Casa Editrice, da lui battezzata BookSprint Edizioni. Il nome, oltre a richiamare il concetto del print on demand da cui Pacelli era partito, incarna soprattutto la filosofia aziendale: i componenti del team BookSprint, infatti, non si accontentano di soddisfare al meglio le esigenze della clientela ma sono anche grintosi, veloci, “sprintosi” nel farlo.

Le difficoltà che il settore editoriale sta vivendo, non spaventano il suo fondatore, anzi. Ciò che più di tutto lo spinge a dar vita alla BookSprint Edizioni è la voglia di aiutare tutte quelle migliaia e migliaia di persone che hanno un libro, un sogno nel cassetto, a realizzarlo, cercando di riuscire ad aprire quello scrigno in cui loro conservano il proprio scritto, dando la possibilità a tutti di vedere pubblicato il proprio libro. Oggi, la BookSprint Edizioni ha costruito intorno a sé una rete di oltre 800 autori che hanno pubblicato con questa Casa Editrice, facendo toccare al catalogo quota 1500 pubblicazioni. Oltre alle scelte puramente manageriali, quello che ha più influito positivamente sullo sviluppo della BookSprint Edizioni è stato il rapporto tutto speciale che l’editore, Vito Pacelli, costruisce giorno per giorno con i suoi autori, che ne ricambiano quotidianamente la fiducia. Chi sceglie di pubblicare con questa Casa Editrice, infatti, anche se gran parte del lavoro si svolge sul web, ha sempre e comunque la certezza di essere seguito da un team di professionisti guidati da una persona in carne ed ossa, pronta a rispondere alle loro esigenze, mettendoci la faccia. Viceversa, come testimoniano le centinaia di feedback leggibili sul sito, gli autori, che non perdono mai i propri diritti sull’opera, esprimono tutta la loro soddisfazione, elogiando le varie fasi del processo produttivo della BookSprint Edizioni che hanno permesso la pubblicazione del proprio libro.

 

La Casa editrice nella Storia

Una casa editrice è un’impresa che produce e distribuisce testi stampati o digitali. Essa si pone come strumento di collegamento tra l’autore e la società. Lo scrittore, portatore di un messaggio artistico, scientifico o culturale, si rivolge a una casa editrice per amplificare la propria voce e raggiungere un ampio pubblico, sia attraverso le edizioni a stampa che digitali.

Le prime case editrici nascono alla fine del Cinquecento, e sono legate al mondo accademico. Le accademie, infatti, avevano necessità di comunicare tra loro per tenersi aggiornate sugli studi e le ricerche più recenti. Lo strumento di comunicazione e confronto più veloce, efficace ed economico, infatti, era al tempo proprio la stampa. Così, le accademie si dotavano di una casa editrice interna cui affidare la pubblicazione degli ultimi studi.
Il fenomeno delle accademie esplode nel Seicento su scala europea. La necessità di informarsi sulle pubblicazioni più recenti si fa sempre più pressante. Nasce così il giornale accademico o giornale erudito. Questo prodotto era molto lontano dal giornale modernamente inteso, ma anche dalle gazzette cinquecentesche. Somigliava a un piccolo volumetto, ed era una preziosa fonte di libri, in quanto riportava un elenco delle opere pubblicate dalle accademie che rientravano nella specifica area di interesse del giornale.
Mentre le case editrici stampano il giornale erudito, nasce al contempo una nuova figura di giornalista, che si occupa di recensire le opere ritenute più importanti. Da queste recensioni era assolutamente esclusa la dimensione personale. L’autore non poteva esprimere giudizi, e quando doveva fornire una valutazione soggettiva, era tenuto non soltanto a farlo col massimo tatto, ma anche ad avvisare graficamente il lettore che quella frase era frutto di una sua interpretazione, e per questo usava il corsivo.

Solo a metà del Settecento nascono le prime case editrici al di fuori del mondo accademico. Venivano comunemente chiamate librerie, ma avevano già i caratteri propri di un’impresa editoriale. Il rapporto contrattuale editore e autore era tutto a discapito di quest’ultimo, che, in cambio di un compenso, si vedeva privato di tutti i diritti di edizione.
Il circuito di vendita si amplia. Per le strade cominciano a girare venditori ambulanti. Nascono i gabinetti di lettura, che consentono di trovare, in cambio di una certa cifra, un posto tranquillo in cui poter scegliere un libro da leggere in sede, oppure pagare un supplemento e prenderlo in prestito. Quello stesso libro, una volta restituito, poteva essere venduto sul mercato dell’usato.
Tra la fine del Settecento e la prima metà dell’Ottocento, le case editrici conoscono una profonda trasformazione, che le porterà a somigliare sempre più alle attuali imprese editoriali. Nuovi metodi di produzione vengono messi a punto in Inghilterra. Si basano sia sulla meccanizzazione di alcune operazioni che prima venivano svolte a mano, che sulla razionale divisione dei compiti in tipografia. L’innovazione tecnologica consente di aumentare la produzione dimezzando la manodopera. Questo permette di abbattere i costi per unità di prodotto, e di ottenere più libri, in meno tempo, e più a buon mercato.
Tipografia, libreria e uffici commerciali vengono accorpati in seno alla stessa impresa. La casa editrice si organizza in maniera sempre più razionale. Ogni professionalità si specializza; ad esempio, l’editore non si occupa più dell’approvvigionamento dei materiali, ma si dedica a coltivare il tessuto di relazioni intellettuali e commerciali.

In Italia il 1830 è l’anno che fa da spartiacque tra il libro antico e il libro moderno. In questa data, infatti, Giuseppe Pompa, a capo della casa editrice Utet (Unione Tipografica Editrice Torinese), importa i nuovi macchinari dall’Inghilterra, e avvia il nuovo modo di produzione. I prodotto stampati crescono in maniera esponenziale, e questo impone la necessità di smerciarli sul mercato in modo più efficiente e veloce. A quel tempo, il sistema più rapido ed economico è il servizio postale.
Ci vorranno quarant’anni prima che quest’innovazione produttiva si affermi su scala nazionale. Il processo non è indolore.
A Napoli, nel 1848, si verificano le prime, coraggiose agitazioni dei tipografi – a quel tempo scioperare significava andare contro la cavalleria. Si tratta di manifestazioni di tipo corporativo: le nuove tecnologie, infatti, manderebbero in mezzo a una strada la metà degli occupati nel settore editoriale. Ma, col passare del tempo, sempre più case editrici aggiornano i propri macchinari. Chi si attarda è costretto a subire una concorrenza insostenibile, e deve, per forza di cose, chiudere i battenti.

Il Novecento è il secolo dei grandi gruppi editoriali. Il pubblico dei lettori aumenta, soprattutto grazie al miglior livello di alfabetizzazione della popolazione. Nascono nuove case editrici, molte di esse si specializzano in un determinato settore, in modo da trovare la propria fetta di pubblico in un mercato sempre più affollato di concorrenti.
A partire dal Secondo Dopoguerra, in corrispondenza dell’aumento del livello del benessere, il libro diventa un prodotto oggetto di consumo di massa.
Gli anni Settanta vedono una riorganizzazione delle case editrici. Si verificano le prime fusioni, che vedono i grandi colossi acquistare realtà più piccole, e nello stesso tempo nascono i primi gruppi multimediali. Queste dinamiche si accentuano nei due decenni successivi. La casa editrice non si occupa più di produrre solo e soltanto il libro, ma cerca di concepire un prodotto crossmediale. Dunque non più solo il libro, ma il libro e il film, il libro e il videogioco, il libro e i gadget, e così via.
Dagli anni Novanta in poi, le grandi multinazionali fanno il loro ingresso nel mercato editoriale, acquistando le principali case editrici europee e americane. Le grandi realtà editoriali vengono inglobate da colossi del mercato planetario, e diventano una piccola parte del loro fatturato. Al giorno d’oggi una casa editrice è un’importante tassello dell’industria dei contenuti. I prodotti editoriali vengono concepiti, sin dalla loro nascita, come prodotti aperti, che si prestano a generare ulteriori prodotti culturali (come film e videogiochi).

Questa contaminazione crossmediale ha influenzato anche la campagna promozionale letteraria. Il booktrailer è uno degli esempi più lampanti di questo fenomeno. Il linguaggio cinematografico entra nello spot del libro, che viene presentato con le stesse modalità di un film. In questo contesto di interconnessione tra media, la figura dell’editore tradizionale, che si occupa solo e soltanto della carta, tende rapidamente a scomparire. L’editore moderno svolge un ruolo più ampio, estende le proprie competenze e la propria professionalità, producendo contenuti per ogni mezzo di comunicazione, dalla carta al web, passando per il cinema e la televisione.

 

 

Mercoledì, 17 Ottobre 2012 11:30

Il Team

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Questo è un anno di paure, paure a volte sconosciute. Paure che ci fanno pensare di non poter trovare un futuro normale e sereno. La cosa triste è che così, molti giovani rinunciano a lottare. Serve un atto di coraggio, uno scatto di orgoglio per trovare uno spiraglio di speranza. Cerchiamo tutto ciò, intorno a noi, riappropriamoci della voglia di parlare, di dialogare, di guardarci in faccia. Ricostruiamo tutti quei rapporti che abbiamo mandato in fumo, in passato, per il troppo. Il mondo andrebbe guardato con gli occhi di un bambino, ritroviamo quello sguardo di cui abbiamo dimenticato la magia e riprendiamo in mano la nostra vita lottando per un futuro migliore. Vito Pacelli

 

Vito Pacelli
 
 
Daniele
Mi chiamo Daniele, sono nato nel 1991 a Polla e vivo a Romagnano al Monte, un piccolo paesino della provincia di Salerno, dove lavoro con la casa editrice Booksprint Edizioni da molti anni. Amo il mio lavoro e credo che se questo viene affrontato ogni giorno con grinta, energia, ma soprattutto con passione riesco a star bene con se stesso migliorando così la mia capacità produttiva a beneficio, quindi, anche dell'organizzazione.
Veronica
Sono nata in un paese della provincia di Salerno. Mi definisco una ragazza, sincera e riservata, allegra, a volte un po’ introversa, ma allo stesso tempo dolce e generosa. Ho conseguito il diploma in lingue e ora sono un’aspirante e speranzosa laureanda in Scienze della Comunicazione.
Il mio più grande sogno è quello di diventare una manager in marketing e gestire un’azienda tutta mia. Attualmente collaboro nella redazione della BookSprint Edizioni, lavorando ogni giorno per raggiungere nuovi obbiettivi e acquisire nuove conoscenze, in modo da riuscire a maturare professionalmente.
Franco
Mi chiamo Franco. Vivo a Buccino, un piccolo paese della provincia di Salerno. Dopo aver conseguito il diploma in ragioneria, e dopo varie esperienze lavorative, grazie all’Editore Vito Pacelli, sono “approdato” alla BookSprint Edizioni, dove sono entrato a far parte di una grande squadra, molto affiatata, che ogni giorno si dedica al lavoro con grande passione e professione. In quest’azienda ho scoperto un mondo che non conoscevo, quello dell’editoria, e posso dire che mi affascina tantissimo. Le mie passioni..?? Vasco, i Pink Floyd, la Roma, Luciano De Crescenzo, Totò e la pizza (ma solo quella buona…!!!).
Angelica
Il mio nome è Angelica Morriello. Nel 2011 ho conseguito il diploma di PERITO INDUSTRIALE PER L’INFORMATICA. In seguito ho svolto vari lavori ma la mia prima e vera esperienza lavorativa si è presentata non appena ho avuto modo di conoscere Vito Pacelli, colui che adesso è il mio datore di lavoro ma soprattutto ‘amico’ che mi ha aiutata e guidata in questa mia prima avventura di impiego. Durante i primi giorni di attività alla BookSprint la mia tensione e paura di non esserne all’altezza erano enormi fino al momento in cui trovandomi nell’interno dell’organizzazione, ho avuto modo di intuire quanta generosa professionalità ma soprattutto onestà si nascondevano dietro ogni singolo compito svolto. L’impegno, la fiducia, il supporto costante che tutto il team della BookSprint offre a chiunque gli si presenti davanti , hanno fatto sì che io mi integrassi e diventassi parte di loro fin dal primo istante. Il lavoro che io oggi svolgo lo considero una ‘gratificazione di vita’. Infatti fin da piccola ho sempre privilegiato l’attitudine ad aiutare le persone e mi rendeva felice vedere che chi avevo accanto sorrideva. Finalmente ora posso dire di aver dato fermezza a questa mia consapevolezza che vedo ed ammiro in chi si popone di collaborare con noi. Ogni mattina mi dirigo non nel solito ambiente lavorativo ma in un luogo in cui l’amore ed il rispetto verso chi ci si presenta, sono la prima cosa che davvero contano per tutti noi… Dove aiutiamo a realizzare speranze e sogni che molto spesso si trascinano dietro tradizioni, storie di una vita vissuta ed affrontata. La grinta e la tenacia che il nostro editore Vito Pacelli infonde in tutti noi è straordinaria perché fenomenale è la sua forza, coraggio, determinazione nell’appoggiare e sostenere qualsiasi persona incomba sulla sua via. Questo lavoro è ciò che ho sempre desiderato ed è per questo che rivolgo il mio più sincero ringraziamento a tutti gli autori che ogni giorno trasformano la mia attività lavorativa in passione
Carlo
Sono nato a Salerno nel 1977. Amo il mio lavoro e lo svolgo, ogni giorno, con impegno, dedizione e tanta passione. Mi definisco una persona seria e volenterosa. Credo che il merito, le competenze, lo studio, la fatica e l'onestà siano elementi imprescindibili per costruire il proprio futuro.
Gerarda
Sono Gerarda, dopo il diploma in ragioneria, sono approdata alla Book Sprint Edizioni nel 2010, svolgendo vari compiti. Ora mi occupo delle correzioni dei testi dei libri in redazione seguendo gli autori nella fase di pubblicazione e contribuendo alla realizzazione del loro sogno. Questo compito mi permette di conoscere e avere un rapporto diretto con molti autori, facendomi svolgere il mio lavoro con entusiasmo e passione in un contesto dinamico e stimolante. Nel tempo libero mi dedico alla cucina (passione ereditata da mia nonna) e in particolare alla creazione delle torte.
Mario
Mi chiamo Mario. Sono nato a Oliveto Citra l’08/08/1991 e vivo in un piccolo paese della Campania, Romagnano al Monte. Da quattro anni lavoro per la BookSprint edizioni e giorno dopo giorno ho l’opportunità di imparare cose nuove.
Sono un tipo molto chiuso e di poche parole, ma riesco comunque a relazionarmi con tutti, sorridendo sempre alla vita.
Ivana
Dopo diverse esperienze in altri ambiti lavorativi sono approdata alla BookSprint Edizioni dove ho avuto modo di conoscere ed appassionarmi al mondo redazionale. Ciò che amo di più del mio lavoro è il contatto diretto con l’autore con il quale, dopo un vicendevole scambio di opinioni, si giunge al traguardo della pubblicazione, momento di soddisfazione e grande emozione per l’autore, ma anche per me che seguo passo passo la lavorazione dell’interno del libro.
La citazione che esprime al meglio il mio pensiero è del famoso filosofo cinese Confucio: “Scegli il lavoro che ami e non lavorerai mai, neanche per un giorno in tutta la tua vita.”
Angela
Mi chiamo Angela e sono nata a San Gregorio Magno (SA), dove ho trascorso gran parte della mia vita, imparando il valore delle cose semplici. Mi definisco un animo curioso ed eclettico, amante della musica, del cinema e del calcio.
La mia più grande passione sono sempre stati i libri e la lettura, per questo lavorare in una casa editrice è uno stimolo continuo e gratificante. Il mio carattere disponibile e tenace, mi permette di appassionarmi a tutto ciò che faccio, anche del lavoro che svolgo alla BookSprint, dove mi occupo principalmente della gestione delle spedizioni.
Manuela
Fin dalla nascita sono stata un animo ribelle, ma allo stesso tempo piena di sogni, per i quali ho lottato e lotto ogni giorno affinché si realizzino . L’ adolescenza l’ho trascorsa leggendo libri di grandi autori stranieri in lingua originale: tale passione mi ha permesso di raggiungere il primo grande traguardo della mia vita: la laurea in lingue, conseguita presso l’università di Salerno. I miei studi mi hanno permesso, inoltre, di coltivare un’altra grande passione: quella per i viaggi. Tra un piccolo viaggetto ed un altro sono approdata alla BookSprint Edizioni, dove continua a coltivare i suoi sogni, in continua evoluzione, seguendo il motto ”ad majora semper “.
Barbara
Mi chiamo Barbara e sono nata 1982, in provincia di Salerno. Mi definisco una persona solare, schietta e sincera. Adoro parlare ed esprimere il mio punto di vista e, per questo, amo confrontarmi con le persone. Trovo il mio lavoro interessante perché mi permette un contatto umano, diretto e sincero. Mi colpiscono profondamente, l'entusiasmo, i desideri e le aspettative che manifestano gli autori nel perseguire il loro sogno e mi sento maggiormente soddisfatta quando posso aiutarli in quest’impresa.
Nicola
Sono Nato nel 1984, crescendo sano e forte respirando l’aria dei Monti Alburni. Ho trascorso l’intera infanzia nell'inesauribile intento di sfamare la mia vorace e vivace curiosità di conoscere, costruire, smontare, creare e trasformare...
Mi interesso di informatica e grafica sin dai tempi gloriosi del 386, e sono tutt’ora convinto che neppure Photoshop potrà mai raggiungere la perfezione minimale del vecchio Paint. Dopo anni di contemplazione delle mistiche Blue Screen of Death, mi redimo grazie a Linus Torvalds, ma solo un morso alla Mela giusta riuscirà a soddisfare pienamente il mio spirito.
Mi definisco una mente armonicamente caotica, mai appagato dalla risoluzione ma ostinato all'ottimizzazione, mi sono fatto le ossa come grafico e webmaster free-lance, per approdare infine alla Booksprint dove ancora ho tanti progetti da ideare e realizzare...
Filomena
Mi chiamo Filomena, fin da piccola la mia passione è stata la letteratura che rappresenta per me un viaggio di amore e conoscenza di se stessi e dell’altro. Sono sempre stata fermamente convinta che la lettura possa essere un importante mezzo di emancipazione personale in grado di favorire un ampliamento delle proprie vedute e un’apertura verso nuove culture. Ho deciso quindi di intraprendere degli studi umanistici che mi dessero la possibilità di far diventare un lavoro quello che in realtà è ciò che amo. Nel 2007 ho conseguito la Laurea triennale in Discipline Letterarie dell’Età Moderna, poi nel 2011 la Laurea Specialistica in Linguistica, Filologia e Letteratura. Oggi grazie alla Book sprint edizioni ho la possibilità di impegnarmi in un lavoro stimolante che mi dà l’opportunità di mettere in pratica ciò che ho appreso in questi anni ma che soprattutto continua a non farmi perdere l’entusiasmo per la forza della scrittura che credo sia la base per un miglioramento spirituale e materiale della civiltà umana.
Luigina
Sono Luigina, laureata in Scienze Archeologiche, Archeologa ed Insegnante di lettere alle scuole medie. Sono da sempre appassionata di scrittura e divoratrice instancabile di libri sin da piccola. Amo molto gli animali e la musica fa da colonna sonora alla mia vita! Il mio motto è “La vita e i sogni sono fogli di uno stesso libro. Leggerli in ordine è vivere, sfogliarli a caso è sognare” (Arthur Schopenauer).
Monica
Ero solo una bimba quando lessi il mio primo libro, Il Piccolo principe. La mia passione per la parola scritta è iniziata da lì, è cresciuta e si è evoluta con me. L’ho coltivata conseguendo anche una laurea in scienze della comunicazione ed una specializzazione in comunicazione pubblica e d’impresa. Lavorare con la BookSprint mi permette di dar vita al mio sogno di bambina, quello di far delle parole il mio pane quotidiano.
Cinzia Daniela
Classe '83, pensavo di diventare la nuova Carla Fracci ma il destino ha deciso diversamente. Laureata in Scienze della comunicazione e specializzata in Editoria, media e giornalismo, mio padre mi ha iniziata alla lettura sin da piccola e da allora non ho mai smesso di sognare attraverso i libri.
Gerardina
Mi chiamo Gerardina e sono nata a Milano. All'età di 15 anni mi sono trasferita in Campania, dove ,dopo la maturità classica ho intrapreso il corso di laurea in Scienze della Comunicazione, che sto portando a temine.
Oltre alla letteratura classica italiana amo lo sport, che pratico a livello amatoriale facendo parte di una squadra di pallavolo.
Del mio lavoro amo il contatto con gli autori e mi piace percepire il loro entusiasmo nel portare a termine il loro sogno.
Vita
Mi chiamo Vita e sono nata nel 1982. Vivo in un piccolo paese dell’entroterra salernitano, e sono arrivata alla Booksprint Edizioni con l’obiettivo primario di vagliare nuove esperienze nel campo dell’editoria che mi ha da sempre affascinata, fin quando da bambina amavo lo stretto contatto con i libri.
Ho conseguito nel 2008 il titolo di Laurea Specialistica presso la facoltà di Lingue e Letterature Straniere dell’Università degli Studi di Salerno, e ho successivamente intrapreso varie esperienze soprattutto nel campo dell’insegnamento della lingua inglese e tedesca.
Dopo il conseguimento del Diploma di Insegnante di Italiano per stranieri sono venuta a stretto contatto con le metodologie didattiche inerenti all’insegnamento della lingua madre a studenti di età, lingue e culture diverse. I numerosi viaggi all’estero in qualità di studente Erasmus prima, e di Group Leader per vacanze studio in seguito, hanno reso possibile l’ampliamento delle mie capacità di relazionarmi in ambienti multiculturali oltre che di coordinare gruppi di persone e progetti.
Sono un animo combattivo e altruista, e ciò mi ha portata a farmi carico delle problematiche altrui e a tirare il meglio di me anche dalle situazioni più avverse.
Stefano
Dopo una carriera trentennale nella radiofonia come speaker, copywriter e di club dj, ed aver conseguito una laurea in sociologia e un master in e-learning, mi dedico ora alla docenza di materie informatiche in corsi di formazione, produzione di materiali per l'e-learning, in particolare di audio, grazie a trascorsi nel settore radio, e naturalmente audiolibri.
Di carattere socievole e allegro, sono convinto che ci voglia serietà nel gioco e gioco nelle cose serie.
Elisa
Che dire di me…. Mi chiamo Elisa, ho 31 anni e sono un accanita lettrice. Il mio sogno fin da bambina è stato quello di lavorare nel mondo dell’editoria e seppur piano piano questo sogno si sta avverando. Ho svolto con successo un “Master in Traduzione di testi postcoloniali” e un tirocinio in una casa editrice. Amo i libri perché sono sinceri, non ti prendono in giro, ma ti offrono la possibilità di poter volare e di distaccarti dalla realtà e dai problemi.
Angela
Mi chiamo Angela e sono nata ad Agropoli nel 1989. Ho conseguito a pieni voti la laurea magistrale in Filosofia nel 2013, con specializzazione in estetica, teoria delle arti e del linguaggio. Grazie ai miei studi coniugo la naturale (e a volte insopportabile) predisposizione per la riflessione, all’interesse per l’arte e la letteratura. Trascorro le giornate, sin da adolescente, tra lettura e scrittura, tra Friedrich Nietzsche e Hermann Hesse. Dopo il travagliato periodo post laurea (periodo di stampo leopardiano, di ricerca matta e disperatissima sul senso dell’esistenza!) nel 2015 ho cominciato a lavorare alla BookSprint Edizioni come recensionista e correttrice di bozze.
Laura
Sono laureata in Archeologia presso l’Università degli Studi di Foggia con il massimo dei voti e lode. Ho partecipato a diverse campagne di scavi archeologici. I continui ritrovamenti di reperti, tombe, mosaici, sono stati di stimolo a coltivare la passione per la lettura in quanto desiderosa sia di conoscere il background culturale dei popoli che le dinamiche psicologiche e sociali che spingono l’essere umano a progredire e a migliorarsi. Ora il mio motto è: “chi legge un libro trova un amico”, il libro infatti non è arrogante, egoista e mai ti tradisce. Nel tempo libero amo fare lunghe passeggiate in bici, viaggiare e dilettarmi in cucina nella preparazione di dolci e gustose pietanze per la gioia della mia famiglia e dei miei amici.
Dario
Napoletano con sangue abruzzese nelle vene, dal 2012 è iscritto all'Albo dei giornalisti pubblicisti. Laureato e specializzato in editoria e giornalismo, adora leggere, stare in compagnia e conoscere il mondo. Non direbbe mai di no ad una bella pizza.


La BookSprint Edizioni è una Casa Editrice giovane in tutti i sensi: nata nel 2010, ha un organico composto da ragazzi e ragazze, tutti al di sotto dei quarant’anni. L’affiatamento della squadra, la forte motivazione, sono la principale forza di questo team altamente specializzato.

Grazie a loro, alla loro capacità di rinnovarsi in continuazione, di cavalcare l’onda del cambiamento, la Casa Editrice BookSprint Edizioni ha assunto l’aspetto che la caratterizza oggi. Le capacità e la creatività di ognuno, unite alla vocazione ad avvalersi delle più moderne tecnologie, tenendo sempre in considerazione i progressi del settore editoriale, fanno delle pubblicazioni targate BookSprint un prodotto all’avanguardia, qualitativamente superiore.

Mercoledì, 17 Ottobre 2012 11:30

Come Nasce un Racconto

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Il racconto è un genere letterario in prosa che si caratterizza per immediatezza, brevità, densità, unicità. Gli scrittori di racconti esprimono la propria creatività attraverso un’ampia costellazione di storie. Ognuna di esse è autonoma e contiene una vicenda in sé conclusa, ma si può considerare come parte un corpus più vasto, che costituisce un tassello del percorso di ricerca dell’autore. Alcuni scrittori utilizzano lo stesso personaggio in diverse storie; una pubblicazione di racconti gialli, per esempio, può avere come protagonista sempre lo stesso investigatore.

La storia del racconto ha origini antichissime, e si perde nel remoto passato della tradizione orale, quando i mezzi per pubblicare racconti ancora non esistevano. Possiamo facilmente immaginare come le storie venissero tramandate a voce di generazione in generazione, come si arricchissero di sfumature e personaggi a seconda dell’abilità del narratore, prima di essere fissate definitivamente in forma scritta. Le prime forme orali note risalgono al Medioevo, con gli antichi generi dell’exemplum, del fabliau e del lai. L’exemplum racconta una storia, che si ritiene vera, in cui il protagonista mette in atto un certo comportamento, che gli permette di ottenere un determinato risultato, e spesso si tratta della salvezza della propria anima. Il fabliau, che può trovare un corrispettivo nella traduzione italiana “favolello”, ha origini francesi, ed è un breve racconto in versi che narra una vicenda semplice e divertente. Il lai è un racconto poetico più strutturato, suddiviso in stanze, molto diffuso in Francia e Germania, che trova ampia fortuna grazie al canto dei trovatori.
Il genere del racconto acquista autonomia sotto forma di novella, a partire dalla raccolta anonima Il Novellino (1281-1300), e si afferma definitivamente con uno dei più grandi autori di piccole storie, Giovanni Boccaccio (1313-1375). Il suo Decameron (1350-1353), una delle pubblicazioni di racconti più celebri di sempre, emancipa la novella dai canoni medievali; lo stesso termine novella ribadisce il carattere di novità, mentre se ne attesta la natura di vicenda realistica. Le caratteristiche del genere resteranno stabili sino al Rinascimento. A Boccaccio si deve anche l’introduzione dell’espediente della cornice, che viene ripreso dalla raccolta orientale Le mille e una notte e rielaborato per legarlo a vicende contemporanee, come, nel caso del Decameron, la peste del 1348. 

Dopo il periodo d’oro rinascimentale, il racconto gode di alterne fortune. Soprattutto nel periodo del Barocco, il genere soffre, perde autonomia, convive con altre forme narrative: pubblicare racconti diventa sempre più difficile. Nel Settecento assistiamo a una ripresa della narrazione breve, preludio alla consacrazione ottocentesca, grazie al contributo dei più famosi scrittori di racconti di tutti i tempi.
Autori come Edgar Allan Poe (1809-1849), Guy de Maupassant (1850-1893) e Anton Cechov (1860-1904) costituiscono i massimi esempi del racconto dell’Ottocento, e saranno punti di riferimento obbligati per i successivi scrittori che vorranno pubblicare racconti.
Dopo la grande fortuna del romanzo moderno, il racconto si riafferma tra la fine dell’Ottocento e l’inizio del Novecento. Dall’America all’Europa Orientale, gli scrittori di racconti rivendicano la maturità di un genere che riesce sempre a imporsi e a stupire, acquisendo di epoca in epoca carattere di novità. L’Italia, negli ultimi due secoli, può vantare un’ampia schiera di scrittori di racconti. Si pensi a nomi come Giovanni Verga, Luigi Pirandello, Grazia Deledda, Gabriele d'Annunzio, Italo Svevo, Tommaso Landolfi, Primo Levi, Alberto Moravia, Giorgio Bassani, Piero Chiara, Dino Buzzati, Italo Calvino, Antonio Tabucchi. Alcuni di essi hanno influenzato movimenti artistici di rilevanza quantomeno europea, pubblicando racconti memorabili, che sono entrati di diritto nelle grandi pagine della storia della letteratura.

Mercoledì, 17 Ottobre 2012 11:30

Come Pubblicare Poesie

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Prima dei libri, prima della scrittura, la poesia era già esistente. Pubblicare poesie non era ancora possibile, ma i componimenti originari, nati come canti di lavoro, oppure composti e portati nelle piazze dai cantastorie, venivano tramandati oralmente. Allo stato sorgivo la poesia era voce, non parola scritta. La metrica regolare, la rima, la musicalità delle parole, erano tutti elementi utili alla memorizzazione dei versi; la cadenza del singolo verso creava il ritmo delle strofe, che aiutava a ricordare le parole esatte. È lecito supporre che nel lungo percorso che ha condotto alla vera e propria pubblicazione di poesie, molte delle parole originarie siano state sostituite e altrettante strofe siano andate perdute per sempre, per non parlare delle liriche che non sono mai passate per il torchio. È molto difficile stimare le dimensioni di questo tesoro artistico inghiottito per sempre dall’oblio.

La poesia si caratterizza sin da subito per la sua densità semantica. Grazie anche alle qualità musicali del componimento, le parole diventano un mezzo espressivo molto potente, con una forza evocativa di gran lunga superiore alla prosa, sia essa in forma di romanzo o racconto. La parola assume una duplice funzione: comunicare un significato, e produrre un suono. Questa particolare caratteristica trasforma il linguaggio in uno strumento musicale dalle potenzialità ineguagliabili. Inoltre, prima della stampa e degli editori , quando pubblicare poesie non era pensabile, i cantastorie recitavano i versi cantando e danzando, potenziando il componimento con la teatralità dei propri versi.
Come si può facilmente capire, la poesia è un genere che pone enormi difficoltà di traduzione. Quando un editore decide di pubblicare poesie di autori stranieri, bisogna mettere in conto un lungo lavoro di trasposizione linguistica. I suoni della lingua madre vanno irrimediabilmente perduti; per quanto possibile si cerca di preservare il ritmo originario, ma più spesso si deve creare una nuova sonorità che meglio si adatta al mercato nazionale. Tutto questo richiede un lungo lavoro da parte dello staff della casa editrice.

L’evoluzione del genere ha portato la poesia a cambiare notevolmente nel corso dei secoli. Per lungo tempo le liriche sono state caratterizzate dalla rigidità della metrica e delle forme di componimento. Il Novecento ha visto invece l’esplosione del verso libero, con il crollo di ogni forma di creazione preordinata.
Esempio massimo di poesia rispettosa della metrica e delle regole è la Divina Commedia di Dante Alighieri, una delle migliori opere poetiche di tutti i tempi, che contribuisce all’affermazione della poesia come forma d’arte scritta. Il genere raggiunge grande popolarità tra la fine del Quattrocento e il Cinquecento, quando, in forma di poema epico cavalleresco, penetra negli strati più bassi della popolazione con l’Orlando innamorato di Matteo Maria Boiardo, L’Orlando furioso di Ludovico Ariosto, e la Gerusalemme liberata di Torquato Tasso. Nel Novecento la metrica si frantuma; basti pensare alle opere di Ungaretti e Montale. Le regole del passato si avvertono come inutili e opprimenti costrizioni per un espressione che dev’essere libera e svincolata da ogni schema.

Attualmente, in ambito editoriale la poesia è nettamente dietro ad altre forme di narrazione, in primo luogo al romanzo, ma anche al racconto . Pubblicare poesie diventa sempre più difficile a causa di un mercato molto orientato alla prosa. Ma se le raccolte poetiche diventano di anno in anno più rare sugli scaffali delle librerie, sempre più liriche trovano espressione attraverso il web. È stato calcolato che ogni anno ci sono 4 milioni di nuove poesie pubblicate online.

Mercoledì, 08 Ottobre 2014 15:33

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