1. Che cos’è per Lei scrivere, quali emozioni prova?
Libertà dell'essere, un viaggio nei più celati meandri della personalità. Nessun filtro, nessun dettato pensiero possono padroneggiare in ciò che si sente veramente dentro e poterlo scrivere senza dover soccombere al comun piacere è una delle emozioni più profonde ed appaganti che si possano mai provare.
2. Quanto della sua vita reale è presente in questo libro?
Quello che esprimo è il mio vero IO, quello che sento dentro di me e che si riflette inequivocabilmente sul mio quotidiano. Tutti i pensieri nascono dal nulla come il sorgere di un bocciolo in pieno deserto. Parentesi inaspettate che si aprono durante il normale trascorrere della giornata e che si dileguano senza che neanche me ne accorga. Riporto su carta, senza porre alcuna modifica, lampi di sana follia che si abbattono inaspettatamente a prescindere da quanto sia intento a fare.
1. Che cos’è per Lei scrivere, quali emozioni prova?
Libertà. È un vortice di idee, di immagini che si accumulano e devono essere liberate.
2. Quanto della sua vita reale è presente in questo libro?
Solamente piccoli frammenti che uso per agganciare i racconti alla vita pratica.
3. Riassuma in poche parole cosa ha significato per Lei scrivere quest’opera.
Trovare il modo di cambiare prospettiva, punto di vista. È semplice pensare di vedere le cose sotto una nuova luce ma, non è un processo immediato. Per poterlo fare bisogna rivoluzionare il modo di pensare a monte di se stessi. Scrivere questo libro è stato l'avvio di questo processo.
1. Che cos’è per Lei scrivere, quali emozioni prova?
Scrivere è un tentativo per mettere in ordine i pensieri. È la continua ricerca delle parole adatte per decodificarli ma, allo stesso tempo, è la delusione che cresce con la consapevolezza di poter utilizzare strumenti non completamente adatti per restituire emozioni che si cortocircuitano tra la mente e il cuore. I pensieri ai quali cerco di dare forma, per loro natura, corrono veloci, si accavallano, si inseguono e le parole possono solo dare un senso vago del fermento che fa vibrare il cuore.
2. Quanto della sua vita reale è presente in questo libro?
Questo libro è una raccolta di racconti e di emozioni. Dentro c’è la mia vita e la vita di chi ha lasciato un segno indelebile nella mia. Nel libro ci sono i miei ricordi e i ricordi di altre vite.
Dalle stanze della casa editrice BookSprint Edizioni nasce un altro libro di spessore: “Filosofando - Siamo tutti saggi”, scritto da un giovane studente di Filosofia. Ormai prossimo alla laurea, Vincenzo Saponaro mostra di possedere tutte quelle competenze necessarie per la realizzazione di un testo di valore, in cui la filosofia è l’argomento cardine e a cui si aggiungono tutte le considerazioni che l’autore fa relativamente a temi importanti quali l’amore, la felicità, il tempo, l’aborto, la storia.
1. Parliamo un po’ di Lei, dove è nato e cresciuto?
Sono nato e cresciuto a Ceglie Messapica (Br), una città incastonata nella Valle d'Itria a ridosso del Salento, ricca di tradizioni e bellezze artistiche e paesaggistiche accompagnate ad una raffinata gastronomia.
2. Che libro consiglierebbe di leggere ad un adolescente?
Nella mia fase adolescenziale l'unica costante, tra i vari alti e bassi che questa fase porta con sé, è stata proprio la lettura. Io stesso spaziavo da generi differenti fino a trovare il mio genere di appartenenza, per questo non mi sento di consigliare quale libro leggere ma piuttosto, semplicemente, di leggere!
1. Che cos’è per Lei scrivere, quali emozioni prova?
Scrivere per me è passione, è evasione dalla realtà circostante, è voglia di vivere e d’immedesimarmi nelle storie dei miei protagonisti cercando d’immaginare le emozioni che loro stessi potrebbero provare, con una sola parola potrei dire è vita.
2. Quanto della sua vita reale è presente in questo libro?
In termini percentuali azzarderei un buon 40%, a volte prendo ispirazione da fatti che sono realmente accaduti, ma solo come input iniziale poi cerco di dare sfogo alla mia fantasia e creatività, immaginando storie e personaggi, cercando di farli diventare protagonisti di vicende anche al limite del surreale.
Alberto Grosso affida ancora una volta alle competenze della casa editrice BookSprint il racconto di un evangelista di Gesù. “Marco: il volto di Gesù svelato” è il suo nuovo libro, un diario di vita in cui Marco racconta in prima persona del suo rapporto con Gesù e delle vicende che lo hanno legato a lui. Il libro, con le sui 182 pagine, è fruibile nella consueta duplice veste del libro cartaceo e dell’e-book.
Tornano le avventure di Vitariello che incessantemente è alla ricerca della preziosa ricetta del bocconotto. “I bambini migranti ovvero sulle tracce del bocconotto perduto- volume 2” è il sequel del primo libro di Giuseppe Mazzilli pubblicato sempre dalla casa editrice BookSprint e fruibile nella duplice veste del libro cartaceo e dell’e-book.
1. Che cos’è per Lei scrivere, quali emozioni prova?
Scrivere, per me, è un ritorno al passato. Mi fa ricordare le discussioni accese, interminabili, che si facevano negli anni a cavallo del sessantotto, quando ero studente serale e pensavamo a cosa fare per migliorare la scuola e la società. Mi fa ricordare le discussioni animate che si facevano, sempre negli anni sessanta, per conquistare i diritti sul lavoro. Io le ho vissute entrambe da protagonista. In quel periodo storico si discuteva di tutto con tutti però, pur partendo da posizioni diametralmente opposte, il dibattito era sempre rispettoso degli interlocutori e delle idee altrui. L'interlocutore non era considerato, necessariamente, un avversario da abbattere. Oggi non è più così. L'interesse verso i temi, sia politici che sociali, non attirano più di tanto.
1. Ci parli un po' di Lei, della Sua vita. Da dove viene? Come e quando ha deciso di diventare scrittore?
All'età di tre anni scrivevo con entrambe le mani, per dritto e specularmente, da sole o contemporaneamente. Ho sempre scelto quale mano usare e quale emisfero cerebrale applicare.
2. Nell’arco della giornata qual è il momento che dedica alla scrittura?
La mia giornata non è un arco. La mia giornata è un baleno. Perciò scrivo senza tempi.
3. Il suo autore contemporaneo preferito?
Chuck Palahniuk.
4. Perché è nata la sua opera?
Per amore prima, per odio poi. Nel vedere qualcuno manipolare altri, per proprie esigenze narcisistiche, opportunistiche, egoistiche. Nel vedere tradire chi non lo ha meritato. Nel veder malizia, leggerezza, incoerenza, distacco, menefreghismo. È nato per sostituire il mio acting out con un meccanismo di difesa nobile, la sublimazione, che mi ha consentito di uccidere il sentimento, prima Rassognazione - quando la rassegnazione si confondeva con il sogno -, poi liberazione dalla più temibile delle mantidi religiose.