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BookSprint Edizioni Blog

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Lottare per un sogno

Lunedì, 26 Giugno 2017 12:21 Published in Comunicati Stampa

L’adolescenza, le emozioni, le insicurezze, le ansie e le paure di questa splendida età fanno da cornice al romanzo di Federica Savarese, “Lottare per un sogno”. Il libro costituisce un vero e proprio monito per i lettori a inseguire i propri sogni e lottare con tutte le forze affinché questi si realizzino. Il volume, con le sue 332 pagine, è pubblicato dalla casa editrice BookSprint, ed è disponibile sia nella versione cartacea che in quella e-book.

Intervista all'autore - Federica Savarese

Lunedì, 26 Giugno 2017 12:05 Published in Interviste agli Autori

1. Ci parli un po' di Lei, della Sua vita. Da dove viene? Come e quando ha deciso di diventare scrittore?

Sono Federica, ho 19 anni e abito a Borgaro Torinese. Mi sono diplomata l'anno scorso nell'ambito socio-sanitario. Il voler diventare una scrittrice è sempre stato un mio obbiettivo, cresciuto negli anni. Ho sempre avuto quella voglia di creare qualcosa di mio, qualcosa che provenisse dalla mia fantasia, e questa voglia, anzi, questo obbiettivo è stato alimentato ed è ancora alimentato da telefilm o film che vedo, o semplicemente dai libri e dalle fan fiction. Mi piace il poter inventare qualcosa ed esserne io stessa padrona, e quindi non seguire nessuna regola, ma semplicemente cambiare parti del testo se non mi convincono più volte finché io non ne sono sicura e soddisfatta al 100%. È sempre stato un mio obbiettivo diventare scrittrice, perché rappresenta un po' anche me, come la solitudine, per scrivere un capitolo o più ho bisogno di isolarmi dal mondo che sia con un paio di cuffiette oppure semplicemente in camera da sola con la musica, e questo rappresenta il mio voler ritagliarmi dei momenti della giornata da sola, ma anche perché nella scrittura vedo rifugio e libertà. È sempre stato il mio sogno nel cassetto e sono felice di essere riuscita a realizzarlo.

Intervista all'autore - Fabio Todarello

Sabato, 24 Giugno 2017 14:42 Published in Interviste agli Autori

1. Che cos’è per Lei scrivere, quali emozioni prova?

Con gli anni sono arrivato a capire che scrivere per me non si tratta di un lavoro, o di un hobby che si sfoga nei momenti morti in cui non si ha nulla da fare. Scrivere per me è terapia, terapia per la mia anima, terapia per il mio cuore, ma soprattutto terapia per tutte quelle emozioni che non riescono a fuoriuscire e condensano dentro di me pensieri, immagini e mondi. Quando scrivo, ma soprattutto quando sento affinità tra le parole sul foglio, la creatività e con quello che voglio dire, percepisco un'adrenalina che surriscalda il mio corpo di un'energia incredibile che cancella ogni tipo di stanchezza, pensiero o tristezza. Divento la voce delle parole e le parole assumono il battito del mio cuore.

Intervista all'autore - Sonny Marino

Sabato, 24 Giugno 2017 11:58 Published in Interviste agli Autori

1. Che cos’è per Lei scrivere, quali emozioni prova?

Scrivere per me è come poter vivere in un mondo plasmato e diretto dalla mia logica di vita, dove la descrizione dei luoghi e dei personaggi, svolgono inevitabilmente una funzione "emotivamente terapeutica" della mia esistenza.



2. Quanto della sua vita reale è presente in questo libro?

Questo libro, rappresenta quasi totalmente la mia vita reale, anche nella profondità a volte surreale, di profonde emozioni davvero vissute e non sempre descritte, con la ovvia limitazione oggettiva delle parole.

Intervista all'autore - Federica Bani

Sabato, 24 Giugno 2017 11:51 Published in Interviste agli Autori

1. Che cos’è per Lei scrivere, quali emozioni prova?

Scrivere è appartenenza a se stessi. Scrivere per me significa dar voce allo sguardo, a tutto ciò che dentro risuona, risveglia, accende. Scrivere è essenziale ed essenza, è qualità del giorno, della notte, dell'emozione che arriva e genera. Senza scrittura per me sarebbe vita a metà.



2. Quanto della sua vita reale è presente in questo libro?

Questo libro sono io. In qualche modo credo che l'autobiografia sia imprescindibile per ogni autore. Anche l'immaginazione più estrema è frutto di uno sguardo interno, di un vissuto carnale o anche solo immaginato, percepito in lontananza. Non ho mai avuto paura di espormi, di farmi leggere. Quello che porto sono le mie emozioni, le mie parole, la mia voglia di esistere, ma soprattutto di amare. Sempre. Nell'arte, prima di ogni altra cosa, conta ciò che porti, prima ancora di tutto ciò che può arrivare.

Il valore di un'esperienza

Sabato, 24 Giugno 2017 10:33 Published in Comunicati Stampa

Frutto della lunga esperienza professionale di Salvatore Illiano è anche il libro “Il valore di un’esperienza”, edito dai tipi della casa editrice BookSprint Edizioni. Si tratta di un lungo testo informativo in cui l’autore espone ai suoi lettori i fatti accaduti in un preciso contesto lavorativo: quello della Selex ES.

1. Che cos’è per Lei scrivere, quali emozioni prova?

Scrivere è, innanzitutto, mettere ordine. Cominci a scrivere e, man mano, il testo assume vita propria. Segue propri percorsi che tu, all'inizio, non avevi immaginato. Scrivere è fotografare la propria vita. È renderla, in qualche modo, immortale. Anzi: è la cosa più vicina all'immortalità che è dato sperimentare a noi esseri umani.



2. Quanto della sua vita reale è presente in questo libro?

Il libro racconta la parte fondamentale e fondante della mia vita: la mia vicenda professionale .Il libro parla di lavoro; parla delle donne e degli uomini il cui lavoro rappresenta ciò che fa realizzare i propri sogni ed attuare le proprie scelte di vita. Io ho avuto la fortuna di entrare nel mondo del lavoro a 17 anni: in una grande azienda nazionale che operava, ed opera, nel campo dell'elettronica e della difesa. Mi sono forgiato a contatto diretto con gli operai meccanici ed elettronici che mi hanno insegnato tante cose che nessuna scuola è in grado di darti: la dignità, la responsabilità, la coerenza nei propri comportamenti, la serietà. Ecco, questi sono i valori che mi hanno accompagnato in tutta la mia vita e che sono evidenti in ogni pagina del mio libro.

Intervista all'autore - Saverio Ponticelli

Venerdì, 23 Giugno 2017 15:02 Published in Interviste agli Autori

1. Parliamo un po’ di Lei, dove è nato e cresciuto?

Sono nato a Figline Valdarno, un paese in provincia di Firenze dove ho frequentato tutti i miei studi (riguardanti il turismo). Attualmente vivo a Firenze.



2. Che libro consiglierebbe di leggere ad un adolescente?

Quello che lo ispira di più e nel caso fosse indeciso, dico ''Il piccolo principe'' perché secondo me è un libro che contiene consigli molto semplici ma incisivi capaci di affascinare e di essere approvati da grandi e piccini. Inoltre parla anche di molti valori fondamentali di cui spesso ci dimentichiamo.

“Secondo posto al concorso letterario Città di Trichiana, sezione fantasy”

 

1. Parliamo un po’ di Lei, dove è nato e cresciuto?

Sono un insegnante di pianoforte, pianista e organista nella chiesa di S. Marco a Firenze, città dove sono nato e cresciuto. Ho viaggiato in Europa, negli Stati Uniti, Canada, e poi in Asia Minore, dove sono stato ispirato, in buona parte, per la stesura dei miei racconti. Mi interesso di molti aspetti dello scibile umano, dalla astronomia alla matematica, dal mistero della vita ai filofosofi e ai grandi personaggi della storia. 


2. Che libro consiglierebbe di leggere ad un adolescente?

Tutto ciò che tende ad aprire la mente e a interrogarci su chi siamo. Comunque consiglierei, ad esempio, l'Amleto, capolavoro senza tempo, intessuto di passioni, trame, e miserie umane ancora attuali, e credo che lo saranno per un bel po' ancora. Basta aprire un qualunque quotidiano per accorgersi che sicuramente lo sono ancora oggi.

Intervista all'autore - Elisa Rosa

Venerdì, 23 Giugno 2017 12:36 Published in Interviste agli Autori

1. Ci parli un po' di Lei, della Sua vita. Da dove viene? Come e quando ha deciso di diventare scrittore?

Sono nata e vivo tuttora in una piccola cittadina di campagna. Cresciuta in una famiglia dove la lettura è sempre stata importante e con la costanza di un papà che, fin da piccola, mi portava tutti i mesi in biblioteca, ho finito per non farne più a meno. Direi che un bel giorno mi sono svegliata e ho deciso che le mie emozioni e i miei pensieri dovevano essere scritte ma non direi ancora che sono uno "scrittore". La strada per considerarsi tale è molto lunga ancora. Posso dire, però, che è una grandissima soddisfazione vedere il proprio lavoro pubblicato.



2. Nell’arco della giornata qual è il momento che dedica alla scrittura?

Questo libro l'ho principalmente scritto di giorno, al tempo lavoravo in biblioteca, al mio paese e nei momenti di calma buttato giù qualche riga. Però le idee migliori sono decisamente nate di notte tra il sogno e la veglia... così non dormivo più per scrivermi qualche appunto per il giorno successivo.

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