1. Che cos’è per Lei scrivere, quali emozioni prova?
Ho sempre scritto riflessioni sul mio stato d'animo, perfino canzoni ma senza pensare di pubblicarle. Di recente avere raccontato qualche episodio della mia infanzia su facebook, ha suscitato l'interesse e la condivisione di molti e mi sono subito sentito interprete di emozioni comuni.
2. Quanto della sua vita reale è presente in questo libro?
Ogni momento di questo racconto è me stesso. Io sono lì dentro.
3. Riassuma in poche parole cosa ha significato per Lei scrivere quest’opera.
La stesura è avvenuta giorno dopo giorno lentamente senza la smania di finire. Senza accorgermi avevo scritto più di quanto avevo in mente.
1. Che cos’è per Lei scrivere, quali emozioni prova?
Per me scrivere è comunicare un istante di vita fatto di emozioni, sensazioni e pensieri. Le emozioni che provo sono diverse, variano a seconda del contenuto di ciò che scrivo ma l'emozione principale è difficile da descrivere, penso sia una emozione che ha a che fare con l'estetica.
2. Quanto della sua vita reale è presente in questo libro?
Una buona parte delle opere sono tratte da esperienze che ho vissuto e di cui ho cercato di coglierne l'essenza.
1. Che cos’è per Lei scrivere, quali emozioni prova?
È una passione e un modo per ricordare fatti, pensieri e sensazioni che altrimenti andrebbero persi.
2. Quanto della sua vita reale è presente in questo libro?
In realtà qua e là ci sono riferimenti a mie esperienze e a gusti e atteggiamenti di persone a me vicine; per il resto è opera di fantasia.
3. Riassuma in poche parole cosa ha significato per Lei scrivere quest’opera.
È stata una sfida con me stesso che ho prolungato forse più del necessario, ma che mi ha catapultato dentro la trama che andava svolgendosi pagina dopo pagina, e per un procrastinatore come io sono, è stata una vera sfida mettere il punto finale.
Donato Grassi nel suo libro si apre completamente ai lettori indirizzando loro uno scritto pieno di consigli dati con amore, come farebbe uno zio premuroso e amorevole. “Storia di un uomo innamorato della vita” è un libro pubblicato dalla casa editrice BookSprint Edizioni e fruibile nella duplice veste del libro cartaceo e dell’e-book.
1. Ci parli un po' di Lei, della Sua vita. Da dove viene? Come e quando ha deciso di diventare scrittore?
Vengo da Mottola, in provincia di Taranto. Avevo sempre avuto il desiderio di scrivere, ma solo negli ultimi anni ho colto questa decisione, in seguito ad eventi personali.
2. Nell’arco della giornata qual è il momento che dedica alla scrittura?
Prettamente di notte quando tutto si spegne, i miei pensieri prendono vita.
3. Il suo autore contemporaneo preferito?
Luca Bianchini.
1. Ci parli un po' di Lei, della Sua vita. Da dove viene? Come e quando ha deciso di diventare scrittore?
Vivo in un piccolo paese alle porte di Varese, a pochi chilometri dal confine Svizzero. Dopo essermi diplomato alle scuole superiori, ho deciso di intraprendere la carriera militare entrando in accademia aeronautica con l'obiettivo di diventare pilota militare. Visti i miei non brillanti risultati alle scuole di volo, decisi di passare ai servizi di terra e frequentai la scuola di guerra aerea di Firenze dove venni nominato ufficiale. Dopo essere stato per circa un anno al reparto operativo, decisi di lasciare l'aeronautica militare. Grazie all'esperienza maturata lavorai per circa 6 anni in Aermacchi, la nota azienda aeronautica che ha dato alla luce i ben famosi MB339 in forza alle Frecce Tricolore. Dopo essermi sposato decisi infine di abbandonare definitivamente il mondo aeronautico e passare definitivamente alla vita civile. Dal 1994 infatti, lavoro per un importante gruppo industriale internazionale in qualità di Communication Manager. In questo ruolo ho coordinato molti progetti di comunicazione di marketing sia in ambito tradizionale che digitale. Ho in passato collaborato con alcune riviste tecniche di settore pubblicando diversi articoli che sono stati divulgati su tutto il territorio nazionale. La passione di scrivere forse è nata proprio allora e si è rafforzata nel tempo. Sono un grande appassionato di musica e di lettura ed il mio tempo libero (almeno in parte) lo dedico anche al volontariato, svolgendo attività di soccorso in Croce Rossa Italiana.
1. Che cos’è per Lei scrivere, quali emozioni prova?
Scrivere per me è l’espressione di uno spirito libero che può elevarsi in alto senza legami e compromessi, in un cielo limpido, sgombro da egoismo e malvagità.
2. Quanto della sua vita reale è presente in questo libro?
Certamente nell’opera di uno scrittore c’è sempre un’impronta di qualcosa di personale. Nel racconto “The legend of the farm” il vecchio fattore Benson dice: «Che futuro poteva avere un paese, dove i sogni erano stati messi al bando e l’egoismo aveva fatto breccia nei cuori? Un paese dove si smette di sognare? Per questo la gente non sorrideva più!» Qui è rappresentato anche il mio pensiero.
Un’adolescente fuori dal comune, molto più sveglia, intelligente e sensibile rispetto alle sue coetanee, è la protagonista di “Duble Face – The Hell”, il libro nato dalla fantasia della giovane autrice Arsa Sula. Il romanzo, pubblicato dalla casa editrice BookSprint Edizioni, è disponibile sia nella classica veste della brossura cartacea, che nel formato moderno dell’e-book.
1. Ci parli un po' di Lei, della Sua vita. Da dove viene? Come e quando ha deciso di diventare scrittore?
Mi chiamo Arsa, ho sedici anni e mezzo, vengo dall'Albania ma vivo in Abruzzo da quando ero piccola. Studio economia anche se ho diverse passioni, tra cui ovviamente la scrittura, la psicologia, le stelle, l'inglese e la musica. In realtà non c'è stato un momento preciso in cui ho scelto di diventare scrittrice, semplicemente scrivo tutto ciò che mi passa per la testa.
2. Nell’arco della giornata qual è il momento che dedica alla scrittura?
Sicuramente la sera, forse è l'unico momento in cui ho del tempo libero, scrivo ascoltando musica, solitamente non c'è un orario preciso in cui stacco, continuo anche fino a tardi. Durante la giornata invece, ho molte idee che appunto sul quaderno dedicato al libro che sto scrivendo, ogni storia ha un quaderno diverso.
1. Che cos’è per Lei scrivere, quali emozioni prova?
Il vedere i propri pensieri "concretizzati" in un libro è un'emozione che probabilmente solamente chi scrive, può capire. Lo scrivere diventa un'esternazione del proprio io, il leggersi ferma il tempo in un preciso istante e l'essere letto è un viaggio nella mente dei lettori.
2. Quanto della sua vita reale è presente in questo libro?
Realtà e fantasia si intersecano inevitabilmente. È il sogno che diventa realtà e la realtà che diventa sogno.
3. Riassuma in poche parole cosa ha significato per Lei scrivere quest’opera.
Il vedere il mio libro "LA SPADA DAMASCO" diventare nella traduzione in spagnolo "ESPADA DAMASCO" mi proietta oltre i nostri confini. Il pensiero di essere letto in lingua mi emoziona a tal punto che comincio anche a sognare in spagnolo.