1. Che cos’è per Lei scrivere, quali emozioni prova?
Come dico sempre: "Scrivere per me è regalare sogni agli altri". Il contenuto è la parte più importante di un qualsiasi "scritto" sia esso un aforisma, un romanzo, un racconto. Scrivere genera vita e ti fa innamorare ogni volta della voglia di vivere.
2. Quanto della sua vita reale è presente in questo libro?
"Negli occhi del mare" è un romanzo generato da una sequenza di immagini creative. C'è poco di me ma molto di un tutto che oggi è attuale. I temi trattati sono molteplici e ricalcano un modus vivendi tipico dei luoghi che ho rappresentato. Ovviamente per scrivere questa prima parte (poiché è il primo di una trilogia) sono stato nei luoghi descritti e ho vissuto l'ambiente, traendo spunto dalla realtà e miscelandola con la fantasia generata da ciò che il paesaggio mi ha trasmesso.
1. Che cos’è per Lei scrivere, quali emozioni prova?
Scrivere è la vita.
2. Quanto della sua vita reale è presente in questo libro?
Tutta.
3. Riassuma in poche parole cosa ha significato per Lei scrivere quest’opera.
Tutto.
4. La scelta del titolo è stata semplice o ha combattuto con se stesso per deciderlo tra varie alternative?
Ovvia.
1. Ci parli un po' di Lei, della Sua vita. Da dove viene? Come e quando ha deciso di diventare scrittore?
Salve a tutti! Parlare di me...è sempre una questione “imbarazzante” per quanto sia portata all'introspezione, all'analisi psicologica e alla ricerca del benessere spirituale...Un po' per riserbo, un po' per un'indole intimista che conservo gelosamente e un po' per scaramanzia. Però, alcune notizie che mi riguardano posso fornirle senza problemi! Provengo dalla campagna toscana, da padre flori-coltivatore e da madre casalinga e, direi che l'estro creativo, l'abbia ereditato in parte da mio padre per le sue stupende composizioni di fiori, addobbi per le cerimonie in chiesa, centri-tavola decorativi. Dall'altra parte, quella materna, ho acquisito nei geni l'interesse per la narrativa attraverso il nonno a cui piacevano molto le letture romantiche e collezionava i romanzi Harmony, che tra l'altro, leggeva anche mia madre.
1. Ci parli un po' di Lei, della Sua vita. Da dove viene? Come e quando ha deciso di diventare scrittore?
Sono nata a Milano, 58 anni fa. Adesso vivo in campagna vicino a Cremona. Mi è sempre piaciuto scrivere, però fra divertimenti quando ero ragazza, impegni di lavoro e casa non ho mai avuto il tempo di farlo seriamente. Non mi reputo una scrittrice, cerco di scrivere emozioni sperando di trasmetterle agli altri.
La giovane autrice Giorgia Ciolli, ha scelto il canale della poesia, per raccontare le sue sensazioni e il meraviglioso puzzle di emozioni che compone la vita umana. “Servi delle emozioni” è la raccolta che pubblica presso la casa editrice BookSprint Edizioni. Un piccolo libro che racchiude però pensieri profondi e ricchi di significato, fruibile sia nella classica veste della brossura cartacea, che nella moderna versione dell’e-book.
1. Che cos’è per Lei scrivere, quali emozioni prova?
Scrivere per me è un punto di sfogo, l'unico modo con cui riesco ad esprimermi liberamente. Scrivere mi aiuta a conoscere me stessa e gli altri, mi rende empatica verso il mondo. Attraverso la scrittura posso evadere dalla realtà, posso mettere a nudo tutte le fragilità dell' animo che rendono ognuno di noi semplicemente unico e meraviglioso.
1. Ci parli un po' di Lei, della Sua vita. Da dove viene? Come e quando ha deciso di diventare scrittore?
Sono siciliano, nato in un Paesino sul mare Ionio (S. Alessio Siculo), accanto a Taormina. Ho frequentato il liceo scientifico e mi sono laureato in Economia e Commercio, suggerendo al prof. Pietranera la mia tesi di laurea sull'automazione (si conosceva solo la parola inglese). Allora non c'erano "posti" ed essere assunti per lavorare, perciò ho scritto un lavoretto di economia e l'ho portato a una Rivista sull'economia a Milano. Dopo la pubblicazione venni chiamato da una azienda per la consulenza. Da allora ho scritto centinaia di lavori che mi hanno portato il lavoro in Italia e all'Estero. Da dire, che ho scritto la prima poesia a meno di 9 anni. La mia curiosità di ragazzino mi ha portato a fare ritratti con il carboncino e già prima del liceo mi dilettavo a scrivere racconti, oltre alle poesie. Non sono uno scrittore umanista. Poesie, racconti, ritratti fatti a mano con il carboncino e in acquarello, fotografie, sono solo passatempi. Le mie pubblicazioni e alcune monografie riguardano in primis l'economia reale.
1. Ci parli un po' di Lei, della Sua vita. Da dove viene? Come e quando ha deciso di diventare scrittore?
Sono nato a Melissano (Le). Ho scelto come seconda patria Matino (Le). Mi sono laureato in Lettere Classiche presso l'Ateneo di Lecce. Ho insegnato per circa quaranta anni materie letterarie nella Secondaria di primo grado. Ho coltivato lo studio della Letteratura e Lingua latina per molti lustri. Appena andato in pensione, ho messo a frutto le mie esperienze culturali e professionali dandomi alla scrittura per rendermi utile agli altri. Da questo impegno sono nati un manuale di grammatica italiana e un manuale propedeutico di grammatica latina per la Secondaria di primo grado. Nel Dicembre 2016 ho pubblicato un manuale di aforismi latini con l'intento di contribuire a destare interesse per la lingua dei nostri avi portando all'attenzione dei lettori un buon numero di espressioni latine ancora usate in italiano.
1. Parliamo un po’ di Lei, dove è nato e cresciuto?
Sono nato il 3 gennaio del 1983 a Roma da Michela Marano, origini pugliesi e Tonino Tuzi, abruzzese doc. Sono cresciuto tra Roma, Ostia e Val Comino, con un passaggio necessario per studi e sport nella provincia di Frosinone. Vivere cosi è stato necessario, affascinante ma anche stressante e un po’sacrificato, niente è stato scontato…20 anni di esperienze utili, nel bene e nel male, per migliorarsi, muoversi, studiare, usare ed alimentare la fiamma della vita, sfiorando la morte, come molti, quasi sempre.
1. Parliamo un po’ di Lei, dove è nato e cresciuto?
Io sono nato a Bari e sono cresciuto nel paese di mia madre poco distante dal capoluogo, Toritto. Un paese semplice ma problematico dove ho potuto affrontare la dura realtà che affligge il nostro paese.
2. Che libro consiglierebbe di leggere ad un adolescente?
Negli ultimi anni, dopo lo scalpore creato dai fantasy e dai gialli come Harry Potter di J. K. Rowling e gli intramontabili racconti di Andrea Camilleri i giovani sono attratti da questo genere di libri tralasciando i principali classici della letteratura moderna, che a malavoglia affrontano a scuola.