Originario della provincia di Sassari, Gerardo Virgilio segue fin da subito le orme del padre e già a vent’anni il suo universo è legato alle attività agricole e pastorali, finché non comincia a lavorare nel settore caseario e a questa sua attività, è legata l’esperienza in Siria. Ottenuta infatti la qualifica di tecnico specializzato in ambito caseario, gli viene affidato l’incarico di insegnare, propria in Siria, le tecniche innovative di produzione e lì, tra persone culturalmente differenti da lui, a contatto con un’etnia diversa, il nostro protagonista riesce ad integrarsi, raggiungendo un clima di grande armonia con quanti si trovino in Siria per appartenenza, per studio o per lavoro.
Il messaggio che l’autore lancia ai suoi lettori è la possibilità di integrazione anche laddove le differenze sembrano essere sostanziali. In questo testo dichiaratamente autobiografico egli divide la narrazione in due parti, alla prima fortemente descrittiva, segue una seconda parte riflessiva, dove spiega e riflette sulle ragioni economiche e politiche che stanno alla base dei conflitti che oggi affannano la Siria. Per queste ragioni e per lo stile genuino, scorrevole e semplice, “Un sogno spezzato” cattura l’attenzione del lettore sin dalle prime righe della narrazione.
L’autore, attualmente in pensione, coltiva ancora la sua passione per le attività legate al mondo dell’agricoltura e dedica gran parte del suo tempo libero alla coltivazione della vigna.