1. Che cos’è per Lei scrivere, quali emozioni prova?
Per me scrivere è un modo per liberarmi, dare sfogo a tutte le mie emozioni o pensieri che in un qualche modo nella vita reale non riescono ad uscire. Scrivo sia per me sia per chi ne ha bisogno, perché alle volte un semplice libro può aprirti la mente, farti sentire compreso, avere nuove speranze, in tutti i casi un buon libro ti lascia il segno ed è questo il mio obiettivo: lasciare dei sentimenti in coloro che leggono le mie parole.
Un amore adolescenziale veramente mai finito, un passato che torna prepotente a sconvolgere il presente. E i dubbi sul futuro che sembrano sempre più nuvole temporalesche pronte ad esplodere. Dall'estro e dalla fantasia di Gabriela Poenas nasce "Red wire", il nuovo romanzo targato BookSprint Edizioni. L'opera, che può essere ricondotta nel più ampio filone dei romanzi d'amore, è disponibile nel classico formato della brossure cartacea.
1. Che cos’è per Lei scrivere, quali emozioni prova?
La scrittura è per me il modo di uscir immergersi in un mondo diverso che puoi plasmare a seconda di una trama che la tua mente ha concepito e che ti dà l'emozione di essere parte del gioco che tu puoi condurre a tuo piacimento.
2. Quanto della sua vita reale è presente in questo libro?
Per quanto mi riguarda ci sono ricordi che mi riportano indietro nel tempo, nei luoghi dove ho vissuto un'infanzia felice e che vengono rivisitati nel racconto, nelle situazioni già vissute, in certi personaggi conosciuti personalmente, in paesi visitati nel corso dei miei viaggi.
1. Ci parli un po' di Lei, della Sua vita. Da dove viene? Come e quando ha deciso di diventare scrittore?
Mi chiamo Fabio Manenti, sono nato a Iseo l'8 ottobre 1974. Abito a Sale Marasino, un bellissimo paese affacciato sul lago d'Iseo. Dopo gli studi obbligatori, ho conseguito il diploma di Odontotecnica, a Brescia. È proprio in questi anni che inizio a comporre le prime poesie. Ho frequentato il primo anno della Facoltà di Biologia a Parma, ma ho lasciato gli studi ben presto. Ho conseguito l' attestato di massofisioterapista, nel 1996. Nel corso degli anni ho fatto diversi lavori, attualmente lavoro in un centro commerciale come addetto alle vendite.
Mino Guerilli ripercorre le tappe più importanti della sua vita in un libro “Racconti e ricordi – In bianco e nero”. Le memorie dello scrittore, rispecchiano una realtà comune a tutta la generazione di italiani che hanno vissuto in prima persona il periodo che va dagli anni ’60-’70, ricco di rivoluzioni e cambiamenti. Il libro, pubblicato dalla casa editrice BookSprint Edizioni è disponibile nella duplice veste del libro cartaceo e dell’e-book.
1. Ci parli un po' di Lei, della Sua vita. Da dove viene? Come e quando ha deciso di diventare scrittore?
Sono nato a La Spezia, città nella quale ho vissuto fino a al compimento dei 27 anni. Coniugato con Luciana, ho una figlia, e per lavoro, mi sono trasferito prima a Torino poi a Bologna, città nella quale vivo tutt'ora. Non è esistito un momento in cui ho deciso di diventare scrittore ma la passione, se così si può dire, di scrivere, è giunta piano piano volendo mettere su carta memorie di fatti accadutomi nei vari periodi di vita.
Essere insegnanti oggi, non significa solo trasferire nozioni e conoscenze agli alunni, ma vuol dire seguire l’adolescente nella propria crescita, emotiva e intellettuale, anche quando si tratta di educazione musicale. Gli autori Antonio Frascerra e Antonio Aprile nel manuale “Educare alla musica… educare con la musica” (BookSprint Edizioni, disponibile anche in versione e-book), descrivono il metodo per avvicinare i giovani alla musica.
1. Che cos’è per Lei scrivere, quali emozioni prova?
Scrivere è una forma di comunicazione, di espressione della persona, un momento d' intimità dove le mie idee, le mie esperienze vengono messe nero su bianco. L'emozioni che si provano sono indescrivibili, il solo pensiero che qualcuno potrà leggere il mio libro mi rende una persona veramente felice.
2. Quanto della sua vita reale è presente in questo libro?
Il contenuto di questo libro si basa molto sulla mia vita reale, soprattutto sulla mia professione, la musica. Attraverso il mio percorso, i miei studi, la mia esperienza, ho cercato di dare una nuova visione per quanto riguarda l'insegnamento musicale e strumentale.
1. Ci parli un po' di Lei, della Sua vita. Da dove viene? Come e quando ha deciso di diventare scrittore?
Sono nato a Milano da genitori abruzzesi. Vivo a Vaprio d'Adda e sono insegnante alle scuole superiori. Mi ritengo un ricercatore e ho deciso di comunicare, tramite un'opera scritta, le mie esperienze di vita. La cosa è stata maturata negli ultimi tre anni.
2. Nell’arco della giornata qual è il momento che dedica alla scrittura?
In genere la sera prima di andare a letto.
1. Parliamo un po’ di Lei, dove è nato e cresciuto?
Nato a Roma, e cresciuto… È un po’ difficile dire dove sono cresciuto. A causa della mia disabilità sono cresciuto in collegio, ma non stabilmente in uno. Ho abitato in vari istituti sparsi per l'Italia ma la cosa più interessante è essere cresciuto con compagni che venivano da varie parti d'Italia. Per anni ho avuto come compagno Vittoriano che era di Trevi del Lazio; uno dei miei migliori amici che ho rivisto dopo 40 anni era di Trinitapoli; nella mia classe c'era un sardo, un siciliano, c'erano diversi pugliesi, un viterbese; Rocco era di Amante in Calabria, ognuno di questi ha portato la sua terra nella nostra classe.