1. Ci parli un po' di Lei, della Sua vita. Da dove viene? Come e quando ha deciso di diventare scrittore?
Vivo a Como. Non penso di aver deciso di diventare scrittrice. Ho scritto per me stessa, per il desiderio di esprimere qualcosa che potrebbe essere condiviso.
2. Nell’arco della giornata qual è il momento che dedica alla scrittura?
Non c'è un momento particolare. Quando sono sola e c'è silenzio
1. Parliamo un po’ di Lei, dove è nato e cresciuto?
Sono nato a Strongoli in provincia di Crotone e cresciuto tra il luogo di nascita, Crotone, dove ho iniziato gli studi classici, Petilia Policastro e Santa Severina, dove ho concluso gli studi liceali.
2. Che libro consiglierebbe di leggere ad un adolescente?
"Il Giovane Holden" di J. D. Salinger e "I turbamenti del giovane Torless" di Robert Musil, nonché "Cronaca familiare" di Vasco Pratolini.
L’Italia di ieri e di oggi raccontata da Peppe, il protagonista del romanzo “Rogani- Voglia di aria pura”, attraverso la descrizione di luoghi, ricordi di vita vissuta, aneddoti e riflessioni. Il libro, scritto da Giuseppe Crisafulli è pubblicato dalla casa editrice BookSprint Edizioni (disponibile anche nella versione e-book), ed è un concentrato di emozioni e memorie.
1. Che cos’è per Lei scrivere, quali emozioni prova?
Scrivere per me è contemporaneamente un piacere ed una necessità. Un piacere perché mi gratifica il racconto in sé e la soddisfazione di saperlo apprezzato. Una necessità perché ho sempre avuto bisogno di scrivere per la mia professione di insegnante ed anche per collaborare con altri autori e coi bollettini parrocchiali, sui quali ho scritto diverse biografie di insigni personalità locali.
2. Quanto della sua vita reale è presente in questo libro?
In questo libro, che ho deciso di scrivere in età avanzata, c’è tutto me stesso con il bagaglio della mia esperienza sanitaria ed umana.
Gerardo Cesarano, dopo il “Radicalismo dell’amore”, libro in cui ha affrontato varie problematiche sociali, proponendo una soluzione ai problemi che affliggono l’umanità, torna in libreria con un nuovo libro, “L’amore rende liberi e felici”, raccontando la sua esperienza di spiritualità. Il libro, pubblicato dalla casa editrice BookSprint Edizioni, è disponibile nel doppio formato del libro cartaceo e dell’e-book.
1. Che cos’è per Lei scrivere, quali emozioni prova?
Scrivere per me è comunicare la sapienza. È amore per Dio e per il prossimo. Voglio infatti far crescere dentro di me la Luce di Gesù e farne dono a tutti, contribuendo così a colmare quella sete di verità, che abita nel cuore di ogni uomo. Lasciare una scia di luce dietro di me, il mio testamento spirituale. Potere affermare alla fine della vita io ho creduto all'amore.
2. Quanto della sua vita reale è presente in questo libro?
In questo libro descrivo l'itinerario spirituale da me stesso sperimentato, che mi ha portato, grazie all'incontro col Movimento dei Focolari e la sua fondatrice Chiara Lubich, dal disagio sociale alla felicità.
Due anime, due mondi diversi, due vite segnate profondamente da eventi sconcertanti e dolorosi che ritroveranno il loro equilibrio precario che li tiene sempre a pochi metri dal burrone. “La mia luce in fondo al tunnel” è il romanzo scritto dalla giovane autrice Rosa Sansevieri ed è pubblicato dalla casa editrice BookSprint Edizioni. Un libro avvincente e pieno di colpi di scena godibile sia nella classica versione del libro cartaceo che in quella moderna dell’e-book.
1. Ci parli un po' di Lei, della Sua vita. Da dove viene? Come e quando ha deciso di diventare scrittore?
Vivo a Ostia dal 2006, ma sono nata in Romania nel 1979. La mia famiglia era molto povera e non ho avuto una vita facile da piccola ma nemmeno da grande. A venti anni ho partorito un bambino prematuro quale è morto dopo tre giorni. Poco tempo dopo sono entrata in dialisi Avevo una insufficienza renale cronica molto grave della quale non mi sono accorta. Quattro ore in dialisi per tre volte a settimana erano tante e mi annoiavo. Nonostante il fastidio e il dolore dei aghi, ho deciso di distrarmi iniziando a scrivere. E tutte le volte che stavo in dialisi scrivevo se non stavo molto male. Prima di scrivere, la psicologa che lavorava con noi dializzati mi ha insegnato a fare dei quadri punto zero cinque. Così quando la testa me lo permetteva lavoravo al quadro e, se mi sentivo tropo stanca iniziavo a scrivere per un’ ora almeno. Poche volte riuscivo a lavorare per tutte le quattro ore di dialisi, normalmente dopo le due ore di dialisi stavo male. Ma ero felice che quel tempo non è passato senza che io non facessi nulla.
Un argomento molto scottante e delicato quale la perdita di un figlio si fa spazio nelle toccanti pagine del romanzo “Nuvole e sole sul cuore” nato dalla penna di Battista Cava. Il libro con le sue 174 pagine è pubblicato dalla giovane casa editrice di Vito Pacelli, la BookSprint Edizioni, ed è disponibile nella duplice veste del libro cartaceo e dell’e-book.
1. Parliamo un po’ di Lei, dove è nato e cresciuto?
La gentile Calabria, terra sorridente nella sua provincia di Cosenza, pur non potendomi conoscere affatto, il giorno 21 dicembre del 1969, fidandosi di un appena nascituro, ha deciso, comunque, di ospitarmi tra la sua gente… ed è in tal modo che, sin dai miei primi aneliti, sono potuto crescere all'ombra dei monti della Sila, ai suoi "piedi", per meglio essere aderente alla realtà (la Sila, infatti, inizia un po’ più in là), respirando, per un dono limpidamente gratuito, l'aria pura di questo posto meraviglioso… meraviglioso come tanti, come tutto ciò che, direttamente o indirettamente vedo, percepisco, intuisco di tutto ciò che viene a lambire ogni parte del mio essere.