1. Che cos’è per Lei scrivere, quali emozioni prova?
È difficile spiegare cosa provo quando scrivo. Provo un emozione indescrivibile quando guardando le pagine bianche, spoglie e anonime, iniziano a tingersi diventando più nere che bianche. Quando scrivo provo tutte le emozioni che sto scrivendo. Se qualcuno soffre, sento il suo dolore, e sento le lacrime di chi piange. Tutto quello che sentono i personaggi di cui racconto è ciò che sento. Sono tutte parti di me. Credo non sia solo una fuga, anzi, è una affrontare se stessi, quello che si è davvero, quello che si nasconde a tutti, quello che nascondo perfino a me stessa. Mi calo nelle emozioni, dò loro modo di esprimersi, di emergere selvaggiamente, di sopraffarmi. Entro dentro di me, dentro il mio mondo e lascio fuori tutto il resto. Quando torno alla realtà di tutti i giorni, sono sempre un po' più pronta ad affrontarla.
Trasmettere un messaggio positivo di misericordia e amore, è questo l’intento che si prefigge Maria Alberta De Forge, autrice del libro “Così incontrai l’amore”. Il volume è un’autobiografia che raccoglie racconti di causalità, sogni premonitori e viaggi astrali ed invita i lettori a dedicarsi agli altri perché questo è il vero senso della vita: essere motivo e ragione delle gioie altrui. Il libro, pubblicato dalla BookSprint Edizioni è disponibile nel doppio formato del libro elettronico e dell’e-book.
1. Che cos’è per Lei scrivere, quali emozioni prova?
Scrivere per me è stata una sorpresa! Le mie Guide da anni mi dicevano "scriverai" ma pensavo con l'aiuto di persone competenti in materia, invece nulla di tutto questo. Le mie esperienze dovevano essere raccontate da me e così è stato. L'emozione fu immensa, la felicità enorme quando la mia penna incominciò a seguire i miei pensieri.
2. Quanto della sua vita reale è presente in questo libro?
Tutto il libro è intriso di avvenimenti accaduti nella vita reale, esperienze vissute negli anni e molto coinvolgenti.
“Un sogno spezzato - La Siria che non ti hanno fatto conoscere ”: quasi trecento pagine per raccontare una Siria sconosciuta, un luogo geografico distante da noi sia geograficamente ma soprattutto da un punto di vista culturale. E la Siria, la sua peculiarità di regione orientale, è la grande protagonista del testo scritto da Gerardo Virgilio. Mediante la collaborazione dei professionisti della casa editrice BookSprint Edizioni, Gerardo Virgilio dà alle stampe la pubblicazione di questo suo testo, che diventa per i lettori fonte di conoscenza di una porzione di mondo nota per questioni economico - sociali e politiche. “Un sogno spezzato” è l’esperienza di vita dell’autore, è il suo lungo frangente di vita in quella regione del Vicino oriente oggi tanto scossa da terribili eventi.
Un nonno e un nipote che vivono insieme e che si scambiano domande, riflessioni e fantasticano sull’idea di progettare un nuovo movimento social umanista, sono alla base del libro “Noi due senza futuro” ideato da Gaetano Crocellà. “Il lavoro che si presenta è un romanzo, ma vuole anche essere un saggio in grado di delineare un nuovo profilo politico-culturale per le società denominato social umanista.” Pubblicato dalla casa editrice BookSprint Edizioni, il volume è fruibile sua nella versione cartacea, che in quella elettronica.
1. Ci parli un po' di Lei, della Sua vita. Da dove viene? Come e quando ha deciso di diventare scrittore?
Sono nato a Torino da genitori siciliani. Sono laureato in economia, ma ho sempre avuto la passione per la politica e la storia, anche se di professione ho fatto il dirigente aziendale. Ho scritto altri libri, ma quest'ultimo per me è molto importante perché rappresenta un vero e proprio testamento spirituale.
2. Nell’arco della giornata qual è il momento che dedica alla scrittura?
Il mattino, in particolare.
1. Ci parli un po' di Lei, della Sua vita. Da dove viene? Come e quando ha deciso di diventare scrittore?
Mi chiamo Bizzarri Luca, ho quarantuno anni e vengo da Correggio in provincia di Reggio Emilia. Sicuramente una persona come tante, con la fortuna di avere una famiglia splendida che mi ha sempre supportato in qualunque decisione. Sono titolare insieme ad altri soci di un Centro Carni, che mi impegna veramente tantissimo a livello di tempo ed energie, ma questo non mi ha impedito comunque di coltivare un sacco di passioni a cui tengo molto. La prima, sono le arti marziali che pratico da molti anni e per un decennio anche a livello agonistico. La seconda è senza dubbio il viaggiare, in qualunque momento arrivasse la possibilità di farlo, mi sono sempre fatto trovare pronto, perché penso che ogni viaggio, anche il più breve, lasci sicuramente qualcosa in più dentro. Adoro stare con gli amici più cari e andare al cinema. Da qualche anno, anche se non tanto quanto vorrei, faccio parte di un gruppo di rievocatori storici che mi dà la possibilità di combattere in vere e proprie battaglie o duelli in armatura. Leggere e leggere di tutto, è una passione maturata ed aumentata sensibilmente nel corso degli anni, mentre lo scrivere, è quel sogno nel cassetto, rimasto lì nel tempo, in attesa del momento e degli stimoli giusti per farsi riscoprire.
1. Parliamo un po’ di Lei, dove è nato e cresciuto?
Nata a Gonnosfanadiga, dove ho abitato fino all'età di dieci anni, poi per esigenze di lavoro di mio padre, ci siamo trasferiti a Cagliari, dove ho vissuto fino alla età di 33 anni. Rientrata dall'esperienza Missionaria in Africa, non ritrovando più lavoro in Sardegna, ho fatto domanda di lavoro in varie parti d'Italia, poi ho trovato lavoro a Roma, dove tutt'ora risiedo.
2. Che libro consiglierebbe di leggere ad un adolescente?
Libri naturalistici, per conoscere le bellezze della natura, l'importanza della natura, nel rispettarla amarla e goderla, con tutte le sue meraviglie. Consiglierei anche "Il gabbiano Gionatan" (similare), perché esprime valori e tesori di libertà, di gioventù, nel cuore, con positivismo e solidarietà, solarità.
1. Ci parli un po' di Lei, della Sua vita. Da dove viene? Come e quando ha deciso di diventare scrittore?
Beh, in quarta di copertina c'è un sunto stringato ma preciso della mia vita e il libro stesso parla di un pezzo, forse il più pregnante, di essa. Non escludo tuttavia di passare a descrivere l'altra parte, quella più ampia, iniziata nel 1965 quando da bambino, al seguito dei miei genitori, sono emigrato in Marocco ove ho trascorso infanzia e adolescenza e mi sono fatto giovanotto per poi rientrare in Italia proprio per fare il soldato. La parte che mi vede in armi è già nota con questo libro, ma ad essa è succeduta quella del passaggio agli OO.II.SS. che mi hanno spedito a pascolare nei paesi del mondo arabo islamico dove, "in terram infidelium" ho provvidenzialmente incontrato alcuni, chiamiamoli così "maestri spirituali", in realtà preti in carne e tonaca che con il coraggio del miglior soldato, testimoniavano e continuano a testimoniare il Nazareno e che sono riusciti a recuperarmi a Lui, a Gesù, io che guardavo al Vangelo con sufficienza perché ero infatuato dal Bahagavad Gita. Un altro incontro (casuale?) ha marcato la parte ormai vissuta (mi si passi il gioco di parole) della mia vita... l'incontro con una donna, musulmana, che diventerà la mia compagna e con la quale, eros a parte, ho assunto che spiritualmente ci divide tutto ... eppure continuiamo da 7 anni a star bene assieme... paradigma di come si può realizzare un dialogo interreligioso: sancire con franchezza le profonde diversità e non rinunciarvi, ossia evitare di depauperare una fede a favore dell'altra per ricercare un sincretismo a tutti i costi.
1. Ci parli un po' di Lei, della Sua vita. Da dove viene? Come e quando ha deciso di diventare scrittore?
Sono nata a Catania e sono figlia di una pediatra di libera scelta, Giuseppina Spataro, mia madre, a cui ho dedicato il libro e tutti i miei successi professionali, e di un impiegato di banca, mio padre, ma di lui preferisco non proferire parola. Sin da bambina ho nutrito una grande passione per la lettura e la letteratura. La mia preparazione la devo soprattutto al mio professore di italiano delle scuole medie, Angelo Emanuele Intorre, che mi ha impartito un'ottima preparazione linguistica e trasmesso profondi contenuti etici e morali. A sedici anni leggevo Dostoevskij e frequentando il liceo linguistico, l'istituto Sant'Orsola di Catania, ho maturato una visione della letteratura più ampia, confrontando gli stili letterari europei. Ad oggi scrivo principalmente articoli di carattere medico scientifico, su siti di divulgazione medica mondiale, quali PubMed. Tuttavia necessitavo di divagare dal matematico mondo della scienza e per tale motivo, nel tempo libero, mi sono dilettata, e tutt'ora lo faccio, a scrivere romanzi.