Scrivere è ancora un esercizio di stile e una forma d’arte o una gara tra best-sellers per la conquista di un’effimera notorietà sancita soltanto dal numero di copie vendute? Storicamente esistono premi dedicati alla poesia come alla prosa, ve ne sono per autori di differenti fasce d'età , per particolari generi letterari o per tematiche affrontate; si hanno inoltre premi internazionali oppure incentrati sulla produzione letteraria di un solo paese. I più celebri a livello mondiale sono indubbiamente il Premio Pulitzer, dedicato maggiormente al giornalismo e il Premio Nobel per la Letteratura, che ha incoronato tra i grandi anche notissimi scrittori italiani, come Giosuè Carducci, Grazia Deledda, Luigi Pirandello, Salvatore Quasimodo, Eugenio Montale e Dario Fo. In Italia la prima esplosione di premi avvenne durante il regime fascista nel tentativo di rinnovare e "bonificare", seguendo le direttive di Benito Mussolini e Giuseppe Bottai, la cultura italiana. Durante il Ventennio fascista furono fondati due dei premi letterari più noti, il premio Bagutta e il premio Viareggio.
Nel dopoguerra fu istituito il premio Strega, 1947, al quale fece seguito, nel 1952, il premio Bancarella e nel 1962 il premio Campiello. Per gli esponenti del mondo dell’editoria, tutti questi premi rappresentano un appuntamento annuale importantissimo per discutere delle nuove tendenze, per confrontarsi, per esporre alle luci della ribalta scrittori emergenti su cui si è deciso di puntare, per ottenere,attraverso la premiazione del proprio autore, il giusto riconoscimento alla rispettiva casa editrice per il grande lavoro di costruzione, supporto promozione e diffusione che c’è dietro alla pubblicazione di un libro.
Più di un effimero nome in classifica, più della temporanea conquista della vetrina di una libreria, la vittoria di un premio letterario è la sublimazione della carriera di uno scrittore, l’assegnazione di uno spazio riservato per l’eternità nelle biblioteche di tutto il mondo, l’applauso della critica più spietata, quella degli intellettuali della letteratura. Un premio di livello internazionale conferisce prestigio e valore all’intera Nazione di appartenenza dello scrittore che lo riceve, sottolineandone la ricchezza del patrimonio artistico e culturale. La produzione letteraria nostrana, però, non ottiene un plauso oltre i propri confini da molto tempo ormai, eppure l’Italia ha da sempre rappresentato l’esempio più alto nel campo della letteratura, con capolavori immortali conosciuti ancora oggi in tutto il mondo, che ci fanno ben sperare per un futuro in cui le opere di altri italiani saranno degne di un Nobel per la Letteratura.