1. Ci parli un po' di Lei, della Sua vita. Da dove viene? Come e quando ha deciso di diventare scrittore? Vengo da Napoli, ma non sono il classico napoletano pizza e mandolino. Sono un "napoletano svizzero" (la mia cicogna era miope e, invece di portarmi a Losanna, mi consegnò a Napoli). Ho deciso di diventare scrittore nel 1975, sotto il servizio militare: fingevo di dattilografare importanti dispacci militari, e invece stavo scrivendo il mio primo racconto, "Nella stanza". Ma la consacrazione è avvenuta in seguito, quando ho avuto la fortuna e il privilegio di incontrare Michele Prisco e Italo Alighiero Chiusano, che mi hanno incoraggiato e confermato nel mio proposito. Soggetto come sono a sindrome bipolare, uso la narrativa anche come terapia contro la depressione. E funziona!