1. Ci parli un po' di Lei, della Sua vita. Da dove viene? Come e quando ha deciso di diventare scrittore? All'età di tre anni scrivevo con entrambe le mani, per dritto e specularmente, da sole o contemporaneamente. Ho sempre scelto quale mano usare e quale emisfero cerebrale applicare. 2. Nell’arco della giornata qual è il momento che dedica alla scrittura? La mia giornata non è un arco. La mia giornata è un baleno. Perciò scrivo senza tempi. 3. Il suo autore contemporaneo preferito? Chuck Palahniuk. 4. Perché è nata la sua opera? Per amore prima, per odio poi. Nel vedere qualcuno manipolare altri, per proprie esigenze narcisistiche, opportunistiche, egoistiche. Nel vedere tradire chi non lo ha meritato. Nel veder malizia, leggerezza, incoerenza, distacco, menefreghismo. È nato per sostituire il mio acting out con un meccanismo di difesa nobile, la sublimazione, che mi ha consentito di uccidere il sentimento, prima Rassognazione - quando la rassegnazione si confondeva con il sogno -, poi liberazione dalla più temibile delle mantidi religiose.