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BookSprint Edizioni Blog

Lunedì, 17 Luglio 2017 12:23

Intervista all'autore - Nazareno Brusati

1. Che cos’è per Lei scrivere, quali emozioni prova? Scrivere per me ha un solo significato: Vivere! Quando mi ritrovo a raccontare una storia, nel mentre che le parole e le frasi si compongono prima nella mia mente e poi su quel foglio bianco (cartaceo o elettronico) che ho di fronte a me, io mi sento un tutt'uno con la Vita. Nell'atto di scrivere, tutte le emozioni e le gioie che rendono la Vita Magica, e che della Vita sono l'Essenza Unica e Vera, attraverso il mio corpo vengono impresse nei miei testi, divenendo, in questo modo, pronti per essere trasmessi al mondo e dal mondo al cuore di ogni persona. Con la speranza che esse vengono accolte con la stessa gioia con cui io ho accolto loro.
Sabato, 15 Luglio 2017 12:17

Intervista all'autore - Filadelfo Cirrone

1. Ci parli un po' di Lei, della Sua vita. Da dove viene? Come e quando ha deciso di diventare scrittore? Anzitutto io non sono mai nato. Se è vero che nel nome c'è il destino di una persona, una etimologia corretta di Filadelfo (filos= amante; delfios= utero) lo conferma. Chi al posto di delfios mette delfos (= fratello), dimentica che la" i" è scomparsa per crasi, alterandone il significato. Cirros significa splendente. I cirri non c'entrano affatto, anzi portano in sostanza alla tortuosa conclusione che c'è qualcosa che possa occultare il sole. Io splendo di luce autonoma. Ho certamente un documento legale, che dice da dove vengo, ma è falso, ovvero è una finzione giuridica che mi consente di vivere in società. Questo mistero l'ho spiegato nel capitolo "Della faccia e del Panàpio" nel mio libro ESUMAZIONE. Io ereditai il documento da mio padre Atanasio Soglione, che nella vita sociale si faceva chiamare Filadelfo Cirrone, che ad un certo punto decise d'occultarsi, dopo avermi conferito la difficile missione di pubblicare il suo capolavoro, GLI ULTIMI PANàPI.
Sabato, 15 Luglio 2017 11:47

Intervista all'autore - Christian Scarda

1. Ci parli un po' di Lei, della Sua vita. Da dove viene? Come e quando ha deciso di diventare scrittore? Io sono un ragazzo di una piccola cittadina di Napoli che ha sempre scritto per conoscersi meglio e per capire cosa pensava degli altri. Sono diventato scrittore perché un giorno ho deciso di capire se le mie poesie potessero essere apprezzate o meno anche dagli altri, quindi un giorno sono andato alla ricerca di chi mi avrebbe voluto dare un'opportunità. 2. Nell’arco della giornata qual è il momento che dedica alla scrittura? Scrivo tutte le volte che ne sento l'esigenza e l'ispirazione.
Sabato, 15 Luglio 2017 11:40

Intervista all'autore - Raffaello Conca

1. Che cos’è per Lei scrivere, quali emozioni prova? Quando scrivo sono come rinchiuso in un mondo tutto mio, non vedo e non sento più nulla, provo emozioni incredibili, ritorno bambino ed osservo il mio aquilone volare lontano, verso quel mondo da sogno e che mi fa venire voglia di scrivere. 2. Quanto della sua vita reale è presente in questo libro? Direi che in queste mie poesie c'è parecchio della mia vita reale ed in più ci metto i sogni... 3. Riassuma in poche parole cosa ha significato per Lei scrivere quest’opera. È stato un bel traguardo in un momento della mia vita assai delicato.
Venerdì, 14 Luglio 2017 12:04

Liberato dal potere delle tenebre

Un diario che racconta la reale esperienza di possessione e la liberazione del protagonista. Francesco Davanti trascrive la sua testimonianza nel libro “Liberato dal potere delle tenebre – Diario di una liberazione”, pubblicato dalla casa editrice BookSprint e fruibile nella duplice veste del libro cartaceo e dell’e-book.
Venerdì, 14 Luglio 2017 12:00

Intervista all'autore - Francesco Davanti

1. Parliamo un po’ di Lei, dove è nato e cresciuto? Dal momento che il mio libro è stato scritto sotto pseudonimo preferisco non dare notizie esplicite relative al mio paese natio, che potrebbero aiutare a svelare la mia vera identità. 2. Che libro consiglierebbe di leggere ad un adolescente? Sicuramente "Siddartha", di Herman Hesse. Un vero capolavoro che può accompagnare una giovane coscienza a comprendere il senso della vita.
Giovedì, 13 Luglio 2017 11:59

Configurazioni dell'orizzonte

Luca Corrias ha scelto il canale della poesia per parlare di sé, dei ricordi delle emozioni che hanno caratterizzato la sua vita. “Configurazioni dell’orizzonte” è il libro d’esordio del giovane autore sardo. La silloge, pubblicata dalla casa editrice BookSprint Edizioni, è disponibile sia nella classica veste della brossura cartacea, sia nella moderna versione del libro elettronico.
Giovedì, 13 Luglio 2017 11:08

Intervista all'autore - Luca Corrias

1. Ci parli un po' di Lei, della Sua vita. Da dove viene? Come e quando ha deciso di diventare scrittore? Vengo da Sassari, una piccola città del nord Sardegna. Amo il tennis, che ho praticato per anni a livello agonistico, la letteratura, la musica, il teatro e il cinema. Ho composto musiche per alcuni spettacoli teatrali della compagnia Skenexodia e attualmente lavoro presso una società di rappresentanze. Ho iniziato a scrivere poesie dall'età di tredici anni e solo quest'anno, a venticinque, ho deciso seriamente di diventare scrittore pubblicando con la BookSprint. Sono stato aiutato in questa scelta dalla mia dottoressa, che un giorno mi chiese di leggerle alcune poesie, le piacquero molto e mi incoraggiò a mandare il mio manoscritto alla casa editrice. 2. Nell’arco della giornata qual è il momento che dedica alla scrittura? Io scrivo di notte, dopo aver cenato. La pace, il silenzio e la tranquillità della notte mi mettono in contatto con il giardino segreto della mia anima... è in questa fase che i miei versi prendono forma e riesco a far emergere la parte migliore di me attraverso la scrittura.   3. Il suo autore contemporaneo preferito? Michel Houellebecq; adoro la letteratura francese. In particolare la sua raccolta di poesie "Configurazioni dell'ultima riva" è stata per me fonte di ispirazione. 4. Perché è nata la sua opera? Sono molto timido e introverso. Ma attraverso la scrittura riesco a liberarmi da ogni complesso e a far capire a chi sta leggendo chi sono e cosa penso. La mia opera è nata dunque per una forte esigenza di comunicare. Comunicare agli altri pensieri, esperienze e stati d'animo che altrimenti mi sarebbe venuto difficile trasmettere. 5. Quanto ha influito nella sua formazione letteraria il contesto sociale nel quale vive o ha vissuto? Alle superiori sono stato vittima del bullismo. Ho saputo reagire a questo fenomeno grazie alla forza dello studio e della cultura. Ci sono stati diversi professori di lettere che mi sono stati vicino in quei momenti. Tutto il dolore che ho vissuto ho cercato di riversarlo nella letteratura. 6. Scrivere è una evasione dalla realtà o un modo per raccontare la realtà? Scrivere per me è evasione. La realtà spesso è troppo dura da mandare giù, perciò entra in gioco lo scrittore, per creare nuovi mondi , per mostrare le sue visioni, che sono di gran lunga più interessanti e stimolanti di ciò che succede nel mondo reale. 7. Quanto di lei c’è in ciò che ha scritto? C'è tutto me stesso. Ci ho messo il cuore in ogni poesia. Mi sono messo a nudo e questo processo e riscontrabile in molti versi come in quelli di "Oceano" e "Sono io". 8. C’è qualcuno che si è rilevato fondamentale per la stesura della sua opera? Mia madre, che ho perso appena ventenne. Quando era in vita ha saputo ispirarmi e darmi forza, e dopo la sua morte ho continuato a scrivere per lei e il mio amore nei suoi confronti si è rafforzato. 9. A chi ha fatto leggere per primo il romanzo? A mia nonna. Una persona per me fondamentale. 10. Secondo lei il futuro della scrittura è l’e-book? Purtroppo sì. Mi rendo conto che la tecnologia sta avanzando per semplificarci la vita, ma io sono all'antica e preferisco l'emozione di sfogliare le pagine di un libro e sentire il profumo della carta stampata. 11. Cosa ne pensa della nuova frontiera rappresentata dall’audiolibro? Penso che per i non vedenti sia un ottimo mezzo e in questi casi lo approvo, ma per il resto penso che potrebbe impigrire chi può leggere direttamente dai libri.       
Giovedì, 13 Luglio 2017 10:42

Intervista all'autore - Daniele Tarquini

1. Ci parli un po' di Lei, della Sua vita. Da dove viene? Come e quando ha deciso di diventare scrittore? Sono nato a Roma attualmente vivo in Abruzzo. I miei decisero di tornare qui molti anni fa. Amo la lettura e lo scrivere mi è venuto spontaneo. Ero già autore di canzoni. I libri potrebbero essere delle lunghe canzoni. 2. Nell’arco della giornata qual è il momento che dedica alla scrittura? Indifferente. Per me scrivere deve essere naturale. 3. Il suo autore contemporaneo preferito? Margaret Mazzantini in Italia. Carlos Ruiz Zafon internazionali. Due pianeti da aggiungere alla galassia.
Mercoledì, 12 Luglio 2017 14:29

Intervista all'autore - Cesare Marchetti

1. Ci parli un po' di Lei, della Sua vita. Da dove viene? Come e quando ha deciso di diventare scrittore? Io sono un Ingegnere Chimico. Ho esercitato la mia professione per 40 anni lavorando in molte società d'ingegneria, ma fin dalla giovinezza ho sempre avuto la passione per la letteratura e la musica. Quando sono andato in pensione 15 anni fa, ho cominciato a scrivere, perché sentivo che avevo qualcosa da dire e forse da dare. Ho iniziato con un romanzo storico, che descrive il mondo del lavoro nelle cave di marmo nell'Ottocento, cosa che è potuto fare essendo nato a Carrara, città del marmo. Poi ho continuato con due raccolte di novelle e un romanzo autobiografico, che descrive il lavoro nelle industrie chimiche in Italia e all'estero. Ho ottenuto dei premi letterari e molte segnalazioni di merito nei concorsi.

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