Sin dalla prima pagina, il lettore rimarrà molto incuriosito dalla vicenda di Antonio riuscendo ad appassionarlo grazie ad uno stile fresco e moderno, capace di attirare l’attenzione e mantenere viva la sua curiosità. Inoltre, il testo va a toccare numerosi temi come l’insorgere di malattie e il modo in cui vengono affrontate, il conflitto generazionale tra genitori e figli, ma anche il divario tra Nord e Sud. Argomenti che si intrecciano alla storia dei vari personaggi e che lasceranno, oltre all’intrattenimento, anche un momento per la riflessione.
Nato a Castelmauro (CB) ma vissuto nel Comune di Laurino, nel 1963 Antonio Larivera si trasferisce in Piemonte per necessità di lavoro, luogo in cui rimarrà per circa trent’anni. Raggiunta l’età pensionabile, insieme al figlio ha preso in gestione un circolo a Borgaro (TO). Pur non avendo tanto tempo libero, ama leggere e scrivere. Di recente ha scritto un libro intitolato: “Storia Di Una Vita Qualsiasi” che rispecchia la sua vita e quella di tanti altri nati durante la guerra. L’autore vanta la pubblicazione di altre opere: “Beatrice Nikita, due storie quasi parallele” le cuui protagoniste sono una gallinella e una gattina, e “Amori a lieto fine”, tre storie traballanti che si concludono in modo positivo. In ultimo, vi è un un giallo ambientato a Grugliasco (TO), “Servizio Pubblico sulla strada”, opera che racconta la vita di alcune prostitute, ragazze, che svolgono un lavoro sulle strade, criticato da tanti e utilizzato da molti.