Il romanzo raccoglie la storia di alcune prostitute, che raccontano la loro esperienza di vita. Sono donne che praticano questo mestiere per scelta (attirate spesso dal guadagno facile), o per costrizione (indotte dall’ignoranza e dalla miseria). Si delinea inoltre una storia della prostituzione nel nostro Paese, prendendo in considerazione in particolar modo i cambiamenti causati dalla legge Merlin che portò alla chiusura delle case chiuse e di conseguenza al trasloco di molte lucciole nelle strade.
Tutto il libro esprime un parere negativo nei confronti della Legge Merlin e della chiusura delle case chiuse, auspicandone una riapertura non per incoraggiare la prostituzione, ma per renderla più controllata ed evitare che le donne si riversino sulla strada.
Antonio Larivera, nato a Castelmauro durante gli ultimi anni della guerra, si è poi trasferito per lavoro in Piemonte dove ha lavorato per trent’anni in una ditta telefonica. Oggi è in pensione e insieme con il figlio gestisce un circolo di tennis. Ha scritto nel 2013 “Storia di una vita qualsiasi”.