Il merito principale di quest’opera è quello di saper coniugare alla narrazione degli eventi personali, la denuncia della deriva selvaggia e turbo capitalista che ha investito il mondo bancario dagli anni Novanta in poi. Il velo che copriva un presunto edulcorato mondo impiegatizio viene tolto, mettendo a nudo ipocrisie, invidie e carrierismo che mettono a dura prova chi è cresciuto negli anni e professionalmente con un’etica diversa dal perseguimento del puro profitto. Una lettura che saprà porre interrogativi attuali e suggerire risposte, perché date da chi in quel mondo ha vissuto, vi ha creduto e ne ha visto crollare le basi morali.
Nata nel 1963 in un piccolo paesino montano, Aletheia Kourdakis lavora come impiegata nell’ufficio di una banca, ma fin dall’infanzia mostra un vivo interesse per la lettura e la scrittura. Di salute cagionevole, ha alle spalle una famiglia amorevole ma modesta che non può permetterle una laurea in Lettere a lei più congeniale, così si è fatta forza pensando: “Se non segui i tuoi sogni, vivi solo a metà”. Ha accettato i cambiamenti, ha perseguito i propri ideali senza mollare mai.