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BookSprint Edizioni Blog

05 Gen
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Intervista all'autore - Alberto Quagliato

1. Che cos’è per Lei scrivere, quali emozioni prova?
Adoro scrivere. Mi piace perdermi nella mia mente e immedesimarmi nelle scene che descrivo riempiendole di dettagli e sensazioni per renderle più chiare al lettore e fargli provare le stesse emozioni che provo io mentre scrivo.

La difficoltà sta proprio nel riuscire a trasferire al lettore le proprie sensazioni ed il proprio messaggio. Un po’ quello che fa il pittore mentre dipinge il proprio quadro. E' proprio emozionante scrivere e mi permette di tirare fuori il meglio di me. Poi giorno per giorno vedi il tuo lavoro prendere forma e questo ti da una grande soddisfazione perché alla fine rileggendo trovi espresso molto del tuo essere. E' un lavoro molto creativo che mi aiuta a rilassarmi dalla mia attività di imprenditore e mi permette di regalare un po’ di positività.

 

2. Quanto della sua vita reale è presente in questo libro?
Non c'è molto della mia vita reale nel libro, ma essendone lo scrittore viene fuori sicuramente la mia personalità, e trapelano le mie emozioni e i miei pensieri perché fanno parte di me.

Dal libro emerge un interessante ritratto dell’Egitto e delle sue due anime contrastanti: una più moderna e corrotta che porta il segno del passaggio invasivo della civiltà occidentale, dove la sete di denaro sembra annullare millenni di storia eterna, l’altra quella fondata sui valori autentici della civiltà egizia. Dalla narrazione trapela il mio forte interesse personale per l’antica storia egiziana e cerco di trasmettere il mio sapere facendo rivivere al lettore visivamente gli ambienti rappresentati

 


3. Riassuma in poche parole cosa ha significato per Lei scrivere quest’opera.
Una grande emozione e una sfida con me stesso. Dopo aver conosciuto la civiltà Egizia durante un viaggio al Cairo, mi sono appassionato di egittologia, visitando tutti i siti archeologici e i principali musei del mondo. Essendo anche un critico e avido lettore di romanzi, ho deciso di esordire con il mio primo libro miscelando accuratamente avventura, passione e amore in una storia attraverso le difficoltà del presente ed i segreti del passato. Ho cercato di presentare il romanzo in uno stile semplice, scorrevole e incalzante, rendendolo grondante di sfide inverosimili che tengono il lettore con il fiato sospeso di pagina in pagina ravvivando la sua curiosità.


 

4. La scelta del titolo è stata semplice o ha combattuto con se stesso per deciderlo tra varie alternative?
La scelta del titolo è stata immediata perché tutto ruota attorno alla Chiave della Vita. E' l'oggetto del desiderio del protagonista.


 

5. In un’ipotetica isola deserta, quale libro vorrebbe con sé? O quale scrittore? Perché?
In un'isola deserta vorrei avere un libro di Wilbur Smith, lo scrittore che più adoro per la sua ricchezza di espressione e la sua bravura descrittiva.

Ho letto tutti i suoi romanzi e credo sia stato suo il merito di farmi mettere alla prova come scrittore.

 

6. Ebook o cartaceo?
Nell'era digitale, dove siamo presi tra smartphone, tablet, PC era inevitabile si passasse all'ebook e lo trovo molto comodo soprattutto quando si deve viaggiare perchè si può avere con se un illimitato numero di libri con poco peso. Certo è comunque che leggere sulla carta stampata conserva sempre un suo grande fascino.


 

7. Quando e perché ha deciso di intraprendere la carriera di scrittore?
Non c'è stato un motivo preciso, mi è piaciuto solo trasferire su carta molte delle emozioni che provavo dentro. Ho voluto mettermi alla prova quasi per gioco e mi sono accorto che era molto emozionante e piacevole e così da poche pagine alla fine la penna non riusciva a star dietro alla mente e ne è uscito il libro.


 

8. Come nasce l’idea di questo libro? Ci racconterebbe un aneddoto legato alla scrittura di questo romanzo?
Circa dieci anni fa avevo scritto la prima parte del libro in maniera molto approssimativa e poi l'avevo riposto nel cassetto dei desideri. Poi all'inizio del 2017 l'ho ripreso in mano e mi è piaciuto molto rileggerlo. Così ho corretto tutta la prima parte e l'ho completato di getto in pochi mesi, durante l'estate.

L'idea era di trasmettere le sensazioni forti che si provano vivendo un grande amore.

 

9. Cosa si prova a vedere il proprio lavoro prendere corpo e diventare un libro?
Una grande emozione e la soddisfazione di trasformare un sogno in realtà. La cosa piacevole è che non è un'emozione unica, ma cresce lentamente giorno per giorno fino al giorno in cui hai il tuo libro tra le mani.


 

10. Chi è stata la prima persona che ha letto il suo libro?
La mia donna.


 

11. Cosa ne pensa della nuova frontiera rappresentata dall’audiolibro?
Un nuovo modo per diffondere la lettura dei libri che sicuramente avrà grande successo.


 

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Lunedì, 08 Gennaio 2018 | di @BookSprint Edizioni

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