Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella cookie policy. Se vuoi saperne di più o negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie, consulta la cookie policy.Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all’uso dei cookie.

BookSprint Edizioni Blog

Che cos’è per Lei scrivere, quali emozioni prova? Scrivere per me rappresenta lo strumento perfetto per dare vita a ciò che si ha dentro, di cui a volte se ne ignora persino l'esistenza, pensieri, paure, e immagini. L'emozioni che si possono provare sono innumerevoli, ma non posso esimermi dal non descrivere il senso di libertà, di leggerezza, di ottimismo che si realizza attraverso l'emozionante pensiero di aver offerto in qualche modo il proprio contributo.
Giovedì, 02 Dicembre 2021 17:00

Intervista all'autore - Rosa Montone -

Parliamo un po’ di Lei, dove è nata e cresciuta? Sono nata a Castrovillari, una cittadina della penisola nella penisola, la Calabria. Lì ho vissuto fino ai miei 18 anni. Poi gli studi universitari mi hanno portato a Roma. Ma dalla mia terra natia, dalla quale ormai vivo lontana da molti più anni di quelli in cui vi ho vissuto, non ho mai strappato le radici.
Giovedì, 02 Dicembre 2021 16:50

Intervista all'autore - Anna Giacobone -

Che cos’è per Lei scrivere, quali emozioni prova? Per me scrivere significa immergermi in un'altra realtà, vivere un momento solo mio. Quando scrivo mi rilassa e mi sento gratificata quando riesco ad esprimere ciò che provo e vorrei fosse letto!   Quanto della sua vita reale è presente in questo libro? Il mio libro è presente in modo quotidiano nella mia realtà poiché mi interfaccio continuamente con gli adolescenti su tematiche legate all'educazione civica.
Giovedì, 02 Dicembre 2021 12:07

Intervista all'autore - Paolo Basco -

Ci parli un po' di Lei, della Sua vita. Da dove viene? Come e quando ha deciso di diventare scrittore? In genere si risponde col declinare nome e professione. Per me non è così semplice. Questo perché siamo tutti consapevoli dei nostri dati anagrafici e di cosa ci occupiamo nella vita ma siamo questo? Un insieme di dati scritti in un registro deposto sullo scaffale di un ufficio? Penso di no. Quindi, chi è Paolo Basco non l'ho ancora conosciuto e pertanto posso dire che sono ancora in ricerca. Penso di essere una particella di energia in questo immenso universo. Quello che ho vissuto nella mia attuale esistenza, è stato una serie di esperienze tenute insieme da un filo conduttore con un senso preciso, forse quello di fare crescere in me l'amore per la vita in tutte le sue espressioni. Immagino che la voglia di scrivere sia nata proprio per dare una testimonianza di questa ricerca di cui credo, sono solo all'inizio.   Nell’arco della giornata qual è il momento che dedica alla scrittura? Sicuramente la sera, molto tardi, mentre ascolto musica. Ho l'impressione che nel silenzio dei pensieri della giornata la musica apra uno spazio nella mente inconscia e forse, mi arrivano idee e pensieri nuovi che non appartengono alla sola mia persona ma a tante altre che condividono con me gli stessi valori e, sicuramente sono sintonizzate sulla mia stessa frequenza. Siamo tutti interconnessi, in “entangled”, (intrecciati) nella rete della vita.   Il suo autore contemporaneo preferito? I miei autori sono Antony De Mello, Richard Bandler, Roberto Assaggioli, Milton Erickson, Paulo Coelho, Krishnamurti, James Redfiel, Herman Hesse, ed altri per non citarli tutti. Io credo che siano tutti contemporanei perché chi lascia una testimonianza scritta della sua opera rimane vivo per sempre, ed è quindi contemporaneo a chi la condivide.   Perché è nata la sua opera? L'ho già detto in qualche modo. Per lasciare una testimonianza di me, di quanto credo, io abbia imparato dalle mie esperienze di vita a contatto con la sofferenza, la violenza e la paura che ho visto negli occhi e nelle azioni di chi è stato chiuso dentro una prigione e nel mio lavoro, ho cercato di dare un senso alla perdita del bene più prezioso per un essere umano che, credo sia la libertà più della vita stessa. Il senso doveva essere anche quello di ritrovare una speranza: che una condanna non poteva essere solo punizione per il male commesso, ma per offrire un'occasione di riscatto ed essere anche un'opportunità per comprendere chi siamo, da dove veniamo e dove andiamo e forse, la strada giusta poteva essere imbroccata proprio mentre si aprivano le porte di una cella.   Quanto ha influito nella sua formazione letteraria il contesto sociale nel quale vive o ha vissuto? Penso sia stato fondamentale. Ho vissuto i miei primi vent'anni nella terra dei fuochi, in un piccolo paese che ha vissuto il degrado umano e sociale per la presenza criminale di gente senza scrupoli. Ho lavorato poi per quarantatré anni nelle carceri, e ho cercato di capire l'animo umano, i suoi bisogni, le sue paure e l'origine della trasgressione e della violenza. Mi sono impegnato in prima persona, rischiando anche personalmente, mettendomi in gioco quando ho scommesso che ogni uomo ha dentro di sé una scintilla divina che si esprime con il bisogno di dare e ricevere umanità. Quando ho dato la possibilità agli altri di avere una speranza l'ho data anche a me stesso e alla comunità libera, la quale non è certamente senza colpe. Nessuno nasce con il marchio di criminale.   Scrivere è una evasione dalla realtà o un modo per raccontare la realtà? Scrivere è un modo per diffondere speranza nella bellezza della vita e per esaltare l'umanità e il bene che tutti abbiamo senza che ce ne accorgiamo. Scrivere è il modo per rimanere fedele ai propri valori, per far risuonare dentro noi stessi parole come amore, rispetto, gentilezza, speranza, fiducia.   Quanto di lei c’è in ciò che ha scritto? Nel mio scritto ci sono io anima e corpo al 100% per 100%. Non scrivo ciò che non sento e non sono. Quello che ho vissuto in termini di dolore, amore, sacrificio, speranza sono esattamente la summa della mia vita vissuta.   C’è qualcuno che si è rivelato fondamentale per la stesura della sua opera? Ho incontrato tanti maestri, e ognuno mi ha arricchito in qualche modo. Ho ricevuto insegnamenti di vita che mi hanno aiutato a mantenermi a galla anche quando navigavo in acque tumultuose. Farei torto a molti citandone solo alcuni. Tanti sono stati miei maestri a loro insaputa che non ho mai conosciuto se non dai loro scritti. Alcuni sono già tra le stelle come Amedeo Maffei, filosofo, psicologo e uomo di uno spessore umano non comune al quale un giorno gli confidai la mia intenzione di scrivere un libro e lui mi rispose: Why not? Perché no, e come non citare il mio padre spirituale Don Dino Liberatori, cappellano del carcere di Arezzo, mia guida su questa terra le cui parole sono state di enorme conforto per chi scontava la sua pena. Son sicuro, che anche lui mi guarda dalle stelle.   A chi ha fatto leggere per primo il romanzo? Il mio lavoro non è un romanzo ma un saggio e lo ha letto la mia compagna Benedetta che gli ha dato una prima importante ripulita dai miei tanti errori di distrazione perché quando scrivo il mio pensiero e più veloce della mia mano. Questo perché una volta concluso il lavoro di scrittura, nato con passione ed emozione, a rileggerlo con la freddezza e la logica del controllo lo rifarei daccapo, ritenendolo troppo discorsivo e poco letterario se non addirittura, sgrammaticato.   Secondo lei il futuro della scrittura è l’ebook? Penso sia di più l'audiolibro, comunque l'ebook può essere un'alternativa al cartaceo solo per una generazione giovanile.   Cosa ne pensa della nuova frontiera rappresentata dall’audiolibro? Credo avrà un ottimo futuro se letto bene. Si fa meno fatica ed è più comodo perché non impegna molto mentre ti occupi di altre cose specialmente se noiose.    
Mercoledì, 01 Dicembre 2021 16:55

Intervista all'autore - Enza Scalisi -

Ci parli un po' di Lei, della Sua vita. Da dove viene? Come e quando ha deciso di diventare scrittrice? Non credo che la mia vita possa essere interessante. Né mi considero una scrittrice professionista. Mi piace scrivere, un evento, uno spettacolo, un libro, tutto ciò che suscita una riflessione, un pensiero preverbale, diventa pensiero compiuto quando "indossa la parola."   Nell’arco della giornata qual è il momento che dedica alla scrittura? Non c'è un momento programmato. Ho bisogno di una suggestione.
Mercoledì, 01 Dicembre 2021 15:26

Intervista all'autore - Davide Farinella -

Parliamo un po’ di Lei, dove è nato e cresciuto? Sono nato e cresciuto a Ferrara, nel quartiere Krasnodar. Finito il liceo mi sono trasferito a Roma per studiare regia cinematografica. Finita l'accademia sono rimasto a Roma in cerca di qualcosa.   Che libro consiglierebbe di leggere ad un adolescente? "Crash" di James Graham Ballard e "La metamorfosi" di Franz Kafka.
Mercoledì, 01 Dicembre 2021 15:13

Intervista all'autore - Paolo Chionio -

Ci parli un po' di Lei, della Sua vita. Da dove viene? Come e quando ha deciso di diventare scrittore? Sono nato a Siena in una vecchia e bellissima casa subito fuori le mura. Negli anni cinquanta ho studiato poco e male a Torino presso i miei Zii paterni. Ho incominciato a scrivere in giovane età per mio esclusivo diletto stimolato dalle letture fatte (Hemingway, Melville, Thomas Mann Italo Calvino ecc.) Come lavori ho fatto di tutto: pittore decoratore di oggetti, distributore di libri, antiquario, E da ultimo guardano notturno in una scuderia (forse il lavoro più bello della mia vita.) Quando ormai anziano sono arrivato a Pari in Maremma ho avuto in dono il primo computer. Affascinato dalla facilità con cui si può scrivere con quello strumento ho ripreso e riscritto modificando e ampliando tutto quello che avevo scritto prima e ho continuato a scrivere storie, racconti e romanzi fino ad oggi. Pubblicato pochissimo perché pubblicare costa troppo per le mie tasche.
Mercoledì, 01 Dicembre 2021 11:57

Intervista all'autore - Corrado Liberi -

Ci parli un po' di Lei, della Sua vita. Da dove viene? Come e quando ha deciso di diventare scrittore? Vengo da lontano, dallo scorso millennio. Ho visto tante cose e vissute molte esperienze. Non c'è stato un momento, un episodio che abbia suscitato in me il desiderio di impegnarmi nella scrittura. Ho scritto e scrivo, per professione e per diletto, di politica, di economia e di finanza. Ho iniziato a raccontare per dare un taglio alle mie attività professionali.
Mercoledì, 01 Dicembre 2021 11:36

Intervista all'autore - Marco Sazio -

Parliamo un po’ di Lei, dove è nato e cresciuto? Sono nato a S. Cesario di Lecce e cresciuto a Melendugno, un piccolo paese in provincia di Lecce.   Che libro consiglierebbe di leggere ad un adolescente? Ogni libro sano di filosofia.
Mercoledì, 01 Dicembre 2021 11:11

Intervista all'autore - Sergio Maffeis -

Che cos’è per Lei scrivere, quali emozioni prova? Un’esigenza culturale che esprime gioia e stimola il confronto.   Quanto della sua vita reale è presente in questo libro? Se eccettua la fede non c’è nulla che m’appartiene.   Riassuma in poche parole cosa ha significato per Lei scrivere quest’opera. Ho trovato le radici del Cristianesimo che professo con convinzione.   La scelta del titolo è stata semplice o ha combattuto con sé stesso per deciderlo tra varie alternative? È stato abbastanza semplice.   In un’ipotetica isola deserta, quale libro vorrebbe con sé? O quale scrittore? Perché? “La forza della regione” di Oriana Fallaci perché è stata una donna affascinante e una formidabile scrittrice, amabile e pura.   Ebook o cartaceo? il libro cartaceo mi convince di più.   Quando e perché ha deciso di intraprendere la carriera di scrittore? Non è stata una decisione voluta ma piuttosto un’esplosione culturale.   Come nasce l’idea di questo libro? Ci racconterebbe un aneddoto legato alla scrittura di questo romanzo? La conoscenza della teologia mi ha indotto a risalire all’origine del Cristianesimo e ho trovato nell’Ebraismo la fonte della fede in Yahweh.   Cosa si prova a vedere il proprio lavoro prendere corpo e diventare un libro? Dolcezza, tuttavia, essa non e mai sufficiente e appagante   Chi è stata la prima persona che ha letto il suo libro? Mio figlio Andrea.   Cosa ne pensa della nuova frontiera rappresentata dall’audiolibro? È un’idea forte di comunicazione che ha bisogno tuttavia di essere compresa e quindi di espandersi nel contesto socio/ culturale.    

Questo blog non rappresenta una testata giornalistica in quanto viene aggiornato senza alcuna periodicità.
Non può pertanto considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n. 62 del 7.03.2001

I contenuti e i pareri espressi negli articoli sono da considerarsi opinioni personali degli autori che
non possono impegnare pertanto l’editore, mai e in alcun modo.

Le immagini a corredo degli articoli di questo blog sono riprese dall’archivio Fotolia.

 

BookSprint Edizioni © 2023 - Tel.: 0828 951799 - Fax: 0828 1896613 - P.Iva: 03533180653

La BookSprint Edizioni è associata alla AIE (Associazione Italiana Editori)