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14 Apr
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Intervista all'autore - Dino Simonelli -

Parliamo un po’ di Lei, dove è nato e cresciuto?
Nato e cresciuto a Napoli. Quello che si direbbe un napoletano verace, ma io preferisco dire napoletano nel pensiero e nello spirito.
 
Che libro consiglierebbe di leggere ad un adolescente?
Un libro che porti ad amare i valori autentici, quelli eterni ed immutabili.
In questo senso credo che potrebbe andar bene "Il signore degli anelli".
 
Cosa pensa della progressiva perdita del libro cartaceo a favore dell’ eBook?
Non mi piace. Sono un tradizionalista, amo le cose che hanno un loro sapore.
Avere un libro tra le mani, sfogliarne le pagine, tenerlo accanto come un amico...
No, queste sensazioni un eBook non potrà mai donartele.
 
La scrittura è un colpo di fulmine o un amore ponderato?
Un autentico colpo di fulmine. Un amore improvviso che è andato via via consolidandosi.
 
Cosa l’ha spinta a scrivere questo libro?
Questo, e quelli precedenti, nascono dal desiderio, o forse dal bisogno, di fissare sulla carta, quindi sempre e soprattutto a me stesso visibili, i ricordi e i sentimenti e le emozioni ad essi legati.
Forse, però, a spingermi è stato anche il fatto che amo la lettura, ma non mi piace niente o molto poco di quello che trovo attualmente in giro. Insomma: una soluzione fai da te.
 
Quale messaggio vuole inviare al lettore?
Per carità, non intendo inviare alcun messaggio. La mia presunzione non arriva a tanto. Intendo piuttosto rivolgere l'invito a non prendersi mai troppo sul serio. La vita è già di per sé una cosa fin troppo seria, proviamo allora ad aiutarci con un pizzico di leggerezza.
 
La scrittura era un sogno nel cassetto già da piccolo o ne ha preso coscienza pian piano nel corso della sua vita?
No, come ho già detto, è una cosa nata per caso e di cui min sono innamorato immediatamente.
 
C’è un episodio legato alla nascita o alla scrittura del libro che ricorda con piacere?
Niente di particolare, ma c'è dentro molto di me e della mia vita di ogni giorno.
 
Ha mai pensato, durante la stesura del libro, di non portarlo a termine?
No, anche se avvilito nel dover constatare che anche nel mondo dell'editoria vigono strane regole e si agisce secondo altrettanto strani meccanismi, ho pensato che l'importante era scriverlo. Poi... chissà.
 
Il suo autore del passato preferito?
Amo un autore colpevolmente mai ricordato: Carlo Aianello. I suoi "L'Alfiere" e "L'eredità della priora" sono i libri più belli che abbia letto.
 
Cosa ne pensa della nuova frontiera rappresentata dall’audiolibro?
Amo il libro tradizionale, l'ho detto. Forse l'audiolibro, però, potrebbe aiutare a prendere sonno.

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