Ci parli un po' di Lei, della Sua vita. Da dove viene? Come e quando ha deciso di diventare scrittore? Innanzitutto ci tengo a sottolineare l'imbarazzo nel rispondere a queste domande, equivalgono ad un piccolo "momento di celebrità", dal momento che saranno esposte e visibili a più lettori, dedicato ad una persona come tante altre con una semplice passione per l'arte, che in me ha preso vita fin da giovanissimo e s'è ramificata nel campo della scrittura. Vengo da una famiglia bolognese semplice, una delle tante nella quale v'erano screzi, imperfezioni, contrasti, problemi, ma anche tanta solidarietà e amore. Mio padre era un ferroviere, amante anch'egli della letteratura, con affetto e premura conservo ogni libro e fumetto che egli collezionò negli anni. In buona parte devo a lui l'attaccamento al fantasy, a dieci anni ho avuto la possibilità di leggere e scoprire autori come Terry Brooks, Harry Turtledove, David Gemmell e Wilbur Smith, per citarne alcuni. Mio fratello maggiore invece era, ed è tutt'ora, un appassionato di musica. Ricordo ancora col sorriso, ad oggi, le notti insonni nella cameretta condivisa, quando fino alla mezzanotte strimpellava la chitarra ed io tentavo inutilmente di coprire le orecchie per far cessare la tortura. Non si può certo negare, comunque, che anch'egli coltivasse una buona passione per il fantasy. Quando eravamo piccoli i computer e le prime consolle stavano già prendendo piede, ma il top della tecnologia a nostra disposizione equivaleva ad una commodore64, con il famoso giochino del serpente, ad un walkman, e, più avanti nel tempo, ad un lettore VHS. Potrei dire che la maggior parte del divertimento e della fantasia prendeva vita però con tutt'altro, con i giochi di ruolo, quelli in vecchio stile, carta, penna e dadi. Mio fratello era il mio dungeon master, un buon cantastorie moderno, ed io ero completamente stregato dalle avventure che narrava e che si vivevano in prima persona con l'immaginazione ed una buona trama di fondo. Credo sia stato proprio in quegli anni che la mia passione per la scrittura abbia preso vita, in quanto iniziai a creare nuovi scenari con i quali giocare con i miei coetanei. Da quel momento in avanti iniziai a buttare inchiostro su carta in ogni momento libero, scoprendo quanto il potere della scrittura mi donasse serenità e svago.