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BookSprint Edizioni Blog

13 Apr
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Intervista all'autore - Noemi Panarisi -

Parliamo un po’ di Lei, dove è nata e cresciuta?
Sono nata ad Agrigento, una piccola città nota come "Città dei Templi", per la sua distesa di campi dorici dell'antica città greca. Non posso dire di essere cresciuta in un solo ambiente, con le stesse abitudini e gli stessi visi attorno, e ciò mi ha aiutato tanto a capire com'è fatto realmente l'universo.
Sono cresciuta senza l'affetto di un padre e in un contesto familiare abbastanza difficile e duro, dove ogni cosa che mi si parava davanti era un ostacolo da superare.
Per questioni familiari mi sono dovuta spostare tre volte in due luoghi differenti, cambiando conoscenti e, purtroppo, anche amici. Nonostante tutto sono andata avanti e adesso vivo con la consapevolezza che tutti i ricordi brutti che non possono essere dimenticati alla fine mi hanno insegnato a crescere.
 
Che libro consiglierebbe di leggere ad un adolescente?
In realtà avrei una vasta tipologia di libri da consigliare ad un adolescente, ma se dovrei sceglierne uno in particolare direi il romanzo "Va dove ti porta il cuore" di Susanna Tamaro.
Il romanzo è una storia sulla vita e sulla morte, su una donna che, avvicinandosi alla conclusione dei suoi giorni, decide di confidarsi con la giovane nipote, rivelandole delle verità non gradevoli.
L'obbiettivo della donna è quello di lasciare impresso alla ragazza un insegnamento ben preciso, ovvero quello di seguire il proprio cuore senza avere paura della strada che ci farà percorrere.
Spesso si da ascolto alla ragione, ma ciò che abbiamo dentro il cuore è più forte e, indubbiamente, ci fa stare bene.
Abbiamo due possibilità nella vita: seguire la strada che percorrono tutti gli altri per non sentirci isolati oppure seguire la strada che ci indica il nostro cuore. Io ho sempre seguito il cuore.
 
Cosa pensa della progressiva perdita del libro cartaceo a favore dell’ eBook?
Possono sembrare due cose simili ma in realtà possiedono delle peculiarità che, se pur considerate banali, rappresentano un elemento di distinzione. Una di queste è l'odore.
Io amo l'odore dei libri! La prima cosa che faccio quando ne acquisto uno è aprirlo e annusare le sue pagine. Il loro profumo è capace di catapultarmi dentro dei ricordi stupendi della mia vita. Mi fanno ricordare la naturalezza delle cose e i giorni di pioggia quando me ne stavo in camera a leggere.
All'eBook manca questa caratteristica, ma tralasciando questo esso permette molto altro, come modificare le dimensioni del testo e trovare il significato di un termine con il dizionario integrato.
Un ebook può letteralmente migliorare la vita delle persone, in particolare quelle affette di alcune infermità, come la dislessia e la cecità. Ad esempio un non vedente può usufruire dello strumento di sintesi vocale per accedere ai contenuti testuali. L'ebook risulta quindi più pratico, non occupa spazio e, soprattutto, si adatta facilmente alle esigenze degli esseri umani.
 
La scrittura è un colpo di fulmine o un amore ponderato?
Ho sempre amato la scrittura! A scuola ho studiato e studio tutt'ora moltissimi autori e letterali. Mi meraviglio del loro modo di scrivere e di interpretare idee e concetti anche con una sola frase. Sui social mi piace leggere molte frasi di autori differenti tra loro e tali frasi sono in grado di aprire dentro di me un mondo tutto a parte da esplorare. La scrittura è stata da sempre capace di farmi emozionare e quando sono triste e qualcosa mi è andato storto, la scrittura è come un'amica che mi tende la mano e mi trascina nei posti più impensabili e belli del mondo e riesce a strapparmi un sorriso. Per questo io amo la scrittura, perché mi fa sorridere e piangere allo stesso momento, e mi consente di tirare fuori ciò che non riuscirei a dire a parole.
 
Cosa l’ha spinta a scrivere questo libro?
Avevo appena terminato di leggere un romanzo. La conclusione con cui si è svolto il racconto mi ha scossa. Non so, forse perché il finale era stato troppo tragico o che, semplicemente, non mi aspettavo.
Cominciò così a riflettere e mentre mi trovavo sotto la doccia con l'acqua che mi scivolava sulla pelle, mi sono chiesta: "Perché non scrivere un romanzo dove io posso prendere il controllo fra le mani e decidere così la conclusione?". Da quell'istante mi sono munita di carta e penna e ho cominciato a buttare giù qualche frase e più scrivevo più si apriva nella mia mente un varco di immaginazione e fantasia che mi portava ad ampliare sempre di più il mio racconto. In verità, all'inizio, non pensavo di rendere ciò che stavo creando un'opera pubblica. L'avrei fatto leggere alla mia famiglia, massimo agli amici, ma più continuavo e più vedevo i miei personaggi prendere vita, mi sono chiesta "Perché non dare una possibilità al mio lavoro e ricompensare i miei sforzi?".
 
Quale messaggio vuole inviare al lettore?
Molte volte quando si ha troppa paura di qualcosa, si preferisce evitarla e nascondersi da essa forse perché siamo convinti di non farcela, di crollare al primo intralcio. Ci facciamo sottomettere dalla paura come se niente fosse e anche se tiriamo un sospiro di sollievo per aver scansato il pericolo, non ci accorgiamo di aver appena perso. La paura si deve combattere! Non sarà facile, è vero, ma chi più di noi stessi può farcela? Il coraggio è l'unica arma per affrontare la paura e se sorridiamo in faccia alle nostre paure, quest'ultime si dissolveranno come una nuvola di fumo. È questo che voglio insegnare con il mio romanzo, di provare a fronteggiare quello che più ci inqueta, perché molte volte la paura può ucciderci.
 
La scrittura era un sogno nel cassetto già da piccola o ne ha preso coscienza pian piano nel corso della sua vita?
La scrittura mi è sempre piaciuta, ma dalla mia mente non era mai sorta l'idea di provare a scrivere qualcosa. Poi la vita mi ha sorpreso! Ho iniziato a scrivere alcune poesie, dei piccoli racconti e delle frasi che mi venivano in mente dal nulla, e quando mi sentivo triste e sola avevo l'impulso di prendere carta e penna e scrivere tutto ciò che mi passava per la testa. La scrittura è il mio elemento di sfogo, il mio punto di riferimento. Il mio sogno per la scrittura è come un puzzle di infiniti pezzi che si sono incastrati insieme uno alla volta, lentamente, fino a prendere vita del tutto.
 
C’è un episodio legato alla nascita o alla scrittura del libro che ricorda con piacere?
Ero nella mia camera. Le tende della finestra scostate, i tuoni che si udivano in lontananza, la pioggia che batteva sui tetti delle macchine parcheggiate e l'odore di muschio. Io mi trovavo sopra al mio letto, chinata sul quaderno a scrivere quello che sarebbe diventato il mio romanzo. Mentre scrivevo sentivo il rumore della pioggia e l'aria autunnale che mi circondava. Ed era bellissimo perché mentre fuori il tempo e la pioggia scorrevano, nella mia camera il tempo si era come bloccato... Come se la vita mi stesse dando un'infinità di secondi che non sarebbero mai terminati soltanto per lasciarmi scrivere con tranquillità.
 
Ha mai pensato, durante la stesura del libro, di non portarlo a termine?
Non ho mai pensato ad una cosa del genere. Sono sempre stata una ragazza che quando si prende l'impegno di iniziare un lavoro deve portarlo al termine, costi quel che costi e indipendentemente da tutto e tutti. Sono del parere che se una cosa ti piace veramente, come ti piace all'inizio ti piace anche alla fine.
 
Il suo autore del passato preferito?
Il mio autore preferito è Luigi Pirandello. Il motivo è semplice: mi fa emozionare. Ho letto molti dei suoi romanzi, come L'esclusa, Il fu Mattia Pascal, Sei personaggi in cerca d'autore, e ogni singola volta sono rimasta senza parole. Inoltre mi ritrovo ad essere d'accordo con molti dei suoi pensieri come: il concetto delle maschere, ovvero che in base al contesto e alla situazione sociale in cui si trova l'uomo nasconde la propria identità con una maschera.
 
Cosa ne pensa della nuova frontiera rappresentata dall’audiolibro?
Penso che sia un sistema alquanto utile e con numerosi vantaggi come: la possibilità di vivere un'esperienza di lettura più ricca in merito alla voce del narratore; immergersi nel racconto senza mai stancare la vista; ascoltare la storia in qualunque momento, anche mentre si è impegnati con altre faccende etc...
La caratteristica che più mi attira di un audiolibro è quella di tuffarsi nel passato, quando mamma, seduta ai piedi del letto, mi leggeva racconti e io mi addormentavo con la sua voce.

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