Sarà presentato domenica 11 dicembre alle ore 15:00, presso la Libreria Rinascita di Pizza Gori a Sesto Fiorentino, la biografia 100 e 1 momenti di te “mamma”, nata dalla penna di Maria Goretta Gilli e pubblicato dalla casa editrice BookSprint Edizioni. La presentazione del libro, sarà moderata dal giornalista Dott. Fabrizio Borghini.
1. Che cos’è per Lei scrivere, quali emozioni prova?
Non sono una scrittrice e non mi ritengo tale solo perché grazie alla protagonista di questo libro sono riuscita a scrivere questi meravigliosi momenti di vita vissuta che spero terranno in vita il ricordo di un amore che non morirà mai. L'emozione di scrivere tutto ciò è immensa, mi fa rivivere momenti perduti che mi invogliano a rileggere per tornare con la mente e con il cuore a un vissuto che mi porta una struggente malinconia ma anche una gioia infinita per la grande fortuna che ho avuto nella vita.
1. Che cos’è per Lei scrivere, quali emozioni prova?
Scrivere è un'emozione difficile da descrivere. Si intensificano emozioni come un acceleratore, si passa dall'entusiasmo all'euforia e dall'euforia all'entusiasmo. Personalmente mi ha aiutato molto a combattere lo stress che si è sottoposti ogni giorno.
2. Quanto della sua vita reale è presente in questo libro?
Poco, ma qualcosa c'è , e quel qualcosa mi ha aiutato a trarre spunti per continuare.
In un epoca in cui i valori etico-morali e religiosi della società sono vacillanti, il libro nato dalla penna della scrittrice siciliana Santi Sfragano, invita alla coltivazione del lato spirituale della vita umana indirizzata verso sentimenti di amore, solidarietà e accettazione degli altri. “La straordinaria forza della Verità” è un romanzo pubblicato dalla giovane casa editrice BookSprint Edizioni ed è fruibile nella duplice veste del libro cartaceo e dell’e-book.
1. Che cos’è per Lei scrivere, quali emozioni prova?
Per me scrivere vuol dire riuscire a mettere su carta quello che difficilmente riuscirei a dire oralmente. Uso la scrittura come alternativa per esprimere al meglio le mie emozioni, sensazioni, angosce e gioie; visto che sin da adolescente ho iniziato ad usufruire del mezzo della scrittura, più che per scrivere romanzi, per scrivere in particolar modo poesie e versi che mi rappresentano. Mentre nel caso particolare della scrittura di questo mio primo libro, scrivere per me è stato un modo per annunciare un messaggio o meglio una testimonianza sotto forma di romanzo per raggiungere più persone possibili.
1. Ci parli un po' di Lei, della Sua vita. Da dove viene? Come e quando ha deciso di diventare scrittore?
Sono una ragazza di Molfetta, provincia di Bari. Studio Lettere Moderne presso l'Università "Aldo Moro" a Bari. Non penso che una persona decida di diventare scrittore. Non è una cosa che uno si può imporre. La scrittura abita già in te. Deve essere solo scoperta!
2. Nell’arco della giornata qual è il momento che dedica alla scrittura?
Non c'è un momento preciso che dedico alla scrittura. Può essere la mattina, il pomeriggio, la sera o la notte quando non riesco a prendere sonno. A scuola, per esempio, lo facevo durante le interrogazioni dei miei compagni di classe. Posso dire, però, che preferisco momenti di solitudine e soprattutto la notte, quando c'è silenzio e tutti dormono.
1. Ci parli un po' di Lei, della Sua vita. Da dove viene? Come e quando ha deciso di diventare scrittore?
Sono nato in un paese dell'alto casertano, in Campania, da una famiglia di contadini da cui ho avuto l'amore che ogni bambino deve sempre avere e l'educazione proprio di chi deve crescere nelle difficoltà quotidiane del vivere. Lo scrivere è stato sempre una passione costante che poi è sfociata nei primi approcci concreti di scrivere poesie e piccoli racconti da far leggere ai propri amici di scuola. Ho appreso il gusto e lo stimolo ad affrontare ed analizzare la storia vissuta e descriverla dalla grande lezione di autori come Pavese, Fenoglio e lo stesso Camilleri. Non dimentico mai la lezione e lo stile dei grandi autori italiani dei secoli d'oro della nostra Letteratura.
1. Parliamo un po’ di Lei, dove è nato e cresciuto?
Sono nata e cresciuta in un piccolo paese, frazione di Boves, provincia di Cuneo. In un piccolo paese come il mio ci si sente sempre un po' parte di una grande famiglia, ci conosciamo tutti. Ho frequentato asilo e scuola elementare qui, le medie le ho frequentate a Boves, un comune della provincia. Forse proprio per questo ho iniziato a scrivere, perché avevo numero persone che mi supportavano.
1. Che cos’è per Lei scrivere, quali emozioni prova?
Cosa significa scrivere per me? È vivere una terza vita. Le emozioni sono quelle di chi crea, inventa,e cerca di essere utile a qualcuno.
2. Quanto della sua vita reale è presente in questo libro?
Se per reale intendiamo la mia esperienza di vita, molta, ho osservato con gli occhi della gioia e con quelli del dolore, ma pure del rimpianto, della malinconia e della tristezza. Un po’ come quando il pittore mette su tela ciò che vede e ciò che sente, attratto da un’immagine, una sensazione, per bella o triste che sia, ma degna di essere colta come un fiore.
Qual è il ruolo di Dio nel mondo? E cosa spinge una persona a intraprendere la strada del sacerdozio, nonostante le reticenze della propria famiglia? Indaga nella sfera religiosa “Caro confessore…”, il nuovo racconto di Sandro Capra. L’opera, edita per i tipi di BookSprint Edizioni, la giovane casa editrice di Vito Pacelli, e disponibile nel classico formato della brossure cartacea, vuole approfondire i temi del divino e del sacro, che nel mondo secolarizzato sembrano sempre più lontani dai nostri pensieri.