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BookSprint Edizioni Blog

Giovedì, 12 Ottobre 2017 10:16

Intervista all'autore - Giorgio Roncolini

1. Parliamo un po’ di Lei, dove è nato e cresciuto? Sono nato ad Aosta, dove ho frequentato il Lieo Classico; durante il periodo dell'Università stavo al Collegio Universitario di Torino. Dopo la laurea (Fisica), mi sono definitivamente trasferito a Torino dove tuttora risiedo. All'Università ho conosciuto Anna: ci siamo innamorati, fidanzati ed infine sposati. Abbiamo avuto due figli ed ora abbiamo anche tre nipoti. 2. Che libro consiglierebbe di leggere ad un adolescente? Darei due consigli: uno, diciamo più letterario e, in questo caso un libro che mi era piaciuto tantissimo è stato "Siddharta" di Hermann Hesse; consiglierei anche un libro a carattere scientifico, per invogliare i giovani a dedicarsi alla ricerca e all'innovazione; per questo consiglierei "Il nostro ambiente cosmico" di Martin Rees, cosmologo inglese di fama e grande divulgatore. I due libri portano l'uno all'introspezione, l'altro alla contemplazione dell'affascinante mondo della cosmologia moderna. 3. Cosa pensa della progressiva perdita del libro cartaceo a favore dell’ e-book? Non conosco le statistiche e quindi non so giudicare quanta lettura è passata dalla carta all'elettronica. Personalmente possiedo un e-book reader, su cui ci sono caricati parecchi libri, soprattutto quanto voglio risparmiare un po' sul prezzo di acquisto. Tuttavia il piacere di avere tra le mani un bel libro è di molto superiore a quello di uno schermo. Io poi leggo molti saggi di carattere scientifico che amo sottolineare, cosa che non faccio con quelli elettronici (anche se è tecnicamente possibile). Certo andare in vacanza con quattro o cinque romanzi (mi piacciono i gialli) racchiusi in un e-book reader è molto comodo. 4. La scrittura è un colpo di fulmine o un amore ponderato? Mi è sempre piaciuto scrivere: è un modo di ordinare i pensieri e renderli più chiari. Quello che ho appena pubblicato è il mio quarto libro: due sono saggi a carattere scientifico, uno di pensieri filosofico-teologico, uno di ricordi personali. Ho anche curato e adattato una biografia di un mio vecchio parente, emigrato negli USA, scritta originariamente in inglese e da me tradotta; libro che però non ho mai (ancora?) pubblicato. Sì mi piace scrivere, mi piacerebbe anche scrivere un romanzo, ma sono sicuro di non averne le capacità. 5. Cosa l’ha spinta a scrivere questo libro? Questo libro nasce dal desiderio di dare forma organica ad una serie di lezioni che ho tenuto presso l'Università della terza età di Torino negli ultimi anni. Durante le lezioni sono solito proiettare numerose slides con cui sintetizzo i concetti che espongo. Il libro mette in forma logica e discorsiva tutto quel materiale 6. Quale messaggio vuole inviare al lettore? La finalità principe del libro è di fare apprezzare al lettore gli incredibili progressi della ricerca fisica di base sia nel microcosmo sia nel macrocosmo e, allo steso tempo, fare capire come ogni scoperta apra nuove praterie e nuovi interrogativi, perché, come diceva Eraclito, "la natura ama nascondersi. Il libro è dunque un invito, rivolto soprattutto ai giovani, a cercare nuove risposte a nuovi (e a volte vecchi) problemi. 7. La scrittura era un sogno nel cassetto già da piccolo o ne ha preso coscienza pian piano nel corso della sua vita? No, non avevo mai pensato di scrivere, da piccolo. Ho cominciato al liceo a prendere gusto per qualche "tema". Poi, finita l'università, ed entrato nel mondo del lavoro, non ci ho più pensato. Il desiderio di scrivere mi si è ripresentato, quando ormai la mia attività lavorativa stava volgendo al termine. Dovevo pur procurarmi una nuova attività e questa è anche appassionante e divertente. 8. C’è un episodio legato alla nascita o alla scrittura del libro che ricorda con piacere? Avevo già scritto gran parte del libro quando, per un improvviso malfunzionamento del computer, associato ad una mia manovra azzardata, il file è stato accidentalmente cancellato. Un attimo di sgomento. Poi mi sono ricordato che, solo pochi giorni prima (e nel frattempo non avevo quasi scritto nulla), avevo fatto una copia di backup delle principali cartelle del computer. Non è un ricordo piacevole, ma almeno è a lieto fine. Morale: mai dimenticarsi di fare copie di backup. 9. Ha mai pensato, durante la stesura del libro, di non portarlo a termine? No. Mai mi ha sfiorato l'idea di non portarlo a termine. Anzi. Una volta finito e corrette le bozze, nuove idee/approfondimenti/commenti mi si sono affacciati alla mente ed avrei voluto aggiungere pagine e pagine, ma così non avrei mai finito! Le lascio ad un nuovo libro. 10. Il suo autore del passato preferito? Mi è capitato di leggere e soprattutto di sentire recitare canti della Divina Commedia: devo dire che, seppure difficili, sono affascinanti. Certo non è una lettura che si possa fare con una certa frequenza. 11. Cosa ne pensa della nuova frontiera rappresentata dall’audiolibro? Non ho esperienza alcuna di audiolibri; direi che possono essere una soluzione per molte persone, come gli anziani che non riescono più a leggere. Non credo possano essere di interesse per i giovani ai quali non raccomanderei mai un audiolibro: essi già non leggono molto e non vorrei che si disabituassero ancora di più.      
Mercoledì, 11 Ottobre 2017 15:35

Intervista all'autore - Alessandra Ommeniello

1. Ci parli un po' di Lei, della Sua vita. Da dove viene? Come e quando ha deciso di diventare scrittore? Avendo un carattere molto chiuso e vivendo in un paese, Marcianise, anche se grande, ma molto superficiale dove maggiormente conta l'estetica e tra le ragazze si parla solo di moda, trucchi e diete, io non mi sono mai trovata a mio agio e quindi mi sono catapultata nel mondo della scrittura. Questo è un modo per esprimere il mio io. 2. Nell’arco della giornata qual è il momento che dedica alla scrittura? In tutti i momenti della giornata mi dedico alla scrittura, tranne quando studio o faccio pausa per poter mettere qualcosa sotto i denti. Soprattutto la notte, nel momento in cui tutte le idee incominciano ad affollarmi la mente.
Mercoledì, 11 Ottobre 2017 15:25

Intervista all'autore - Vincenzo Baio

1. Ci parli un po' di Lei, della Sua vita. Da dove viene? Come e quando ha deciso di diventare scrittore? Sono nato a San Biagio Platani (AG) il 12/10/1949, il giorno del mio quarto compleanno morì mia madre e a nove mio padre però quel giorno nacque quella che successivamente diventerà mia moglie. A undici anni andai in un altro paese a garzone, simile allo schiavo, poi verso i quattordici andai, tramite mia sorella, a lavorare in Germania, quindi vi lascio immaginare come è stata la mia infanzia, ma io non vivevo quella realtà, quando potevo mi rifugiavo nella mia fantasia e quindi vivevo due realtà una reale che non sentivo e una fantastica che era la mia. Quando ho deciso di diventare scrittore? Mai, ho sempre scritto per me per stuzzicare la mia fantasia. 2. Nell’arco della giornata qual è il momento che dedica alla scrittura? Non ho momenti particolari, però di solito, durante la notte mi vengono le migliori idee.
Mercoledì, 11 Ottobre 2017 10:12

Intervista all'autore - Pietra La Sala

1. Che cos’è per Lei scrivere, quali emozioni prova? Scrivere significa per me tirare fuori tutto ciò che si prova quando un evento della vita ti colpisce: un’emozione indescrivibile che mi porta a mutarli in poesia. 2. Quanto della sua vita reale è presente in questo libro? In questa raccolta c’è parte integrante della mia vita. 3. Riassuma in poche parole cosa ha significato per Lei scrivere quest’opera. Questa raccolta di poesie per me vuol dire un sogno di tutta una vita ed un auto complimentarsi a me stessa come a dire: “Brava Pietra”. E spero chi leggerà le mie liriche possa Percepire le mie emozioni.
Martedì, 10 Ottobre 2017 12:40

Intervista all'autore - Denise De Santis

1. Parliamo un po’ di Lei, dove è nato e cresciuto? Sono nata a Fiuggi, una cittadina in provincia di Frosinone, a 70 Km da Roma, città in cui ho ambientato parte della mia storia. Trovo che sia una capitale meravigliosa e spesso sottovalutata da molti italiani. 2. Che libro consiglierebbe di leggere ad un adolescente? I libri di John Green, o Rick Riordan. Sono i miei autori preferiti: geniali, ironici e divertenti. Spero di poter riuscire a scrivere come loro, un giorno. 3. Cosa pensa della progressiva perdita del libro cartaceo a favore dell’ e-book? Io personalmente, come molti altri miei coetanei continuiamo a preferire le emozioni che solo pagine traboccanti d'inchiostro possono regalare. 4. La scrittura è un colpo di fulmine o un amore ponderato? L'amore per la scrittura è una marea con i suoi alti e bassi.
Martedì, 10 Ottobre 2017 11:44

Intervista all'autore - Sara Stuani

1. Ci parli un po' di Lei, della Sua vita. Da dove viene? Come e quando ha deciso di diventare scrittore? Sono nata a Mantova il 25 giugno 1985 e attualmente mi divido tra due città: Mantova (la mia città di origine alla quale sono particolarmente legata e dove vive la mia famiglia) e Milano (la mia città del cuore, che più mi rappresenta). Mi sono laureata a Ferrara sei anni fa e attualmente lavoro come farmacista nella farmacia di famiglia. Ho deciso di diventare scrittrice un giorno quando, rovistando nella soffitta della mia bisnonna, ho trovato il suo antico ricettario di cucina. Sfogliandolo ho assaporato quel senso di tradizione che ormai è andato perduto e ho sentito forte il desiderio di condividere con tutti i lettori le sue antiche ricette e di rivivere il ricordo della mia bisnonna trasportando il lettore all'interno della sua casa. Anche se purtroppo non ho mai conosciuto la mia bisnonna sono riuscita, attraverso i racconti di mio padre a ricostituire la sua storia attraverso un percorso culinario. Ho attentamente raccolto tutte le sue ricette e mi sono divertita a cucinarle tutte una dopo l'altra.
Lunedì, 09 Ottobre 2017 17:06

Intervista all'autore - Simona Piraneo

1. Parliamo un po’ di Lei, dove è nato e cresciuto? Sono nata ad Agrigento, la città che Pindaro definì "la più bella dei mortali". È qui che sono cresciuta, al calore del sole siciliano e tra le onde di un mare che non stanca mai. 2. Che libro consiglierebbe di leggere ad un adolescente? I romanzi di Alessandro D'Avenia sono forse quelli che più consiglierei ad un adolescente. È principalmente a loro che l'autore si rivolge (ma non solo), insegnando l'amore, che per i giovani è qualcosa di nuovo da affrontare, e la speranza e la disperazione che l'età adolescenziale porta con sé. Il dramma della vita e la gioia immensa che in essa si cela sono le grandi lezioni che questo scrittore ha comunicato a tutti i suoi lettori in modo chiaro e coinvolgente con ciascuno dei suoi libri.
Lunedì, 09 Ottobre 2017 15:37

Intervista all'autore - Phil Mason

1. Ci parli un po' di Lei, della Sua vita. Da dove viene? Come e quando ha deciso di diventare scrittore? Scrittore è una parola grossa; come scriveva Stevenson: “Non desideravo tanto essere uno scrittore (sebbene, in fondo, lo sognassi) quanto consacrarmi a imparare la scrittura”. Ecco, credo sia il corretto pensiero che riflette le mie idee. Ci sono tanti pessimi scrittori in giro; essere un piccolo artigiano della scrittura, a mio avviso, sarebbe già una grande vittoria. Mi chiamo Filippo Mason, ma ho deciso di abbreviare il mio nome in Phil Mason. Vivo a San Martino di Lupari, una cittadina in provincia di Padova e questa è la mia prima vera pubblicazione. Adoro i film, le serie-tv, i fumetti e, ovviamente, passo gran parte del tempo libero a leggere. Ridendo e scherzando, negli ultimi anni penso di aver letto (e recuperato) una vita intera: da Dickens a Roald Dahl, passando per scrittori quali Stephen King, Asimov e Nic Pizzolato (anche notevole sceneggiatore). Generalmente, preferisco le atmosfere horror e dark (soprattutto al cinema), ma guardo/leggo quasi di tutto. Spero di poter realizzare anche una piccola graphic novel - per i disegni, ho in mente la persona giusta. Per il resto, spero che possiate apprezzare le pagine che ho scritto. Solo la noia, quella non la vorrei.
Lunedì, 09 Ottobre 2017 15:24

Intervista all'autore - Salvatore Gazineo

1. Che cos’è per Lei scrivere, quali emozioni prova? Penso che scrivere significhi sostanzialmente andare a fondo nelle cose; scalfire la superficie e individuare quel bagliore di verità che la letteratura è in grado di cogliere. Non dico che sia semplice (e tanto meno che io ci riesca), ma è questo che provo quando scrivo: la stupenda sensazione di dar vita a ciò che non c'era, o che era confinato nella mia testa. 2. Quanto della sua vita reale è presente in questo libro? Abbastanza da rappresentarmi, meno per dire che ci sia alcunché di autobiografico. Sicuramente rivedo molto di me stesso nei personaggi che ho scritto: so essere impacciato come David, vanitoso come Bobby e petulante come Ellie e Rosy; vorrei essere tenace come Linda e sveglio come Stuart. D'altronde scriviamo di esperienze di vita, e non c'è nessun'altra vita che noi conosciamo meglio della nostra.
Lunedì, 09 Ottobre 2017 13:18

Intervista all'autore - Giov. Michele Azara

1. Che cos’è per Lei scrivere, quali emozioni prova? Per me significa guardarsi dentro e spingersi oltre il proprio sguardo e soprattutto trovare quella spinta verso la propria esistenza con un pizzico di fantasia. 2. Quanto della sua vita reale è presente in questo libro? C’è tutto e niente, la voglia di trovare il passato come spinta per creare il futuro. Forse se avessi vissuto 500 anni fa penso sarebbe la stessa cosa di adesso, la mia continua ricerca di cose nuove per stimolarmi a creare cose di cui necessita la vita. Nel libro molte capacità sono dettate dalla fantasia ma ritengo che nella fantasia si nasconda la realtà.

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