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BookSprint Edizioni Blog

10 Mar
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Intervista all'autore - Mario Giambanco

1. Ci parli un po' di Lei, della Sua vita. Da dove viene? Come e quando ha deciso di diventare scrittore?
Vivo attualmente a Palermo, mia città natale; fin da ragazzo, sviluppo una forte passione per la letteratura, la poesia, la musica e la fotografia. Dopo aver conseguito il diploma di Geometra, ed aver frequentato la facoltà di Giurisprudenza, dell’Università di Palermo, senza riuscire ad arrivare all’agognato traguardo della Laurea, in quanto costretto dalle vicissitudini della vita e da un grande Perdita familiare, ad emigrare come si diceva allora in continente, nella Città di Milano, fui inserito presso le allora nascenti strutture informatiche dell'Azienda Poste Italiane.
Qui, coniugando, l'efficienza meneghina con le mie radici siciliane, trovo territorio fertile per le mie ispirazioni, ed il mio temperamento mi porta alla poesia ed alla musica dando piena realizzazione alle mie passioni ed attitudini, riportando non poche soddisfazioni e gratificazioni.
Ed è un Amore che ritorna ancor più prepotente, dopo il ritorno alle terre Siciliane, ed è subito di nuovo innamoramento.

 

2. Nell’arco della giornata qual è il momento che dedica alla scrittura?
Non esiste un momento particolare dedicato alla scrittura, appunto pensieri, frasi parole, dove capita, quando capita così, quando una ispirazione si fa prepotente, e cresce nella mente e nel cuore.


 

3. Il suo autore contemporaneo preferito?
Ildefonso Falcones con la sua “Regina Scalza”, Frank Schatzing, con “Silenzio Assoluto”,

Roberto Vecchioni, con il suo “Mercante di Luce”.

 

4. Perché è nata la sua opera?
Da tempo, le mie poesie sono rimaste così sparse, su fogli, come tanti figli dispersi nel mondo, ogni tanto qualche lirica, vedeva la luce e l'apertura ad un pubblico più vasto  ad una platea, tramite partecipazione a concorsi letterari, ma da poco, essendo entrato in contatto, con la giovane, ma già matura e professionale casa editrice BookSprint, ho dato un senso compiuto ed una unicità alle mie poesie, realizzandone una raccolta, e da lì decidere di realizzarne un libro, il passo è stato breve.


 

5. Quanto ha influito nella sua formazione letteraria il contesto sociale nel quale vive o ha vissuto?
Il pianeta Terra, l'uomo, ed i suoi sogni ed i suoi dolori, mi spinge a riflessioni e mi porta alla scrittura.


 

6. Scrivere è una evasione dalla realtà o un modo per raccontare la realtà?
Il mio scrivere nasce da riflessioni intime e quotidiane, da un mio senso di smarrimento ed inquietudine, dal Mistero della vita e dalla sulla sua fragilità. Scrivo ora con stupore, ora con disperazione, nell'alternanza, che le vicende della vita scandiscono nell'anima e nelle parole che raccontano caratterizzate da un forte simbolismo.

Resta solo una Ipotesi di Uomo, così come da me descritto, nel titolo della mia raccolta.

 

7. Quanto di lei c’è in ciò che ha scritto?
Ad un fluido che scorre ed alla sua corrente

non opporre resistenza !!!
Così recita il verso di una mia poesia
così non oppongo resistenza al fiume della Vita
alle gioie e ai suoi dolori, così la penna scorre
sul bianco foglio, a scrivere emozioni
parole, versi, frasi musicali,
ecco il mio spazio, finestra aperta sul mio mondo
a chi mi vuole leggere
Non chiamatemi Poeta, sono solo un uomo… in Attesa di me stesso.

 

8. C’è qualcuno che si è rilevato fondamentale per la stesura della sua opera?
Le persone che amo, che mi hanno amato, in particolare, ma l'umanità questa Terra, dove calpesto i piedi, e questo Cielo infinito a cui aspira questo cuore.


 

9. A chi ha fatto leggere per primo il romanzo?
Non è un romanzo ma la mia prima raccolta poetica che ho fatto leggere in anteprima al mio fraterno Amico.


 

10. Secondo lei il futuro della scrittura è l’ebook?
Non saprei qui, rimango un po’ perplesso e dubbioso, pur essendo un fine appassionato e conoscitore e fruitore dei moderni mezzi tecnologici, multimediali, penso che l'ebook, rappresenti una nuova finestra che si apre sul mondo delle Arti della scrittura, portando con sé notevoli vantaggi e libertà, ma respirare, annusare il profumo della carta, sfogliare, pian piano con le dita pagine, su pagine, leggerne e interiorizzarne, le parole, ha il suo fascino ed un suo eterno mistero, è tutto un altro Amore.


 

11. Cosa ne pensa della nuova frontiera rappresentata dall’audiolibro?
Francamente non saprei, non mi sono ancora affacciato a questo nuovo mondo, ma penso che possa senz'altro essere un valido aiuto supporto per chi è portatore di qualche disabilità.


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Sabato, 10 Marzo 2018 | di @BookSprint Edizioni

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