1. Ci parli un po' di Lei, della Sua vita. Da dove viene? Come e quando ha deciso di diventare scrittore?
Comincerò dall'ultima domanda. Ho deciso di diventare scrittore quando mia figlia Alice ha cominciato ad andare a scuola, certo non pensavo di diventare scrittore, ma ho ripreso a scrivere e questo per me uno scrittore deve fare, scrivere. Tamite la scrittura cercavo di trasmettere a mia figlia i veri valori attraverso favole che poi le raccontavo la sera prima che si coricasse e questo è andato avanti finché alice ha creduto nelle favole. Rispetto le mie origini vengo da una terra l'Emilia, e da una città Modena piena di contraddizioni ma anche di opportunità alla quale sono molto legato e che amo. Nella vita mi sono interessato di tante cose ma la cosa che sento più mia è il mio mestiere di intermediario che ho svolto con devozione fin tanto che mi è stato possibile, fino a che non ho conosciuto Giulia la mia attuale compagna.
1. Ci parli un po' di Lei, della Sua vita. Da dove viene? Come e quando ha deciso di diventare scrittore?
Sono nato il 06 Gennaio 1931 a Nicosia (En) antico e operoso centro della Sicilia crocevia di tutte le civiltà che si sono succedute nell'isola. Dall'età di circa tre anni ho seguito la mia famiglia a Trapani e poi a Milano. Per volere dei miei genitori ho trascorso il periodo della guerra presso i nonni materni a Gangi. Dai miei antenati ho ereditato la passione per le scienze e la letteratura che ho coltivato nel corso degli studi. Nel lungo percorso della mia vita ho subito disagi e opportunità che il trascorso secolo ci ha apportato. Conseguita la laurea in farmacia ho esercitato per alcuni anni la professione, assunto poi da una casa farmaceutica come farmacologo ho avuto modo di girare il mondo. Messomi in quiescenza ho dedicato il mio tempo libero alla narrativa.
Alberto Grosso è l’autore di “Sotto il cielo di Galilea”, un romanzo storico-biblico che si presenta come una rivisitazione della vita di Gesù. Il libro pubblicato dalla Giovane casa editrice BookSprint Edizioni, è fruibile sia nella classica veste della brossura cartacea, sia nella più moderna veste del formato elettronico.
1. Che cos’è per Lei scrivere, quali emozioni prova?
È un bisogno. Ho il vizio di scrivere. Qualunque genere anche traduzioni dal latino. Mi sono i9nteressato alle Georgiche di Virgilio, ormai dimenticate. Mi sento coinvolto specialmente nella narrativa. Ho scritto anche delle biografie. L'ultima biografia che mi ha emozionato riguarda un missionario, mio compagno di studi, morto in Kenia: un seme fecondo in un terreno fertile che produce frutti di pace.
1. Parliamo un po’ di Lei, dove è nato e cresciuto?
Sono nata e cresciuta in un paesino della Moldavia Rumena, benedetto dal Signore, circondato da cinque coline con piantagione di vigne e alberi fruttiferi, campi di grano e frumento, boschi con fonti d'acqua cristallina, primavere fragranti, inverni gelidi. Per avere l'acqua la gente ha forato dei pozzi (alcuni hanno duecento anni) per far sì che il paese prese il soprannome di "Il paese degli pozzi". Se penso agli odori, sento il profumo dei fiori d'acacia, del tiglio, del panettone fatto per la pasqua, del pane appena sfornato, delle patate cotte nel forno, l'odore aspro delle foglie di noce cadute in autunno...
1. Ci parli un po' di Lei, della Sua vita. Da dove viene? Come e quando ha deciso di diventare scrittore?
Sono figlio di umili genitori romagnoli e di loro riserbo i ricordi più belli della mia infanzia vissuti dapprima in un piccolo paese sull’appennino tosco-romagnolo e poi a Forlimpopoli un paese della pianura forlivese. Ho vissuto gli anni dell’adolescenza in un collegio nei pressi di Treviso dove ho ricevuto una corretta educazione che mi ha permesso di affrontare il mio destino senza tentennamenti, vincendo le tante tentazioni di vanità della vita. Successivamente non mi sono comunque mancate soddisfazioni che mi hanno ampliamente ripagato delle rinunce diligentemente accettate. Non ho iniziato a scrivere per vocazione, ne per dimostrate doti artistiche e letterarie che non possiedo, ma l’idea è nata per caso, durante alcuni momenti che ho trascorso in solitudine.
1. Parliamo un po’ di Lei, dove è nato e cresciuto?
Come riportato anche nella copertina del mio libro "Il sogno incantato", sono nato a Milano da genitori entrambi toscani. A causa dello scoppio della 2^ Guerra Mondiale, poco dopo la mia nascita, ho trascorso la mia infanzia in campagna, a Comerio in provincia di Varese, dove i miei genitori si erano trasferiti da sfollati. Così, paradossalmente, ho avuto un'infanzia felice e serena, lontano dalla guerra e a contatto con la natura: il ché ha influito fortemente sulla mia formazione adolescenziale. Ritornato a Milano, alla fine della guerra, quivi ho frequentato le scuole dell'obbligo e il Liceo Classico; poi ho conseguito la Laurea in Economia all'Università Luigi Bocconi.
Può essere un sogno tanto realistico da sembrare vero? Sogno e realtà possono confondersi e mescolarsi? È quanto accade ne “Il sogno incantato” il libro nato dalla fantasia di Marcello Signorini e pubblicato dalla giovane casa editrice BookSprint Edizioni (disponibile in versione cartacea ed e-book).
Un lavoro di sperimentazione originale e caratteristico nel suo genere. “Mosaiko – Poesie da (titoli di) poesie” la silloge poetica realizzata da Claudio Kriwyx Alciator, edita dalla BookSprint Edizioni e quindi fruibile sia nel formato cartaceo che in quello elettronico, raccoglie versi originali con titoli di poesie di autori classici o contemporanei.
1. Parliamo un po’ di Lei, dove è nato e cresciuto?
Io sono di Roma dove ho vissuto fino alla laurea; successivamente ho trascorso degli anni in Lombardia per specializzarmi. Mio padre però era sardo e dunque sento un forte legame anche con questa isola.
2. Che libro consiglierebbe di leggere ad un adolescente?
Un libro di Salgàri, pieni di avventure e che danno largo spazio alla fantasia.