Atmosfere intime dell’Europa, si intrecciano a quelle più festose dell’America del sud nel romanzo d’esordio di Pier Paolo Zambardino, “Golden tears”. Il libro, pubblicato per la casa editrice BookSprint Edizioni, e quindi fruibile nel doppio formato cartaceo/e-book, racconta l’avvincente storia di due fratelli italiani.
1. Ci parli un po' di Lei, della Sua vita. Da dove viene? Come e quando ha deciso di diventare scrittore?
Vengo da Napoli anche se mi traferii con la famiglia a Varcaturo (Giugliano in Campania) all'età di tre anni. Ho frequentato le scuole dalle suore a Pozzuoli e dai Padri Scolopi a Fuorigrotta. Ho giocato a calcio da professionista ed ora mi diletto tra la piscina ed il tennis. Divoro libri (ne ho circa 350) e mi piace il cinema soprattutto americano. Scrivo da quando ho 13 anni soprattutto per canzonare compagni di classe ed insegnanti. Ancora oggi amici e parenti mi chiedono di scrivere in occasione di battesimi, matrimoni, compleanni e...funerali. Ho scritto brevi racconti che non hanno mai visto la luce ma stavolta sono andato fino in fondo.
ANNA RITA GARINERI
1. Ci parli un po' di Lei, della Sua vita. Da dove viene? Come e quando ha deciso di diventare scrittore?
Salve, sono Anna Rita Granieri, sono nata Corato, in provincia di Bari e vivo attualmente a Lonato d/Garda, in provincia di Brescia. Dopo aver vissuto ben 10 anni in Trentino, mi sono trasferita a Lonato per motivi di lavoro di mio marito. Svolgo l'attività di traduttrice/interprete giurata presso il Tribunale di Brescia e tengo anche corsi di lingua straniera, essendo laureata in lingue (inglese, tedesco, francese e spagnolo) e diplomata come interprete parlamentare. Ho due splendide figlie, Viviana e Letizia, che adoro e che hanno rispettivamente 18 e 13 anni. Ho iniziato a dedicarmi alla scrittura, (prima di poesie-saggi brevi, poi di racconti ed infine di un romanzo) circa due anni fa, in seguito all'incontro con una mia carissima amica di liceo, Bice, che mi ha fornito sia l'input che l'ispirazione alla scrittura.
Anna Rita Garnieri e Gabriella De Sciciolo sono due amiche. Dopo gli studi a Bari la loro vista è segnata da un destino comune: il trasferimento per lavoro al Nord e il dover poi affrontare la terribile malattia che colpirà i loro cari. “Scacco matto al Re dei Mali” il loro libro, pubblicato dalla BookSprint Edizioni (disponibile anche nella versione e-book) è un inno alla vita, che invoglia a lottare per la felicità.
Perché è nata la vostra opera a quattro mani?
“La lingua non basta per dire, né la penna per scrivere tutte le meraviglie del mare”. Quanto sostenuto da Cristoforo Colombo, che abbiamo scelto di riportare in esergo, secondo noi resta pienamente valido. Diciamo che la prima molla a spingerci verso la Magenta è stata il costante, e condiviso, interesse per tutto ciò che riguarda il mare. E la nostra inesausta curiosità per le mille storie che in esso sono custodite e attorno ad esso gravitano da sempre. Un esempio? Le vicende legate ai fari, dei quali peraltro Gianni Boscolo si è occupato in un libro pubblicato nel 2014 da Mursia (“Breve storia dei fari. Da Omero a Internet”). Il fatto di aver scritto il libro a quattro mani è frutto di un’amicizia di lungo corso fra due colleghi, temprata da parecchio lavoro e parecchi interessi culturali e professionali in comune.
“L’impresa della Magenta” racconta il viaggio della prima nave italiana che alla fine del XIX secolo circumnavigò il globo. Gianni Boscolo e Rita Rutigliano sono gli autori di questo libro pubblicato dalla casa editrice BookSprint Edizioni e quindi disponibile nel doppio formato cartaceo/e-book, che parla di una grande impresa marinaresca, diplomatica e scientifica.
1. Che cos’è per Lei scrivere, quali emozioni prova?
Per ora mi sono cimentata solo nella composizione di poesie. Quando ho voglia di scrivere sento qualcosa dentro e un bisogno impellente di trascriverlo sopra un foglio o batterlo sulla tastiera. Poi mi sento realizzata e soddisfatta.
2. Quanto della sua vita reale è presente in questo libro?
Molto, gli stimoli vengono sempre dalla vita reale, anche quando la penna scorre da sé, senza un filo logico, poi realizzo tutto alla fine.
Un manuale che infonde ottimismo, perché ogni uno di noi ha la felicità a portata di mano, basta crederci e soprattutto affrontare le sfide quotidiane con una filosofia diversa. “Su ali di farfalla – Trasforma la vita e vola verso la felicità” è il libro nato dalla penna di Laura Freni, pubblicato dalla giovane casa editrice BookSprint Edizioni, e quindi fruibile sia nel formato cartaceo che in quello e-book.
1. Parliamo un po’ di Lei, dove è nato e cresciuto?
Sono nata in un'isola bellissima, la Sicilia, con precisione a Messina. Dopo i primissimi anni di vita, mi sono trasferita con la mia famiglia in Lombardia, a Bergamo. Cambiare contesto in poco tempo, ha sicuramente rappresentato una svolta particolare alla mia vita ancora di pochi anni. Il cambiamento è stato per me da subito una nuova tappa da affrontare, inizialmente con difficoltà a causa delle differenze culturali e di mentalità tra due realtà diverse. Ho vissuto tutta la mia infanzia a Bergamo fino all'età di 12 anni per poi ritornare, con grande gioia nella mia città natale, o meglio in un paese della provincia messinese, affacciato sulla meravigliosa Riviera Jonica famosa per il suo mare cristallino, dove ho stretto particolari e significative amicizie e legami.
1. Che cos’è per Lei scrivere, quali emozioni prova?
Scrivere mi libera la mente, mi rende aperto ed esprime quello che penso. un vecchietto del mio paese un giorno mi disse: “Scrivi, vuol dire che hai qualcosa da dire.”