2. Che libro consiglierebbe di leggere ad un adolescente?
Un adolescente di solito non pensa a leggere libri, a quella età è attratto sicuramente ad altre cose. Ma se proprio devo, consiglierei un libro che parla delle potenzialità umane per mantenere la sua creatività immaginativa. Un uomo in età adulta dimentica tutte le sue fantasie di bambino, le soffoca con tutte le sue convinzioni limitanti che gli sono state inculcate dalla società che lo circonda, ma un adolescente è ancora plasmabile e grazie ad una lettura di questo tipo può creare il suo destino a sua immagine e somiglianza senza pregiudizi e preconcetti. Quindi potrei consigliare "Tu sei quello che hai pensato di essere" di Roberto Ricci.
3. Cosa pensa della progressiva perdita del libro cartaceo a favore dell’ e-book?
Come tutte le cose l'evoluzione è inarrestabile e guai a contrastarla. Io sono ancora legato alla carta, come del resto la maggior parte delle persone della mia età, ma sono certo che prima o poi dovrò cedere il passo all' e-book, sarà inevitabile! È solo un processo mentale che ha un percorso di acquisizione più o meno veloce, se siamo consapevoli di questo le innovazioni non saranno uno stravolgimento per nessuno.
4. La scrittura è un colpo di fulmine o un amore ponderato?
Non sono uno scrittore, ma la stesura di questo libro è stata veramente un colpo di fulmine, anzi tutto è nato da una notte in bianco. Una notte rimuginavo nei miei pensieri sul fatto che le mie conoscenze sulla Legge di Attrazione erano difficili da comprendere e soprattutto da attuare. Ma ecco il colpo di genio. Raccontare le vicende principali della mia vita e studiarne i comportamenti successivi per verificare i risultati nella vita futura. Questo avrebbe portato il lettore a avere la possibilità di replicare tali comportamenti ed ottenere i risultati desiderati. Avere quindi una cartina tornasole sull'atteggiamento da tenere in tutte le situazioni
5. Cosa l’ha spinta a scrivere questo libro?
Sono un manager di una banca e spesso mi ritrovo a tenere riunioni a colleghi e collaboratori, in questi incontri si parla di tutto dai problemi professionali ai problemi personali, perché tutta la sfera personale influisce sui risultati lavorativi. Ho sempre avuto la voglia di allargare il mio sapere a più persone possibile, sono arrivato a organizzare riunioni anche ad amici in cui il tema principale era il Self-Help, ma sicuramente non sarei riuscito a farlo a migliaia di persone. Scrivere un libro poteva essere una soluzione a questo mio dilemma.
6. Quale messaggio vuole inviare al lettore?
Il messaggio principale del mio libro è che ognuno di noi si è costruito nel tempo la propria identità e situazione attraverso dei comportamenti che sono nella maggior parte delle volte AUTOMATICI. A volte però ci ritroviamo che la nostra situazione non ci piace e vorremmo cambiarla... il messaggio è; PUOI FARLO!!! Tutto ciò può essere possibile semplicemente cambiando i comportamenti. Il mio libro è solo la porta di ingresso in questo mondo fatato... scoprire i meandri di questo posto fantastico starà nella curiosità di ognuno dei lettori.
7. La scrittura era un sogno nel cassetto già da piccolo o ne ha preso coscienza pian piano nel corso della sua vita?
La voglia di scrivere questo libro è stata veramente un fulmine a ciel sereno. Non è stato per nulla programmato, l'unica cosa che ricordo è l'emozione di mettere su carta le mie emozioni e i miei fatti più intimi.
8. C’è un episodio legato alla nascita o alla scrittura del libro che ricorda con piacere?
Avevo fatto stampare delle copie da un tipografo locale e le avevo inviate alle persone che stimo di più tra cui il Presidente di Banca Mediolanum Ennio Doris. Ero in auto e mi arriva una telefonata da un numero sconosciuto... rispondo pensando a qualche cliente ed invece era lui... il mio Presidente! Emozionatissimo accosto per parlare con tranquillità. Ricordo le sue parole di elogio con il suo classico tono entusiasta e positivo, complimenti che difficilmente dimenticherò nella mia vita, una carica di adrenalina pura.
9. Ha mai pensato, durante la stesura del libro, di non portarlo a termine?
Assolutamente SI. L'80% del libro è stato scritto nei primi mesi del 2009 ma è rimasto chiuso nel cassetto per circa 4 anni , perché rileggendolo in continuazione pensavo di non riuscire a passare il messaggio e così passava il tempo rimanendo un'opera incompleta. Poi un giorno ho fatto leggere il libro ad un collega Manager che ha una certa dimestichezza con la stesura di libri che mi ha offerto il suo aiuto per modificare un pochino la forma e trovare un finale per completare il libro e trovare un editore.
10. Il suo autore del passato preferito?
Sicuramente Napoleon Hill , uno dei primi fautori del self-help. "Pensa e arricchisci te stesso" la sua pietra miliare.
11. Cosa ne pensa della nuova frontiera rappresentata dall’audiolibro?
La lettura non è cosa per tutti e gli audiolibri hanno la possibilità di abbattere questa barriera e ampliare la clientela includendo chi invece di leggere un libro lo ascolta... l'importante è che il messaggio di un libro venga divulgato. Non tralascio poi il fatto che l'ascolto può arrivare prima all'inconscio.