Il Libro Numero Zero non ha immagini di copertina né ISBN. Non è mai stato in testa alla classifica degli ultimi libri usciti, anche se ogni editore vorrebbe stamparlo, ogni scrittore emergente vorrebbe emularlo. Nessuno sa quante pagine lo compongano, poiché alcune sono state consumate dal tempo, altre sono fresche di inchiostro. Parla la Lingua sorgiva, che nessuno conosce ma che ognuno comprende, perché è quella la lingua madre per eccellenza, il codice assoluto con cui si esprime lo spirito universale.
Sono sempre troppi gli scrittori che iniziano a scrivere una storia, ma non la portano a termine. Ecco alcune cause
Di talenti nel monde ce ne sono sempre pochi. Di talenti inespressi, invece, ce ne sono fin troppi. È la dura legge dell’artista, ciò che fa la differenza tra chi riesce a farsi apprezzare e chi ha paura del giudizio degli altri. Fra chi riesce a perseguire con tenacia il proprio obiettivo, portandolo a termine, e chi, invece, si fa bloccare e paralizzare dalle tante altre cose da fare…
Raccontare una storia in prima o in terza persona, seguendo i bisogni dell’autore
Scrivere un libro è essenzialmente arte. Ogni artista, prima o poi, si ritrova di fronte a un foglio bianco e dovrà fare delle scelte. Ecco perché scrivere significa fare delle scelte. Una delle scelte più significative ai fini della realizzazione di un romanzo è quella che riguarda il narratore. Il narratore è colui che racconta, che, appunto, narra la storia e non va confuso con l’autore.
Il sentimento più forte e più antico dell'animo umano è la paura, e la paura più grande è quella dell'ignoto (Howard Phillips Lovecratf). Sul timore dell’ignoto e su tutte le altre paure ancestrali dell’uomo si sviluppa il filone narrativo dell’orrore o horror. Scrivere un libro che incuta repulsione e spavento nel lettore vuol dire giocare con l’irrazionalità, portando elementi di un mondo sovrannaturale a contatto con quelli della realtà quotidiana, e rompendo gli schemi tradizionali, esasperando temi come la morte, la malattia, la violenza, il buio e i luoghi inesplorati.
Scegliere una soluzione o l’altra può trasformare il romanzo in un successo o in un flop
Quando uno scrittore emergente si appresta a scrivere un libro, magari il suo primo romanzo, spesso si interroga su quali tecniche di narrazione adoperare, quali scartare e quali prediligere per far si che il suo libro in uscita sia un successo. La scelta non è quasi mai facile, perché dalla scelta del tipo di narrazione dipende il successo del nostro libro.
Ma il personaggio deve prendere il sopravvento sull’autore e raccontare da solo la sua storia
Quando si comincia a scrivere un libro ci sono molti fattori da dover valutare, ma l’aspetto probabilmente più importante di un’opera letteraria sono i suoi personaggi. Nessun lettore sarà coinvolto da un libro i cui personaggi sono poco credibili, poco reali, e non permettono l’immedesimazione, e finirà con l’abbandonare la storia.
Non bisogna impostare la storia come se il luogo fosse un semplice sfondo alla vicenda
Spesso si dice che non importa il luogo dove si va, o dove si sta, ma conta la compagnia. Se la compagnia è buona, tutti i posti sono buoni.
È davvero così? Questa regola vale solo per la vita reale o anche per un buon libro?
Ovviamente, no. Non tutti i luoghi sono uguali, non tutti i posti hanno le stesse caratteristiche, non tutti i paesi hanno le stesse usanze e suscitano gli stessi ricordi, le stesse emozioni.
Semplici e brevi regole per migliorare la scrittura
Avete mai pensato a come sarebbe scrivere un libro senza dialoghi? Dagli ultimi libri usciti ai grandi classici, cosa diventerebbero queste opere se si eliminano i personaggi che interagiscono fra loro, parlandosi, scambiando battute, o parole dolci?
«Oh Romeo Romeo perché sei tu Romeo!? Rinnega tuo padre, rifiuta il tuo nome, o se non vuoi, giura che mi ami e non sarò più una Capuleti.
Solo il tuo nome è mio nemico: tu sei tu.»
Erotismo è quando l'immaginazione fa l'amore con il corpo (E.Dongala). Scrivere un libro che parli di erotismo è molto difficile: saper gestire la tensione sessuale crescente e il gioco di seduzione reciproca che si sviluppa ad ogni pagina, senza cadere nella bieca e volgare pornografia è una vera e propria arte. Eppure, da sempre, gli scrittori di tutto il mondo e di ogni tempo si sono cimentati con la difficile narrazione della sensualità e delle sue realizzazioni fisiche.
Eliminato l'impossibile, ciò che resta, per improbabile che sia, deve essere la verità. Queste celeberrime parole nate dalla magistrale penna di Arthur Conan Doyle e affidate alla bocca di un personaggio letterario storico come Sherlock Holmes ci aprono le porte del fantastico mondo della letteratura gialla, l’arte di raccontare il crimine, la capacità di scrivere un libro che custodisca il mistero.
L’industria del libro è notevolmente cambiata e, oggi, grazie alle nuove tecnologie, in una piazza così aperta, tutti abbiamo la possibilità di far sentire la nostra voce. Io ci sono riuscito e ora voglio raccontare la mia storia. Quello di riuscire ad essere conosciuto come uno scrittore, era il mio sogno nel cassetto. Lo bramavo con tutto me stesso, anche per dare uno schiaffo a quella vita che, sino a quel giorno, era stata vile nei miei confronti.
Alla fatidica domanda "Che cosa vuoi fare da grande?" si risponde nei modi più assurdi e svariati. La fantasia e la determinazione dei bambini nel sostenere le ipotesi più strane non trova limiti. Ci sono gli astronauti, i veterinari che salvano tutti gli animali del mondo e perfino i supereroi. In mezzo a questo marasma colorato di idee io ho sempre cercato di averle chiare e ho risposto a tutti con fermezza: "Scrivere un libro".