Così siamo abituati a pensare la presentazione del libro: una formula classica che ha il suo fascino, e che gli affezionati non cambierebbero per nulla al mondo.
Ma le tradizioni restano lì, apparentemente ferme e incrollabili, fino a che qualcuno non le mette in discussione con una trovata semplice e geniale. E stavolta la trovata si chiama Bookparty, e viene dagli Stati Uniti.
Leggere piace a tutti, ma se si può avere uno sconto sul prezzo di copertina piace ancora di più. Detto fatto. E se insieme allo sconto ci mettiamo la consumazione omaggio, la musica, e la possibilità di fare nuove amicizie? Ecco che il libro diventa il biglietto di ingresso per una festa letteraria molto particolare.
Si tratta di un libro fantasy? Ora si spiega perché ci sono tanti elfi in sala. O è forse un romanzo horror? Questo spiegherebbe perché avete incontrato uno zombie alla toilette. E quando le luci si abbassano, la musica sfuma e cala il silenzio, e l’autore legge il suo pezzo migliore. Potrete anche fargli delle domande, e lui risponderà (anche se siete vestiti da zombie o da elfo).
Non ci sono limiti alla fantasia. Dalle sinergie creative tra casa editrice e scrittori emergenti possono nascere idee nuove e originali. Per esempio, si potrebbe decidere di dedicare una serata a una collana di nuovi scrittori, e allora il lettore potrebbe scegliere quale “biglietto” acquistare. La cosa importante è non dimenticarlo nei jeans che andranno a finire in lavatrice.