Una presentazione per rivivere la guerra, 70 anni dopo, con il racconto di chi ha visto l’inferno.
Poteva restare bambino per sempre, Italo Rasciale. Quando il prete gli ha dato l’estrema unzione, con gli aerei che riempivano il cielo di bombe, non aveva che pochi anni. Ma, per fortuna, non è andata così. Giovedì 19 settembre, presso “Casa Cavazzini”, nelle stanze del “Museo d’Arte Moderna e contemporanea di Udine”, al civico 14 di via Cavour, la professoressa Renata Capria D'Aronco presenterà l’«unico, e forse ultimo» romanzo di Italo Rasciale. S’intitola “Atto dovuto” (278 pagine, ebook disponibile), ed è uscito per i tipi di BookSprint Edizioni.
Di solito avviene in libreria, con le sedie ben allineate e una certa atmosfera istituzionale che mette soggezione. L’autore sta dietro al tavolo, seminascosto da pile di libri stampati. Quando va bene, dopo un po’ si passa dal lei al tu, e il dibattito culturale ingessato diventa uno scambio autentico e diretto. Se qualcosa va storto, l’effetto soporifero è garantito.