1. Parliamo un po’ di Lei, dove è nato e cresciuto?
Sono nata e cresciuta in un paesino della Moldavia Rumena, benedetto dal Signore, circondato da cinque coline con piantagione di vigne e alberi fruttiferi, campi di grano e frumento, boschi con fonti d'acqua cristallina, primavere fragranti, inverni gelidi. Per avere l'acqua la gente ha forato dei pozzi (alcuni hanno duecento anni) per far sì che il paese prese il soprannome di "Il paese degli pozzi". Se penso agli odori, sento il profumo dei fiori d'acacia, del tiglio, del panettone fatto per la pasqua, del pane appena sfornato, delle patate cotte nel forno, l'odore aspro delle foglie di noce cadute in autunno...
1. Ci parli un po' di Lei, della Sua vita. Da dove viene? Come e quando ha deciso di diventare scrittore?
Sono figlio di umili genitori romagnoli e di loro riserbo i ricordi più belli della mia infanzia vissuti dapprima in un piccolo paese sull’appennino tosco-romagnolo e poi a Forlimpopoli un paese della pianura forlivese. Ho vissuto gli anni dell’adolescenza in un collegio nei pressi di Treviso dove ho ricevuto una corretta educazione che mi ha permesso di affrontare il mio destino senza tentennamenti, vincendo le tante tentazioni di vanità della vita. Successivamente non mi sono comunque mancate soddisfazioni che mi hanno ampliamente ripagato delle rinunce diligentemente accettate. Non ho iniziato a scrivere per vocazione, ne per dimostrate doti artistiche e letterarie che non possiedo, ma l’idea è nata per caso, durante alcuni momenti che ho trascorso in solitudine.
1. Parliamo un po’ di Lei, dove è nato e cresciuto?
Come riportato anche nella copertina del mio libro "Il sogno incantato", sono nato a Milano da genitori entrambi toscani. A causa dello scoppio della 2^ Guerra Mondiale, poco dopo la mia nascita, ho trascorso la mia infanzia in campagna, a Comerio in provincia di Varese, dove i miei genitori si erano trasferiti da sfollati. Così, paradossalmente, ho avuto un'infanzia felice e serena, lontano dalla guerra e a contatto con la natura: il ché ha influito fortemente sulla mia formazione adolescenziale. Ritornato a Milano, alla fine della guerra, quivi ho frequentato le scuole dell'obbligo e il Liceo Classico; poi ho conseguito la Laurea in Economia all'Università Luigi Bocconi.
Può essere un sogno tanto realistico da sembrare vero? Sogno e realtà possono confondersi e mescolarsi? È quanto accade ne “Il sogno incantato” il libro nato dalla fantasia di Marcello Signorini e pubblicato dalla giovane casa editrice BookSprint Edizioni (disponibile in versione cartacea ed e-book).
Un lavoro di sperimentazione originale e caratteristico nel suo genere. “Mosaiko – Poesie da (titoli di) poesie” la silloge poetica realizzata da Claudio Kriwyx Alciator, edita dalla BookSprint Edizioni e quindi fruibile sia nel formato cartaceo che in quello elettronico, raccoglie versi originali con titoli di poesie di autori classici o contemporanei.
1. Parliamo un po’ di Lei, dove è nato e cresciuto?
Io sono di Roma dove ho vissuto fino alla laurea; successivamente ho trascorso degli anni in Lombardia per specializzarmi. Mio padre però era sardo e dunque sento un forte legame anche con questa isola.
2. Che libro consiglierebbe di leggere ad un adolescente?
Un libro di Salgàri, pieni di avventure e che danno largo spazio alla fantasia.
1. Ci parli un po' di Lei, della Sua vita. Da dove viene? Come e quando ha deciso di diventare scrittore?
Poco interessante la mia vita, simile a molte altre poco degne di particolare nota, almeno sino all’età della maturità. Ho vissuto in Puglia nel Brindisino, un’infanzia in ambiente familiare semplice, con semplici principi, non facili da rispettare, che hanno influito alla formazione della mia non semplice personalità. Campagna, alberi d’olivo, stradine bianche, mare, biciclette, pianoforte, canto, libri, amici, studi… shakerate tutto a vostro piacimento e diluitelo nel tempo se proprio volete intuire qualcosa dei miei primi 20 anni, versate poi tutto in una bella caraffa colma di Roma, per superarli.
1. Parliamo un po’ di Lei, dove è nato e cresciuto?
Sono nato a Frascati e sono cresciuto a Monte Porzio Catone una delle perle dei Castelli Romani. Penso che crescere qui sia stato un plus non da poco. Ho avuto un infanzia serena piena di amore e di attenzioni, anche se i momenti di difficoltà non sono mancati dovuti più che altro al fatto di essere stato un bambino gracile e inizialmente introverso.
In un mondo che viaggia veloce, anche il modo di comunicare è cambiato radicalmente rispetto al passato. Rosa Rapisarda nel suo libro “WhatsApp?” descrive anche in modo ironico, la comunicazione di oggi, elencandone pregi e difetti. Il saggio edito dalla BookSprint Edizioni è disponibile sia nel formato cartaceo che nel formato e-book.
1. Ci parli un po' di Lei, della Sua vita. Da dove viene? Come e quando ha deciso di diventare scrittore?
Sono nata a Iglesias, una cittadina mineraria della Sardegna da una famiglia di minatori. Ho vissuto e studiato in questa città sino alla maturità conseguendo il diploma di perito commerciale. Nel 1972 mi sono trasferita a Cagliari dove ho trovato occupazione presso un'impresa edile, e dove sono rimasta sino a che l'azienda ha chiuso l'attività nel 1997 per ritrovarmi all'età di 47 anni a far parte del gruppo di disoccupati che già in quegli anni cominciava a ingrossare gli elenchi dell'ufficio del lavoro. Dopo ho fatto diversi lavori: lavapiatti, volantinaggio, pulizia presso le famiglie e quant'altro potesse permettermi di mantenere i miei due figli.