1. Ci parli un po' di Lei, della Sua vita. Da dove viene? Come e quando ha deciso di diventare scrittore?
Vengo da Mariano Comense, una piccola città tra Milano e Como. Fin da piccolo ho sempre amato la lettura, coltivata tramite una vecchia collezione di classici senza tempo (il Giornalino di Gian Burrasca e simili). Crescendo mi avvicinai al fantasy, ed essendo da sempre un sognatore iniziai a dar vita ad una storia immaginaria ambientata in un mondo interamente creato da me. In principio erano solo racconti brevi, qualche avventura di poche pagine abbandonata per mancanza di esperienza, poi però iniziai una storia che non riuscivo a smettere di scrivere. A scuola, ogni momento libero era dedicato alla stesura di qualche riga, e dopo anni di lavorazione terminai il mio primissimo romanzo, Le Cronache di Haerya - Il Tormento!
2. Nell’arco della giornata qual è il momento che dedica alla scrittura?
Per quanto non ami ammetterlo sono un vero e proprio vampiro, la mia piena attività mentale inizia dopo le 23, e se sono particolarmente ispirato son capace di scrivere fino alle 5 o alle 6 di mattina! Nonostante ciò, a seconda degli impegni cerco di ritagliare qualche ora di scrittura quando capita, in ogni orario della giornata.
1. Che cos’è per Lei scrivere, quali emozioni prova?
E' un momento di creatività che mi piace esprimere. E' il creare qualcosa che prende forma nella scrittura e che può esprimere molto del mio essere .
2. Quanto della sua vita reale è presente in questo libro?
E' presente molto della vita reale nel romanzo. In fondo, ogni personaggio rispecchia in parte la mia personalità e molti dei pensieri espressi fanno parte del mio intimo.
3. Riassuma in poche parole cosa ha significato per Lei scrivere quest’opera.
E' stato un atto creativo che mi ha permesso di esprimere quello che avevo dentro in un momento di grave crisi interiore. Lo scrivere mi ha aiutato ad uscire da questo stato d'animo che mi opprimeva il cuore.
“Quando l’amore diventa fantasia”, l’ultimo appassionante lavoro dell’autore Domenico Turtoro, è ora pronto a conquistare i lettori parlando dell’amore, quell’amore mai banale che sa anche essere doloroso, ma non per questo meno vero.
Affidato alle cure della giovane Casa Editrice di Vito Pacelli, la BookSprint Edizioni, il testo è disponibile nella doppia versione cartacea/ e-book.
Suddiviso in due romanzi brevi, “Il faro delle falene” e “Il riposo dell’airone”, i testi sono indipendenti l’uno dall’altro, entrambi mostrando varie vicissitudini, varie scene e diversi personaggi che, vissuti in luoghi e tempi differenti, presentano caratteristiche simili: coincidenze e ritrovamenti, la fantasia che si mescola alla realtà, l’amore che è forte e che crea un legame impossibile da rompere, il trionfo della giustizia.
Il legame tra realtà e fantasia è condito con l’amore che dà un tocco in più di sentimento. Tanto amore e incanto, quindi, ma non solo. L’autore non esita a mostrare la vita reale, caratterizzata anche dal dolore, a volte molto dolore, ma che rende più forte la forza dell’amore. Un testo da adorare perché lascia un sapore agrodolce in bocca: l’amore ha trionfato, è vero, ma il dolore esiste. Questa è una consapevolezza, una certezza. E va bene così.
1. Parliamo un po’ di Lei, dove è nato e cresciuto?
Sono nato e cresciuto a Crotone, una ridente città sita sulle sponde del mare Ionio. La mia infanzia, purtroppo, non è stata molto felice, a causa del periodo post-bellico, quando si aveva bisogno di tutto e non si possedeva niente. A peggiorare le cose, la mia condizione di orfano di guerra, che ha condizionato la mia vita e, forse, anche il mio carattere, ancora oggi restio a socializzare.
2. Che libro consiglierebbe di leggere ad un adolescente?
Gli adolescenti di oggi sono portati verso la tecnica, condizionati dall'era in cui viviamo. Tablet, computer, playstation, e altre diavolerie del genere, accompagnano la loro crescita uniformandola alle loro esigenze esistenziali. Credo tuttavia che anche in questo campo ci siano delle eccezioni e a questi giovani, che ancora fanno parte di questa fetta adolescenziale, consiglierei tre libri dello scrittore Nino Salvaneschi: Saper Soffrire- Saper Credere-Saper Amare
3. Cosa pensa della progressiva perdita del libro cartaceo a favore dell’ e-book?
Nella Società di oggi tutte le innovazioni sono bene accette. Alcune con riserva, come l'e-book che, tuttavia, è destinato a diffondersi, grazie alla tecnologia che ha già messo in atto i mezzi necessari per la sua diffusione. Tuttavia credo che il passaggio dal cartaceo al digitale sia ancora lontano e duro a ...morire.
“Un solo pensiero un solo destino” è l’ultimo affascinante romanzo di Massimo Solini che regala al grande pubblico la storia di Leonardo e Caterina, lui spogliarellista per arrotondare lo stipendio e lei, con un passato difficile alle spalle, titolare di un ristorante. Le loro vite sono segnate dal destino e, dopo un casuale incontro, ben presto si ritroveranno in Guatemala sulle tracce di un misterioso uccello blu. Qui, con l’aiuto di Darwin, scopriranno quanto siano importanti l’uno per l’altro e non solo.
Edito dalla BookSprint Edizioni e disponibile nella doppia versione cartceo/ e-book, il romanzo di Massimo Solini appare interessante nella sua semplicità, raccontando una storia dai tratti molto attuali, ma unita all’aspetto più “magico”. I lettori saranno letteralmente catapultati nella vita di Leonardo e Caterina, seguendo con affetto e preoccupazione tutte le vicissitudini affezionandosi ai due ragazzi e a tutti i personaggi che ruotano intorno a loro.
1. Che cos’è per Lei scrivere, quali emozioni prova?
Scrivere per me rappresenta liberare tutta la fantasia possibile relazionandomi con le parti più oniriche e ludiche della mia mente, poi, se possibile, condividerle con gli altri.
2. Quanto della sua vita reale è presente in questo libro?
È il mio quinto romanzo e mai come in questo riesco a vedere quello che è il modo di vedere il mondo ed a relazionarmi con tutti coloro che mi circondano.
3. Riassuma in poche parole cosa ha significato per Lei scrivere quest’opera.
Ho cercato di fare in modo che la fisica quantistica, della quale sono un umile studioso, possa essere diventata, attraverso l'acquisizione di una coscienza supplementare, una forma di poesia e sia stata in grado di cambiare tutti i pensieri negativi che hanno accompagnato la vita dei protagonisti del romanzo.