4. La scelta del titolo è stata semplice o ha combattuto con se stesso per deciderlo tra varie alternative?
Il titolo come tutta la storia era già a mia disposizione, non ho dovuto combattere con nessuna scelta.
5. In un’ipotetica isola deserta, quale libro vorrebbe con sé? O quale scrittore? Perché?
Il libro che mi ha aperto la mente è stato l'Alchimista di Paolo Coelho, uno dei miei scrittori preferiti e che mi accompagna ancora oggi con la sua saggezza.
6. Ebook o cartaceo?
Cartaceo, amo il profumo della carta e il suono delle pagine nel momento in cui lo sfogli.
7. Quando e perché ha deciso di intraprendere la carriera di scrittore?
Mi piace mettermi in gioco e nella mia vita l'ho fatto in tanti campi, dal teatro ai corsi di comunicazione, ai corsi di crescita personale, meditazione, insomma mi piace imparare per condividere e mi mancava uno strumento fondamentale come la scrittura. Mi piace quando parlano dei miei personaggi e si rivedono in essi.
8. Come nasce l’idea di questo libro? Ci racconterebbe un aneddoto legato alla scrittura di questo romanzo?
L'idea è nata nelle mie notti insonne, invece di lamentarmi ho preferito utilizzare la mia energia in qualcosa di costruttivo. Quando penso al mio libro mi rivedo chiuso nella stanza di mia figlia con le cuffie e la musica che mi trascina in una storia che lentamente prendeva vita.
9. Cosa si prova a vedere il proprio lavoro prendere corpo e diventare un libro?
Una bellissima soddisfazione, un sogno che fin da bambino volevo realizzare, si perché uno dei miei giochi preferiti era quello di inventarmi fumetti. Ogni volta che capisco di aver realizzato un libro mi viene voglia di scrivere ancora per continuare a far uscire una parte di me.
10. Chi è stata la prima persona che ha letto il suo libro?
Un'amica molto importante, una persona con la quale ho condiviso la passione per il teatro, e quando mi ha scritto una mail con il suo parere, ho pianto commosso perché avevo capito di aver toccato con la mia storia un'altra persona.
11. Cosa ne pensa della nuova frontiera rappresentata dall’audiolibro?
Mi piace molto l'idea dell'audiolibro perché facendo teatro riconosco l'importanza della comunicazione attraverso la voce.