Opera decisamente coinvolgente, quella di Luigi Di Piazza, pronta a sottolineare quanto l’uomo non sia l’indiscusso padrone della propria vita e che non decida da solo della propria sorte; ciò che gli resta da fare, quindi, è sedersi e guardare il “suo volo spento” con spirito di adattamento e rassegnazione di fronte all’ineludibile controllo del destino sulla sua vita. Un insegnamento forte, ma senz’altro reale e che spinge l’uomo a rialzarsi ad ogni caduta imparando ad apprendere dalle sconfitte.
Nato a Palermo nel 1947, Luigi Di Piazza è Laureato in Scienze Politiche. Dirigente della Pubblica Amministrazione, si è sempre speso a favore del sociale nella lotta alle ingiustizie, esperienza che gli ha permesso di approfondire la conoscenza dell’animo umano in tutte le sue sfaccettature, tra forze, incertezze e fragilità. Il Romanzo che l’Autore propone ai suoi lettori, nasce proprio dalla consapevolezza l’equilibrio umano non può e non deve essere cestinato dalla rabbia, che porta soltanto a commettere errori su errori, spesso drammaticamente inutili e dolorosi.