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28 Dic
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Intervista all'autore - Luigi Di Piazza

1. Parliamo un po’ di Lei, dove è nato e cresciuto?

Sono nato e cresciuto a Palermo. Sono sposato e ho due figlie e tre nipotini. Sono stato Dirigente presso un Ente Pubblico, dove ho svolto anche attività sindacale. Sono laureato in Scienze Politiche.



2. Che libro consiglierebbe di leggere ad un adolescente?

Naturalmente il mio romanzo e i classici riferiti a Giovanni Verga, Pirandello e Sciascia.



3. Cosa pensa della progressiva perdita del libro cartaceo a favore dell’ eBook?

Sarebbe una grave perdita. Personalmente preferisco quello cartaceo.



4. La scrittura è un colpo di fulmine o un amore ponderato?

Scrivere è una passione che coltivo fin da quando, ancora adolescente, cominciarono i primi innamoramenti. Da quel momento iniziai a scrivere poesie improntate al pessimismo di Giacomo Leopardi, il mio poeta preferito, e successivamente mi cimentai nella scrittura di un romanzo dal titolo "Un impossibile amore", che ho dovuto chiuderlo nel cassetto, perché a quell'età le esigenze erano diverse, dal momento che dinanzi a me si apriva una finestra sul mondo e dovevo decidere cosa fare da grande.



5. Cosa l’ha spinta a scrivere questo libro?

Ho ripreso a scrivere perché a me piace.



6. Quale messaggio vuole inviare al lettore?

Nei momenti di grande difficoltà, bisogna trovare la forza a non reagire con la violenza ai torti che ti vengono fatti, spesso anche umilianti e ritrovare il coraggio di andare avanti per tentare di realizzare idee e progetti che ti consentiranno di non passare inosservato nella tua vita. Questa deve e dovrà essere la tua rivincita.



7. La scrittura era un sogno nel cassetto già da piccolo o ne ha preso coscienza pian piano nel corso della sua vita?

No. è un sogno che coltivo da sempre. Ora sto tentando di realizzarlo con il romanzo che ho scritto "Il volo spento di un gabbiano". Ho cercato di dare un'anima ai personaggi, perché possano vivere assieme al lettore le emozioni che nascono dalle vicende narrate.



8. C’è un episodio legato alla nascita o alla scrittura del libro che ricorda con piacere?

Soltanto episodi che nascono dalla condizione di uomini e donne che si trovano nel ciclone sentimentale a causa dei social e che da un momento all'altro vedono frantumarsi tra le mani tutto quello che faticosamente hanno costruito.



9. Ha mai pensato, durante la stesura del libro, di non portarlo a termine?

Quasi mai. In alcuni momenti mi sembrava di avere accettato una sfida più grande di me, ma poi riprovavo, fino a quando l'ho finito.



10. Il suo autore del passato preferito?

Verga



11. Cosa ne pensa della nuova frontiera rappresentata dall’audiolibro?

Una bellissima iniziativa culturale e sociale di grande spessore che deve essere sempre più diffusa.



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