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BookSprint Edizioni Blog

BookSprint Edizioni

Gocce di Cognac

Martedì, 19 Dicembre 2017 10:33 Published in Comunicati Stampa

Un adolescente, una vita apparentemente perfetta, la droga e l’ossessione. Edito dalla BookSprint Edizioni e disponibile nella doppia versione cartaceo e-book, “Gocce di Cognac”, l’appassionante romanzo di Daniele Vana, ha tutte le carte in regola per conquistare fin da subito il grande pubblico con una storia che lascerà con il fiato sospeso fino alla fine. Un adolescente romano come tanti, chierichetto nella chiesa di quartiere e orgoglio della famiglia, un viso d’angelo ma con un vero e proprio inferno dentro di sé.

Intervista all'autore - Daniele Vana

Martedì, 19 Dicembre 2017 10:24 Published in Interviste agli Autori

1. Ci parli un po' di Lei, della Sua vita. Da dove viene? Come e quando ha deciso di diventare scrittore?

Sono nato a Roma, il mio primo viaggio importante l'ho fatto all'età di 18 anni, poi non mi sono più fermato. Ho deciso di scrivere un libro per non dimenticare la mia vita precedente.



2. Nell’arco della giornata qual è il momento che dedica alla scrittura?

Per circa 3 anni, ogni momento della giornata era dedicato totalmente alla scrittura.



3. Il suo autore contemporaneo preferito?

Anton Quintana e Paulo Coelho.

Intervista all'autore - Sergio Morana

Lunedì, 18 Dicembre 2017 14:51 Published in Interviste agli Autori

1. Che cos’è per Lei scrivere, quali emozioni prova?

Non sono uno scrittore, semmai un musicista. La musica è il mezzo d'espressione che mi è di gran lunga più congeniale, quindi più che di un'emozione parlerei di una tensione verso la ricerca di un linguaggio il più possibile semplice, lineare e comprensibile. Si tratta di tematiche talvolta complesse, di carattere tecnico, legate a esperienze professionali del tutto reali, ma nel contempo fortemente legate alle necessità quotidiane di giovani e adulti. Sento la necessità di comunicare esperienze dirette fuggendo gli inutili paludamenti che spesso appesantiscono i testi accademici, quel gergo che nell'ambiente scolastico chiamiamo "didattichese". Un travestimento che rappresenta quanto di più lontano e scoraggiante per chi voglia accostarsi a nuovi indirizzi nel campo dell'insegnamento, nel mio caso della musica.



2. Quanto della sua vita reale è presente in questo libro?

Molto, tutto. Il libro prende spunto da esperienze e riflessioni personali, elaborate basandomi sull'esperienza di tanti anni passati in cattedra a scontrarmi quotidianamente con i problemi pratici che la realizzazione di un progetto didattico musicale presenta. Insegnare non significa, come forse qualcuno potrebbe credere, percorrere una strada segnata e immutabile ma, al contrario, confrontarsi ogni giorno ed ogni ora con la realtà che ti circonda e spesso improvvisare sul tema, senza timore di tradire qualcuno o qualcosa. Credo che la peggior forma di autoannientamento, per un insegnante, sia pensare: "Si è sempre fatto così". Pochi lo dicono ma molti lo fanno, magari inconsciamente o per pigrizia. Io cerco di fornire un piccolo contributo per aiutare a superare l'atteggiamento statico caratteristico di molti colleghi.

Intervista all'autore - Angelo Puccio

Lunedì, 18 Dicembre 2017 14:31 Published in Interviste agli Autori

1. Parliamo un po’ di Lei, dove è nato e cresciuto?

Sono nato a Sciacca, un piccolo paesino in Sicilia in provincia di Agrigento, un paesino di pochi abitanti. Vivo in questo paesino da quando sono nato, sto frequentando la prima superiore del Liceo Scientifico indirizzo scienze applicate perché mi piace l'informatica e la matematica. Una volta finito i 5 anni del liceo credo di andare al nord ad esempio a Milano una città che amo fin da quando ero piccolo. Ho scelto questa città perché amo la gente, la moda, la città che molto avanzata come tecnologia, farò l'università nella facoltà di ingegneria informatica dato che assemblo computer pure ad occhi chiusi!



2. Che libro consiglierebbe di leggere ad un adolescente?

I libri non si consigliano ma si scelgono in base al proprio genere letterario preferito, consiglierei i libri della categoria di "Youtuber" perché spiegano il percorso da persona comune a un vero e proprio divo dei social network dato che ormai si può diventare famosi da un momento all'altro... Consiglio anche quei libri che parlano di cultura generale ma soprattutto consiglio il mio che può essere un aiuto nella tesine dell'esame di terza media. Ahahahah! ;)

Intervista all'autore - Niccolò Paggi

Lunedì, 18 Dicembre 2017 14:20 Published in Interviste agli Autori

1. Ci parli un po' di Lei, della Sua vita. Da dove viene? Come e quando ha deciso di diventare scrittore?

Sono nato a Novara dove vivo tutt'ora, e credo non ci sia stato un momento particolare in cui ho deciso di diventare scrittore. Ho sempre inventato storie, quindi scrivere e inventare sono cose che fanno parte di me praticamente da sempre.



2. Nell’arco della giornata qual è il momento che dedica alla scrittura?

Dipende, in genere tendo ad andare molto d'ispirazione, comunque direi appena sveglio ispirato da qualche sogno con spunti interessanti oppure a tarda notte.



3. Il suo autore contemporaneo preferito?

Sicuramente Neil Gaiman.

Intervista all'autore - Riccardo Pastore

Lunedì, 18 Dicembre 2017 14:11 Published in Interviste agli Autori

1. Parliamo un po’ di Lei, dove è nato e cresciuto?

Sono nato a Napoli, città dalle mille contraddizioni e altrettanti volti. Un’ educazione severa, che però non ha visto me adolescente accompagnato dai genitori, avendoli persi prematuramente. Nonostante le traversie trascorse, ho conservato e maturato una profonda introspezione, combattendo con quella realtà di un territorio, che da sempre vive un mondo spigoloso e crudo.



2. Che libro consiglierebbe di leggere ad un adolescente?

Oggi più che mai, credo fermamente per arginare la dilagante non attenzione alla cultura, che Collodi con Pinocchio, H.C.Andersen, possano essere la base su cui formare quella matrice di sogno e emozioni che un giovane deve avere.

Intervista all'autore - Massimo Palladino

Lunedì, 18 Dicembre 2017 13:52 Published in Interviste agli Autori

1. Ci parli un po' di Lei, della Sua vita. Da dove viene? Come e quando ha deciso di diventare scrittore?

Sono nato a Venezia da una coppia di professori che venivano da Palermo (mia madre) e Salerno (mio padre). Ho letto moltissimo, fin dalla più tener età, con una particolare predilezione per le tigri di Mompracem, Sherlock Holmes e la storia medioevale che amo tuttora indagare. Ho deciso di diventare scrittore all'età di 10 anni, quando, leggendo le poesie di Montale, scrissi la mia prima poesia che s'intitolava "Un cane guarda il mare, pensa"



2. Nell’arco della giornata qual è il momento che dedica alla scrittura?

Poiché adesso e da molti anni, sono un pensionato dello stato, avendo fatto il professore di lettere, scrivo nelle mie fasi non impegnate da altre occupazioni e preferisco il pomeriggio. Non la sera o la notte, perché amo anche dormire.

Intervista all'autore - Riley

Lunedì, 18 Dicembre 2017 13:08 Published in Interviste agli Autori

1. Che cos’è per Lei scrivere, quali emozioni prova?

Scrivere è accedere ad un'altra dimensione, a cui per il volere di qualcuno sei il prescelto, l'unico ad avervi accesso, e ad avere il compito di raccontare la tua esperienza a chi non ha avuto questo privilegio. Scrivendo, ho sempre avuto questa stranissima impressione: che la storia fosse già lì, da qualche parte, e che io fossi solo il tramite, la persona che l'avrebbe resa visibile, tangibile. Ha sempre avuto qualcosa di speciale, per me: spesso mi sono riferita a Michelangelo, nel parlare di ciò... Lui che sceglieva il marmo che già conteneva l'opera. Non so cosa lui provasse, ma per me è stato quasi opprimente, alcune volte (in senso positivo). L'emozione e la curiosità erano spesso talmente struggenti che mi si mozzava il fiato.



2. Quanto della sua vita reale è presente in questo libro?

Davvero molto poco. Cominciai a scrivere questo romanzo in un periodo molto buio, pieno di confusione e sentimenti negativi, e scrivere è stata una grande valvola di sfogo; creare nuovi personaggi, strane creature, antagonisti... ognuno con il proprio carattere e background personale. Mi estraniavo dai miei stessi pensieri e dalle parole altrui. Voglio pensare di essere riuscita a non trasmettere pressoché nulla di ciò che mi circondava, perché altrimenti questo libro probabilmente non sarebbe mai venuto alla luce.

Intervista all'autore - Daniel Ferruzzi

Lunedì, 11 Dicembre 2017 12:46 Published in Interviste agli Autori

1. Ci parli un po' di Lei, della Sua vita. Da dove viene? Come e quando ha deciso di diventare scrittore?

Mi chiamo Daniel Ferruzzi e vengo da un piccolo paesino vicino Firenze, di nome Greve in Chianti. Sono per metà polacco, ho 14 anni e frequento l'istituto Tecnico informatico A. Volta a Firenze. Sono "scrittore" da quando andavo alle elementari. Ovviamente non scrivevo libri, ma mi divertivo comunque a creare delle specie di fumetti con disegni e nuvolette di testo. L'idea di scrivere un libro mi è, ironicamente, venuta in mente solo quando lo finii. Infatti, rileggendo uno di questi molteplici "fumetti" mi accorsi, in terza media, che avevo fatto una storia veramente lunga. Cominciai a riscrivere queste vicende ormai vecchie di anni, fino a tirare fuori un libro vero e proprio.



2. Nell’arco della giornata qual è il momento che dedica alla scrittura?

Non ho un vero momento dedicato alla scrittura. Scrivo quando mi sento ispirato e di buon umore. Possono passare periodi in cui non tocco il documento nel quale ce l'ho salvato per settimane, come possono passare periodi in cui passo i pomeriggi davanti al portatile. Penso che sia tutto collegato al mondo dei videogiochi, parallelo per me a quello reale, nel quale passo momenti particolarmente gioiosi a momenti noiosi o addirittura frustranti.



3. Il suo autore contemporaneo preferito?

Il mio autore contemporaneo preferito è senza ombra di dubbio Patrick Ness, e di lui amo la trilogia di "Chaos". Cercherò di non fare spoiler a riguardo, ma la cosa che mi piace di più dei suoi libri è come riesca a far sembrare normale un mondo del tutto diverso dal nostro. Penso che questa cosa si possa vedere nel mio titolo (Anche se sono ancora a livelli infinitesimali rispetto al suo)

Intervista all'autore - David Ovort

Lunedì, 11 Dicembre 2017 12:09 Published in Interviste agli Autori

1. Che cos’è per Lei scrivere, quali emozioni prova?

Per me scrivere è volare, con ali di fantasia sorvolo i miei personaggi, li vedo, li sento, li invento e loro sentono me, sono il loro Dio, il loro mentore. Li ascolto e mi rendo partecipe delle loro sventure come delle loro avventure, soffro con loro e sono felice per loro, do merito a chi se lo merita e castigo chi deve essere castigato. I miei personaggi sono parte di me come io sono parte di loro e questo mio primo libro ne è l'esempio. I miei eroi hanno chiesto di finire la loro storia e io la sto scrivendo, ci sarà un seguito alle loro avventure e sarò lì con loro a viverle.

 




2. Quanto della sua vita reale è presente in questo libro?

Come ho scritto nel mio libro la realtà oggi supera la fantasia, io mi sono limitato a mischiare come un mazzo di carte e ho avuto una mano cattiva ma anche piena di speranza e d'amore, l'unico bene che non ci possono rubare, neanche da morti. La mia vita reale e parte di questo libro, ho fatto molti errori per ingenuità, errori che ho pagato a duro prezzo fino quasi ad impazzire, fino a pensare di essere un essere inutile perfino a me stesso e quando pensavo che fosse tutto finito l'amore mi ha salvato, ero in un pozzo nero e lei mi ha teso una mano e con infinita pazienza a resuscitato prima l'uomo e poi l'artista che sono sempre stato. Ve lo confesso, Roman sono io e Isabel e la mia compagna, la mia amica, il mio cuore e la mia mente.

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