2. Quanto della sua vita reale è presente in questo libro?
In questo libro, "Navigando nella storia di ieri e di oggi: le Repubbliche Marinare", è presente, prima di tutto, il mio amore per la storia e soprattutto quello per l'uomo che in essa ha camminato e operato. Le repubbliche marinare: Genova, Venezia, Pisa ed Amalfi esprimono ed evidenziano, in modo eccezionale, tutta questa attività dell'uomo ed i due protagonisti, Umberto e Chiara, ne sono una più che valida testimonianza. Non è un caso che la scelta delle origini dei due protagonisti sia caduta su Amalfi e Pisa. Amo infinitamente la costiera amalfitana, che, unitamente a Genova, Venezia e Pisa, contribuiscono a rendere tutto il nostro paese splendido e ricco di storia e di bellezza.
3. Riassuma in poche parole cosa ha significato per Lei scrivere quest’opera.
È davvero di notevole importanza questo libro per me per diversi motivi. Principalmente, per il suo contenuto storico nella ricostruzione di fatti ed eventi del passato, oltre all'intreccio della bella storia d'amore vissuta dai due protagonisti, Umberto e Chiara, proprio nelle località delle Repubbliche marinare.
4. La scelta del titolo è stata semplice o ha combattuto con se stesso per deciderlo tra varie alternative?
La scelta del titolo del libro è venuta fuori quasi spontanea, probabilmente traendo spunto dall'argomento del libro stesso: l'idea di attraversare i mari per commerciare principalmente e, contemporaneamente l'idea per l'uomo di attraversare il tempo con il suo cammino, la sua storia e, quindi, la sua vita. Ecco che è venuto fuori: "Navigando nella storia..."
5. In un’ipotetica isola deserta, quale libro vorrebbe con sé? O quale scrittore? Perché?
In un'ipotetica isola deserta cercherei di portare con me sicuramente non un unico libro. Cercherei anzi, di attrezzarmi, magari, restando in tema, con una galea, per fare in modo di poterne caricare il più possibile, tra cui sicuramente non mancherebbero quelli di Calvino, Pasolini, Cervantes, Pirandello, Shakespeare, oltre a libri di poesie tra cui Neruda. Insomma porterei con me una copiosa quantità di libri, di qualsiasi genere, poiché la lettura, oltre ad essere piacevole, è anche rilassante, nonché carica di spunti culturali.
6. E-book o cartaceo?
Cartaceo sicuramente: il profumo della carta ed il piacere della manualità mi rassicurano il pensiero che la sua presenza non scomparirà e mi trasmettono ancora di più il piacere di leggerlo, quasi di assaporarlo, ma accetto molto volentieri anche l'e-book e tutte le altre forme, che facilitano la diffusione e la trasmissione della comunicazione.
7. Quando e perché ha deciso di intraprendere la carriera di scrittore?
Ho deciso, ad un certo momento della mia vita, di scrivere, non certo per intraprendere la carriera di scrittore, ma esclusivamente per l'immenso piacere di scrivere, di esprimermi e di comunicare.
8. Come nasce l’idea di questo libro? Ci racconterebbe un aneddoto legato alla scrittura di questo romanzo?
C'è stato un giorno in cui ho davvero deciso di iniziare a scrivere questo libro. Certamente in primis è la mia passione per la storia, soprattutto per questo periodo in particolare, per cui da molto tempo pensavo di affrontare l'argomento avvalendomi di un romanzo - storico, ma il 20/06/2016, mentre stavo guardando alcune notizie sul giornale online "Positano news", mi accorsi e fui attratta da un articolo a firma del Dott. Giuseppe Gargano, direttore scientifico della Regata di Amalfi, dal titolo "La festa di Amalfi". Non so come esprimere in modo chiaro quell'idea iniziale e precisa di entrare in questa navigazione, ma sicuramente ha influito l'articolo che stavo visionando, di cui mi piace riportare qualche passo. Ecco come il Dott. Gargano Giuseppe, dopo aver descritto la città di Amalfi, si esprime splendidamente sull'evento della regata: "Appare sulla strada a picco sul mare il gonfalone della Serenissima con l'iscrizione evangelica Pax tibe, Marce, Evangelista meus, dono del pontefice Alessandro III nel 1771 per la mediazione svolta da Venezia a seguito del conflitto tra l'imperatore Federico Barbarossa e i Comuni: è l'inizio dei corte delle quattro repubbliche del mare."].....["Le squillanti trombe dal ritmo toscano annunciano l'arrivo del corte di Pisa. La croce pomettata in campo rosso prova i rapporti con Bisanzio degli inizi del XII secolo, quando, mercé gli amalfitani, sul Corno d'Oro i pisani ebbero la loro colonia. Il sergente coi suoi fanti, al secolo Stefano Gianfaldoni, che da bambino pescava dal molo di Amalfi, fa rivivere l'assalto orgogliosamente respinto a Ravello e a Scala nel 1135"].....["La rossa croce di S. Giorgio e la figura del megalomartire che infilza il drago indicano l'arrivo del corteo di Genova. I neri leoni dell'Embriaco sembrano ruggire all'avanzare sicuro di colui che per primo entrò a Gerusalemme dalla porta di Sion il 15 luglio 1099"]....]["Il suono familiare delle clarine e il ritmo cadenzato dei timpani della galea ammiraglia sono gli araldi della Donna bella, vestita riccamente di bruccato, la ninfa Amalfi, leggiadra sirena che vinse l'amore di Ercole." ].....[" E' festa ad Amalfi, oggi come ieri: il giovane Sergio III, figlio di Giovanni I e nipote di Mansone I, sposa Maria, figlia di Pandolfo II principe di Capua e di Benevento. E' la domenica 26 aprile 1002: il giorno seguente il diciannovenne rampollo ducale sarà incoronato, nella cappella palatina del S. Salvatore de Birecto di Atrani, Dei providentia dux, assicurando la successione alla sua dinastia".] E alla fine conclude quasi come una rappresentazione di vita reale: "Qualcuno proclama alla nazione, all'Europa e al Mediterraneo la grandezza delle città del mare, che illuminarono il Medioevo con una luce di civiltà e di progresso, auspicando una seria valorizzazione della cultura dalle Alpi a Pantelleria, per offrire alla gioventù italiana un futuro di riscatto e di rivoluzione ideologica improntata sulla tradizione delle conquiste sociali, politiche ed economiche che segnarono l'apogeo delle repubbliche marinare d'Italia"
9. Cosa si prova a vedere il proprio lavoro prendere corpo e diventare un libro?
Una gioia immensa e quasi incredibile per avercela fatta nel completare e dar corpo ad un proprio sogno che, con la concreta realizzazione e stampa, diventa realtà.
10. Chi è stata la prima persona che ha letto il suo libro?
Come per gli altri, anche per questo libro il primo a cui l'ho fatto leggere ed a cui esprimo il mio sentitissimo grazie per la collaborazione è stato l'avv. Giancarlo Calarota, che ha dato supporto morale e culturale per la realizzazione dell'opera.
11. Cosa ne pensa della nuova frontiera rappresentata dall’audiolibro?
Penso che sia un mezzo molto utile, importante e valido, per la diffusione delle informazioni e dei pensieri in esso contenuti anche offrendo la possibilità di dare il piacere di ascoltare. Allo stesso modo, ritengo che l'audiolibro consenta il coinvolgimento di chi altrimenti si troverebbe in un' ulteriore limitazione dei propri diritti, tra cui quello di informarsi.