1. Ci parli un po' di Lei, della Sua vita. Da dove viene? Come e quando ha deciso di diventare scrittore? Sono napoletana, ma in me scorre anche il sangue dei sanniti, pratici, duri e determinati. La mia educazione è stata teatro di lotta tra mia madre, napoletana, e la zia molisana che viveva con noi. Mia madre, donna di grande cultura, intelligenza e apertura mentale, mi ha educato ai suoi valori e, nonostante la mia riluttanza, mia zia mi ha forzato ad apprendere i doveri di una buona padrona di casa, però non è mai riuscita a farmi ricamare. La mia educazione è stata, dunque, completa: mi sono laureata, ho insegnato nella scuola superiore con passione, competenza e innovazione metodologica, ho viaggiato, ho coltivato con cura la mia mente, ma ancora oggi non mi scompongo se ho trenta ospiti a cena. Ho sposato un ingegnere americano e ho parlato francese in classe, inglese a casa e italiano con i miei figli.