1. Parliamo un po’ di Lei, dove è nato e cresciuto? Sono a Milano, cresciuto in un magnifico paesino brianzolo in mezzo al verde e dove in nome del paese Verderio vuol dire rio verde. Cresciuto in una fattoria, in mezzo a tante piante da frutta, di fiori e tanti animali da cortile e allevamento. Ai miei tempi i figli di contadini come me, erano considerati un po' speciali, infatti ero coccolato da genitori e parenti, la famiglia era composta da 14 persone, cerano nonni, zii, cugini e si viveva molto bene. Sin da piccolo mi piaceva costruire i giocattoli con i coetanei per poi elaborarli, si giocava sempre di gruppo. Poi è arrivato il tempo della scuola materna, all'ora si chiamava asilo, le elementari le medie e studi professionali. Si alternava lo studio col lavorare la terra e si imparavano molte cose specialmente tenere buoni rapporti con tutti. Poi il lavoro in una ditta artigiana del ferro battuto e li nasce la mia storia, lavorare il ferro caldo e plasmarlo come tu lo vuoi nelle forme che ti passano per la testa, così imparai a scrivere come forgiare il ferro, passioni che non ho mai lasciato.