1. Che cos’è per Lei scrivere, quali emozioni prova? Io amo scrivere da sempre perché è sempre stato molto più semplice per me, mettere nero su bianco ciò che verbalmente non riesco a dire per paura di sbagliare, non trovando le parole giuste o per timore di essere fraintesa. Quando scrivo invece non ci sono tabù, e paure, siamo solo io, i fogli, la biro e i tanti pensieri che si trasformano prima in immagini, poi in concetti... come direbbe il grande Mogol: pensieri e parole e quelle parole nascono da sole e io le trascrivo poi le rileggo e mi emoziono o mi sorprendo e dico: caspita! 2. Quanto della sua vita reale è presente in questo libro? Della mia vita reale? Bè! c'è molto di me nel libro, in fin dei conti l'ho scritto io... penso che ogni scrittore e io non mi reputo tale, metta parte del suo io più profondo nelle proprie opere, sia che si tratti di fantasia o fantasia sia che si tratti di sentimenti.