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BookSprint Edizioni Blog

Giovedì, 01 Giugno 2017 11:50

Intervista all'autore - Massimo Bua

1. Ci parli un po' di Lei, della Sua vita. Da dove viene? Come e quando ha deciso di diventare scrittore? Sono Massimo un ragazzo di 31 anni che abita a Piossasco un paese in provincia di Torino. I miei genitori sono originari del sud, mio padre è della Sardegna, mia mamma originaria dell’Abruzzo. Caratterialmente devo dire che da mia mamma ho preso la tenacia e la forza di lottare, mentre da mio padre la timidezza e la testardaggine; quindi anche se di fatto sono una persona molto chiusa e riservata, mantengo al contempo una grande forza di volontà rispetto alle difficoltà della vita. Nella mia vita ho dovuto superare grandi difficoltà già da subito, perché nasco prematuro con una paralisi celebrale infantile a cui sono seguiti una serie di interventi correttivi, perché la parte più colpita nel mio caso specifico sono state le gambe e in modo pervasivo tutta la zona celebrale del movimento.
Mercoledì, 31 Maggio 2017 12:40

Intervista all'autore - Roberto Dameri

1. Ci parli un po' di Lei, della Sua vita. Da dove viene? Come e quando ha deciso di diventare scrittore? Sono nato a San Cristoforo(Al) nel 1941. È un grazioso paese a 300 metri sul livello del mare, dove ho vissuto fino all'età di 9 anni, per poi trasferirmi a Genova con la famiglia. Da ragazzo ho vergato qualche poesia, ma la voglia di scrivere è nata intorno ai 50 anni, quando per la prima volta ho sentito la necessità di raccontare la vera storia di un cane. 2. Nell’arco della giornata qual è il momento che dedica alla scrittura? Non c'è un momento preciso. Posso stare alcuni giorni senza scrivere e poi buttare giù molte pagine nel corso di parecchie ore se mi frulla in testa un argomento interessante. 3. Il suo autore contemporaneo preferito? Giampaolo Pansa, giornalista e scrittore, per i suoi scritti sul Fascismo e la Resistenza, temi sempre di attualità e che a me interessano assai.
Martedì, 30 Maggio 2017 16:42

Intervista all'autore - Emanuele Verdura

1. Ci parli un po' di Lei, della Sua vita. Da dove viene? Come e quando ha deciso di diventare scrittore? Mi considero cittadino del mondo, anche se sono molto legato alle mie origini siciliane. La mia crescita professionale, spirituale e sociale si è sviluppata tra Sicilia e Lombardia dove ho insegnato, ho fatto ricerche e formato docenti. Fin da piccolo ho avuto una spiccata propensione ad osservare le azioni delle persone per apprezzarne i lati positivi e capire il loro punto di vista. Durante l’adolescenza mi è sorto spontaneo il desiderio di narrazione e raccontavo favole ai bambini del quartiere. Dalla narrazione orale, che ho continuato ad esercitare nelle scuole con i miei alunni, si è fatto strada la necessità di scrivere per esprimere le mie sensazioni, i miei pensieri e soprattutto il mio modo di vedere la realtà con la speranza di far riflettere i lettori.
Lunedì, 29 Maggio 2017 15:39

Intervista all'autore - Jenny Nencioni

1. Che cos’è per Lei scrivere, quali emozioni prova? Io amo scrivere da sempre perché è sempre stato molto più semplice per me, mettere nero su bianco ciò che verbalmente non riesco a dire per paura di sbagliare, non trovando le parole giuste o per timore di essere fraintesa. Quando scrivo invece non ci sono tabù, e paure, siamo solo io, i fogli, la biro e i tanti pensieri che si trasformano prima in immagini, poi in concetti... come direbbe il grande Mogol: pensieri e parole e quelle parole nascono da sole e io le trascrivo poi le rileggo e mi emoziono o mi sorprendo e dico: caspita! 2. Quanto della sua vita reale è presente in questo libro? Della mia vita reale? Bè! c'è molto di me nel libro, in fin dei conti l'ho scritto io... penso che ogni scrittore e io non mi reputo tale, metta parte del suo io più profondo nelle proprie opere, sia che si tratti di fantasia o fantasia sia che si tratti di sentimenti.
Lunedì, 29 Maggio 2017 15:22

Intervista all'autore - Francesco Giannini

1. Che cos’è per Lei scrivere, quali emozioni prova? Scrivere è donare agli altri. In secondo luogo mi ha fatto incontrare me stesso. Credo che ognuno di noi nel momento in cui lo fa, consciamente o inconsciamente incontra la propria anima. Le emozioni che si provano sono paragonabili all'effetto di una respirazione profonda, a quelle di un bagno caldo in una spa, insomma emozioni di piacere relax e rigenero. Nel caso di questo libro l'emozione è quella della speranza e il desiderio di avere un mondo un po’ diverso. Migliore. Un mondo in cui l'essere umano impara ad amarsi per poter amare meglio tutto ciò che a intorno a se, persone comprese.
Lunedì, 29 Maggio 2017 14:53

Intervista all'autore - Fabiana Corvi

1. Che cos’è per Lei scrivere, quali emozioni prova? Per me scrivere è tutto. È una delle mie passioni più grandi. Quando scrivo riesco a "scappare" dalla realtà, per addentrarmi nel mondo di quello che sto scrivendo. Mi piace molto, perché posso fare quello che voglio della mia storia e per questo mi sento libera. Poi, riesco ad immedesimarmi e ad immaginarmi ogni scena che scrivo e mi piace davvero tantissimo...sono una sognatrice e quello che immagino (ogni scena, ogni situazione) la scrivo e mi ci immedesimo.
Lunedì, 29 Maggio 2017 11:30

Butta la lenza

Un viaggio nella letteratura femminile attraverso la storia di Jane Austen, Virginia Woolf, Oriana Fallaci, Elsa Morante e Margaret Mazzantini. “Butta la lenza”, il libro d’esordio di Cristiana Zingarino si configura come un itinerario immaginario nel mondo di alcune delle più importanti autrici di tutti i tempi. Il romanzo, edito dalla BookSprint Edizioni, è fruibile sia nella classica veste della brossura cartacea, che in quella più moderna dell’e-book.
Lunedì, 29 Maggio 2017 10:16

Intervista all'autore - Cristiana Zingarino

1. Parliamo un po’ di Lei, dove è nato e cresciuto? Sono nata e cresciuta a Catania, tra il fumo e il fuoco dell'Etna e il mare azzurro della Sicilia appena dietro la porta della città. 2. Che libro consiglierebbe di leggere ad un adolescente? Non sono brava a consigliare un adolescente, non ho mai letto libri per ragazzi. Quando io ero adolescente ho iniziato a leggere "La Signora delle camelie" di Alexandre Dumas, "Le notti bianche " di Dostoevskij, "Cime tempestose" di Emily Bronte etcc.. 3. Cosa pensa della progressiva perdita del libro cartaceo a favore dell’ e-book? Non sono affatto d'accordo; un libro è un libro, bello da sfogliare, profuma di carta, si vede quando è vissuto. Sicuramente il progresso ha la sua utilità ma, secondo me, l'e-book deve solo accompagnare e mai sostituire il libro cartaceo.
1. Ci parli un po' di Lei, della Sua vita. Da dove viene? Come e quando ha deciso di diventare scrittore? Mi chiamo Gian Francesco Camoni, ho 64 anni, sono a nato a Pistoia dove attualmente risiedo. Sono un ingegnere elettronico da qualche anno in pensione, sposato con Licia e ho due figlie anche loro sposate e un figlio che per il momento vive in casa con noi. Ho deciso di diventare scrittore a seguito di una curiosa circostanza. Nel dicembre del 2012 una delle figlie, piuttosto impressionata, mi mostrò una foto che aveva scattato nel suo appartamento, dove compariva una misteriosa quanto inquietante mano monca appoggiata sulla spalla del marito. Come un esperto mi ha successivamente spiegato, si trattava solo di un singolare effetto di sovrapposizione d’immagine avvenuto nella memoria digitale della macchina.
Venerdì, 26 Maggio 2017 17:09

Intervista all'autore - Domenico Marcianò

1. Che cos’è per Lei scrivere, quali emozioni prova? Sicuramente non è un passatempo, neanche un lavoro. Lo scrivere per me è come una terapia, mi aiuta a dar sfogo ai miei pensieri farli vivere e poterli affrontare a suo tempo. Questo perché niente viene cancellato dalla memoria, ma solo accantonato nell'inconscio. Quello che scrivo è pura realtà, è dettato da esperienze vissute quindi le emozioni mi accompagnano sempre ad ogni scritto e ad ogni lettura. 2. Quanto della sua vita reale è presente in questo libro? Questo libro è come un autobiografia sotto forma di poesie. La mia vita è stata un susseguirsi di eventi negativi e positivi che sicuramente hanno contribuito a trasformare prima, e temperare poi, il mio carattere. Sono certo, e l’ho provato sulla mia pelle, gli episodi sono determinanti a dare un'identità ad ogni uomo.

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