2. Nell’arco della giornata qual è il momento che dedica alla scrittura?
Poco tempo alla scrittura ma molto alla lettura, di aforismi e poesie soprattutto. Di solito il mio processo creativo parte da un'idea, un'illuminazione improvvisa, attorno a cui mi piace tessere una fitta trama di parole che poi danno vita alla maglia poetica.
3. Il suo autore contemporaneo preferito?
Alda Merini.
4. Perché è nata la sua opera?
Perché...
Ci sono cose che devono essere dette
comunque, quantunque, chiunque presente
non possono stare per troppo tempo
in fragili vasi di coccio costrette.
In italiano, in latino o in inglese
anche in dialetto, che fa tanto chic,
o se preferisci su foglio elettronico
da perderci solo il tempo di un clic.
Ad alta voce o nella mente
in silenzio, tra i denti o bisbigliate,
l'importante e strapparle dalla sorgente,
prima che restino abbarbicate.
Loquor, Vanessa Riitano, "Coriandoli e sono fan dell vita", BOOKSPRINT EDIZIONI.
5. Quanto ha influito nella sua formazione letteraria il contesto sociale nel quale vive o ha vissuto?
Ha influito nella misura in cui sono stata educata a fidarmi della scuola, della cultura, delle parole. Credo che la cosa più importante che mi abbia lasciato il contesto sociale e familiare in cui ho vissuto, sia l'importanza di essere spontane, garbati, educati, ma spontanei.
6. Scrivere è una evasione dalla realtà o un modo per raccontare la realtà?
È un modo per raccontarla, però arricchendola, esaltandola, cristallizzandola ed amandola.
7. Quanto di lei c’è in ciò che ha scritto?
C'è tutto di me: il mio carattere, i miei ricordi, le mie emozioni, le mie speranze, le mie angosce, i miei successi, il mio vissuto, i miei affetti. C'è quello che ero, quello che so(g)no.
8. C’è qualcuno che si è rilevato fondamentale per la stesura della sua opera?
La mia famiglia, che mi ha impresso alcuni concetti fondamentali:
- io SONO prima ancora di AVERE;
- io posso essere tutto ciò che voglio;
- i limiti e gli ostacoli sono solo nella volontà di ciascuno di noi.
9. A chi ha fatto leggere per primo il romanzo?
A mio marito e alla mia famiglia.
10. Secondo lei il futuro della scrittura è l’e-book?
Non voglio essere retrograda e vetusta, ma la soddisfazione di sfogliare materialmente un libro, non può essere sostituita e rimpiazzata con una finta pagina digitale. La carta non si spreca (è vero) ma esiste il riciclo! La lettura equivale a libro, aprire e chiudere una copertina, sfogliare e odorare le pagine nuove, sottolineare i versi o le fresi più belle, mettere un segnalibro e ritrovare tutto questo piccolo mondo la sera seguente, sul proprio comodino, prima di addormentarsi.
11. Cosa ne pensa della nuova frontiera rappresentata dall’audiolibro?
Utile, senza dubbio. Interessante, sicuramente. Non fondamentale.