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BookSprint Edizioni Blog

Giovedì, 28 Dicembre 2017 16:58

Intervista all'autore - Luigi Di Piazza

1. Parliamo un po’ di Lei, dove è nato e cresciuto? Sono nato e cresciuto a Palermo. Sono sposato e ho due figlie e tre nipotini. Sono stato Dirigente presso un Ente Pubblico, dove ho svolto anche attività sindacale. Sono laureato in Scienze Politiche. 2. Che libro consiglierebbe di leggere ad un adolescente? Naturalmente il mio romanzo e i classici riferiti a Giovanni Verga, Pirandello e Sciascia. 3. Cosa pensa della progressiva perdita del libro cartaceo a favore dell’ eBook? Sarebbe una grave perdita. Personalmente preferisco quello cartaceo.
Giovedì, 28 Dicembre 2017 12:53

Intervista all'autore - Antonio Sodano

1. Ci parli un po' di Lei, della Sua vita. Da dove viene? Come e quando ha deciso di diventare scrittore? Mi chiamo Antonio e sono nato a Napoli, dove attualmente vivo. Molto spesso è lo scrittore che decide di diventarlo, nel mio caso è la scrittura che ha scelto me. 2. Nell’arco della giornata qual è il momento che dedica alla scrittura? Quando sono ispirato posso scrivere anche tutta la giornata. Infatti il mio terzo libro l'ho scritto in 8 giorni. Il primo libro l'ho scritto in 20 giorni e questo in un anno e mezzo. Capirà il potenziale lettore, che scrivere una raccolta di aforismi non è facile e impiega del tempo. 3. Il suo autore contemporaneo preferito? Sarò sincero, sono un pessimo lettore. Leggo quasi esclusivamente libri che mi servono per la scrittura. Però ho letto volentieri un libro, quello di Ken Follet, I pilastri della terra. Mi piacque tanto che restavo sveglio la notte per sapere come andava a finire la storia.
Giovedì, 28 Dicembre 2017 12:31

Intervista all'autore - Alfredo Biondolillo

1. Che cos’è per Lei scrivere, quali emozioni prova? Quando scrivo mi sembra di comunicare con la mia creativa più profonda, entro in contatto con l'immaginazione, mi ritrovo dentro a una stanza dove conosco ogni angolo e so dove andare a prendere ciò che mi serve, e quando riesco a lasciarmi andare tutto scorre come già predefinito. Un disegno che lentamente prende forma grazie anche alla parte bambino che ho sempre tenuto a disposizione. 2. Quanto della sua vita reale è presente in questo libro? Diciamo che in certi passaggi ci sono immagini di vita reale che vedevo in modo nitido e da lì partiva l'immaginario. 3. Riassuma in poche parole cosa ha significato per Lei scrivere quest’opera. Una sfida, scrivere per me è condividere con gli altri, lo amo fare attraverso monologhi, lettere, storie comiche. Scrivere un romanzo e divulgarlo significa vincere la paura del giudizio di non sentirsi adeguati. Oggi so che posso farlo e continuerò a coltivare il mio talento, perché sono riuscito ad andare oltre.
Giovedì, 28 Dicembre 2017 11:49

Intervista all'autore - Carlo Bramanti

1. Che cos’è per Lei scrivere, quali emozioni prova? Scrivere è la mia vita, poter trasmettere quello che anima i miei sogni la ritengo una piccola magia, e al tempo stesso un privilegio. Non è vile apparenza, non è semplice inchiostro sulla carta, ma un'impronta indelebile della propria essenza. 2. Quanto della sua vita reale è presente in questo libro? C'è tanto di me in questo libro, sotto forma di metafora. C'è l'uomo che sono stato e vorrei essere, ci sono anime che ho incontrato in un libro o per strada, e che in qualche modo mi hanno stretto o riempito il cuore. 3. Riassuma in poche parole cosa ha significato per Lei scrivere quest’opera. Oltrepassare la soglia della realtà, superare i suoi limiti, per abbracciare una speranza che abbaglia.
Mercoledì, 27 Dicembre 2017 17:00

Intervista all'autore - Andrea Palazzolo

1. Parliamo un po’ di Lei, dove è nato e cresciuto? Sono nato a Casale Monferrato (ero un esserino di 8 mesi) e sono cresciuto a Vignale Monferrato, un paese tra le colline. Sono sempre stato a contatto con la natura tra boschi e vigne. Tutti i giorni un’ avventura. 2. Che libro consiglierebbe di leggere ad un adolescente? Sicuramente tutti i romanzi su Sherlock Holmes sempre di Doyle "il mondo perduto", tutta la saga dei libri di Ulysses Moore. Sono più di 10 libri, molto belli e appassionanti. 3. Cosa pensa della progressiva perdita del libro cartaceo a favore dell’ eBook? A me personalmente l' eBook non piace perché mi manca lo sfogliare le pagine il profumo della carta. Tutte queste piccole cose che rendono la lettura un momento speciale e unico.
Mercoledì, 27 Dicembre 2017 15:14

Intervista all'autore - Mimma Ciotoli

1. Che cos’è per Lei scrivere, quali emozioni prova? Scrivere per me è riuscire a descrivere ciò che provo, ciò che sento, tutto quello che voglio trasmettere. È veramente un’emozione fortissima: la possibilità di comunicare sinceramente il mio sentire e il mio pensiero a chi lo desidera. 2. Quanto della sua vita reale è presente in questo libro? Questo libro pone continue domande sull’essenza della vita, su chi siamo, su chi vogliamo diventare, sui nostri ideali, sui nostri sogni e su quanta voglia abbiamo di realizzarli… Evidentemente, c’è molto di me stessa. 3. Riassuma in poche parole cosa ha significato per Lei scrivere quest’opera. Ogni volta che scrivo qualcosa spero soprattutto di donare spunti di riflessione interessanti agli altri. Scrivere quest’opera è stata una esperienza che mi ha cresciuto e incoraggiato a pensare ulteriormente sul significato della vita e del nostro agire. 4. La scelta del titolo è stata semplice o ha combattuto con se stesso per deciderlo tra varie alternative? Il titolo è nato spontaneamente, appena venuto in mente mi è piaciuto subito.
Mercoledì, 27 Dicembre 2017 15:04

Intervista all'autore - Alessia Ceccoli

1. Ci parli un po' di Lei, della Sua vita. Da dove viene? Come e quando ha deciso di diventare scrittore? La mia vita è stata, è e sarà sempre il dono più grande che ho ricevuto dai miei genitori. Un treno sul quale nessuno chiede di salire, ma che è in grado di portarci in posti meravigliosi. Anche quando pensiamo che scendere sarebbe l'unica soluzione, o quando tutto ci fa credere che non vale più la pena di viaggiare con lui. La realtà ci pone davanti a innumerevoli scelte da fare, decisioni da prendere o porte da chiudere, ma quello che fa di ognuno di noi un essere unico e inimitabile è il senso che diamo a quel "Viaggio". L'amore, la gioia, la sofferenza… sono tutte facce diverse di quell'immenso Amore chiamato Vita. Scrivere è stato sempre il "mio" modo di dare forma alle emozioni, cercando di comunicarle così come le vedo e le sento. Ma la cosa che amo ancora di più è condividere, perché attraverso l'espressione di ciò che siamo possiamo arricchirci di ciò che potremmo diventare. Scrivo da sempre, da quando ho iniziato con quel diario chiuso con il lucchetto che desideravo tanto avere da piccola. Ho iniziato così: partendo da semplici frasi che il tempo ha trasformato in pensieri più elaborati. Con il tempo mi sono accorta che scrivere non è solo un'esigenza ma anche un modo per elaborare sentimenti, amori, mancanze e delusioni. Diventare scrittore... non so se la gente potrà mai considerarmi all'altezza di questo termine ma la cosa di cui sono certa è che con questo libro sono riuscita a realizzare un grande sogno: condividere un'esperienza. Se questo farà di me una scrittrice (e soprattutto una brava scrittrice) lo dovranno dire le persone che decideranno di dedicarmi un po’ del loro tempo. 2. Nell’arco della giornata qual è il momento che dedica alla scrittura? Soprattutto la mattina all'alba, ma non è una regola fissa. Giro sempre con un taccuino e una penna nella borsa perché a volte basta una canzone, un gesto di mio figlio, uno sguardo di un passante o una parola detta da chi ami, per dare forma ai miei pensieri e trasformarli in parole.
Mercoledì, 27 Dicembre 2017 14:54

Intervista all'autore - Matteo Pirro

1. Che cos’è per Lei scrivere, quali emozioni prova? Domanda difficile per avere in me una sola risposta. Diciamo che in una domanda come questa vi sono dentro infinite risposte. Parto sempre dal presupposto che Mosè è stato ed è tuttora il mio punto di riferimento. Per scrivere i 10 comandamenti si è fidato dell'ascolto. Prima ha ascoltato e poi ha scritto. Ma prima di scrivere, uno deve fidarsi e deve crederci. Per me è questa la vera magia della scrittura. Uno per scrivere deve credere in qualcosa e in qualcuno. Molto spesso mi soffermo a pensare se Mosè non si fosse fidato di Dio. Se per un motivo o l'altro non avesse creduto alla parola di Dio e non avesse inciso nella tavola i 10 comandamenti. Ecco, che mondo sarebbe stato senza un Credo? Io penso che uno deve farla la fatica di credere sempre in qualcosa o in qualcuno perché senza credo non può esserci vita. Ognuno di noi ogni giorno combatte per qualcosa o qualcuno perché crede che sia cosa buona e giusta donarsi per chi si ama. E alla fine si tirano le somme su quanto si è perso. Perché non esiste persona al mondo che ha creduto in qualcosa e poi ha vinto. Chi crede perde sempre. Ma c'è una cosa che non perde mai : il cuore che ci ha messo per ciò in cui ha creduto. Quello resta. È necessario ricordarselo se si vuole ricominciare. Quindi per me scrivere è avere fiducia verso gli altri, credere in me stesso e amare il prossimo.
Mercoledì, 27 Dicembre 2017 11:37

Intervista all'autore - Giuseppe Marino

1. Ci parli un po' di Lei, della Sua vita. Da dove viene? Come e quando ha deciso di diventare scrittore? Sono nato e cresciuto in Sicilia, poi ho vissuto diversi anni ad Urbino dove mi sono laureato in psicologia e, oltre agli studi, la città ducale mi ha dato tanto dal punto di vista personale, relazionale e esperienziale. Sono stati anni fondamentali per la mia crescita e la mia consapevolezza. Da qualche anno vivo a Trieste, definita la città letteraria, la quale influisce anche lei, attraverso ciò che vivo, alla stesura delle mie poesie. 2. Nell’arco della giornata qual è il momento che dedica alla scrittura? Dipende non ho un orario fisso, per quanto riguarda le poesie non ci perdo molto tempo. Le poesie nascono nelle mia mente mentre faccio tutt’altro e solo quando sono pronte mi siedo e scrivo e non sto li a pensare cosa scrivere; scrivo come se scrivessi sotto dettatura. Posso stare settimane o anche mesi senza scrivere nel frattempo qualcosa matura nella mia mente e capita che ne scrivo due, tre di getto una dietro l’altra. Diverso è il discorso se devo scrivere ad esempio un racconto, in questo caso ho bisogno di essere più sistematico e costante, ho bisogno di immergermi nella storia che voglio raccontare.
Giovedì, 21 Dicembre 2017 13:03

Intervista all'autore - Maria Laura Centini

1. Che cos’è per Lei scrivere, quali emozioni prova? Scrivo a seguito di forti emozioni positive o negative avute nella vita, per analizzare e sviscerare questi fatti e, quando finisco di scrivere, mi sento più serena e felice se trovo la soluzione a questi problemi angosciosi o meravigliosi. 2. Quanto della sua vita reale è presente in questo libro? Sicuramente più del 60%.   3. Riassuma in poche parole cosa ha significato per Lei scrivere quest’opera. Quest'opera non è un romanzo ma raccontini legati alla mia vita reale, anche se i personaggi che li popolano sono di pura fantasia. Ho scritto questi raccontini per alleggerire e metabolizzare ricordi di una vita spesso pesante e tormentata.   4. La scelta del titolo è stata semplice o ha combattuto con se stesso per deciderlo tra varie alternative? Il titolo mi è venuto spontaneo. Avrei potuto personalizzare con "La mia vita tra fantasia e realtà", ma ho preferito rimanere sul generico.

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