Ci parli un po' di Lei, della Sua vita. Da dove viene? Come e quando ha deciso di diventare scrittore? Sono nato in un quartiere della periferia romana esattamente nel quartiere della Garbatella, dove si narra una leggenda della provenienza del nome del quartiere, da una ragazza garbata e bella che accoglieva nella sua locanda i pellegrini di passaggio. Da lì nasce il nome di questo quartiere. Una zona periferica molto movimentata e afflitta da problematiche reali come tutte le periferie romane. Le scelte sono poche e le amicizie sbagliate possono cambiare la vita oppure cercare di combattere, essendo diverso da tutti gli altri. Ma tutto questo dipende anche dall'educazione impartita con principi fondamentali come il rispetto, ma a volte non basta, perché è facile cadere nei tranelli delle cattive abitudini e delle cattive amicizie. Io devo ringraziare i miei genitori e il parroco che mi ha cresciuto che ha contribuito a fortificate ciò che mi hanno insegnato i miei genitori, facendo capire che la strada giusta era quella di essere diverso da tutti gli altri seguendo una strada diversa. Mi è sempre piaciuto scrivere. è un dono che ho sempre avuto fin da bambino. Il parroco che mi ha cresciuto ha fatto sì che il mio dono della scrittura si perfezionasse e anche se per un periodo l’ho accantonato, è bastato che alcuni avvenimenti personali mi facessero ritornare questo splendido dono per esprimere me stesso, con le tematiche personali dell'amore e della vita sociale.