Ci parli un po' di Lei, della Sua vita. Da dove viene? Come e quando ha deciso di diventare scrittore?
Mi sono laureato in ing. elettronica a Napoli, nel 1980.
Dopo una parentesi di un anno all'Olivetti presso la sede di Ivrea (To) intrapresi la carriera di insegnante di elettronica in istituti tecnici statali, conclusa nel 2019, anno del mio pensionamento. Nel 2004 ho conseguito un diploma in Cultura Teologica. Ho vissuto a Cava de' Tirreni (Sa) sino al 2019. Ora vivo a Busto Arsizio (Va).
Durante un periodo particolare della mia vita ho scritto il mio primo libro.
Ora ne sto scrivendo un secondo.
Nell’arco della giornata qual è il momento che dedica alla scrittura?
Chiaramente quando sono solo, completamente libero e sento dentro l'esigenza di scrivere.
Il suo autore contemporaneo preferito?
Paulo Coelho
Perché è nata la sua opera?
Soprattutto per cercare di descrivere particolari sensazioni provate nella mia vita, sotto forma di favola o racconto.
Quanto ha influito nella sua formazione letteraria il contesto sociale nel quale vive o ha vissuto?
Il contesto sociale non ha influito nella mia formazione letteraria. Essa è nata da una mia intima propensione ed esigenza.
Scrivere è una evasione dalla realtà o un modo per raccontare la realtà?
È un modo di raccontare la realtà.
Quanto di lei c’è in ciò che ha scritto?
C'è molto di me nel mio libro.
C’è qualcuno che si è rivelato fondamentale per la stesura della sua opera?
Ci sono state varie persone ed eventi fondamentali per la stesura del mio libro
A chi ha fatto leggere per primo il romanzo?
Alla mia compagna Maria.
Secondo lei il futuro della scrittura è l’ebook?
Spero di no.
Cosa ne pensa della nuova frontiera rappresentata dall’audiolibro?
Credo molto nel libro cartaceo. L’audiolibro va bene per le persone ipovedenti