Parliamo un po’ di Lei, dove è nato e cresciuto?
Sono nato e cresciuto in una città della provincia di Caserta, ma ho anche avuto la fortuna di viaggiare spesso.
Cosa pensa della progressiva perdita del libro cartaceo a favore dell’eBook?
Capisco le belle sensazioni che la carta sa dare, ma leggere su eBook è un'esperienza completamente diversa e non necessariamente peggiore. Tutt'altro, con strumenti per immergersi nella lettura e l'opportunità di avere a propria disposizione tanti libri contemporaneamente.
La scrittura è un colpo di fulmine o un amore ponderato?
È un modo come un altro per esprimersi: amo utilizzarlo, ma allo stesso tempo la scrittura deve condividere questo mio amore con tanti altri mezzi, quali il disegno e soprattutto la musica.
Cosa l’ha spinta a scrivere questo libro?
Ho scritto i componimenti perché ne avevo la necessità, o perché mi divertiva mettermi alla prova; solo in un secondo momento, quando ormai avevo raccolto diverse poesie, ho creduto valesse la pena raccoglierle in un libro.
Quale messaggio vuole inviare al lettore?
I versi devono dire "anch'io", anch'io ho provato quello che stai provando (o hai provato) tu, non sei solo.
La scrittura era un sogno nel cassetto già da piccolo o ne ha preso coscienza pian piano nel corso della sua vita?
Mi è sempre piaciuto giocare con le parole, ma non ho mai pensato di dare alla scrittura un ruolo fondamentale nella mia vita.
C’è un episodio legato alla nascita o alla scrittura del libro che ricorda con piacere?
Quando ho condiviso per la prima volta qualche scritto ho non solo ricevuto commenti positivi, ma ho anche scoperto che molti di coloro che mi stavano attorno condividevano la passione per i versi.
Ha mai pensato, durante la stesura del libro, di non portarlo a termine?
No, mai. Perché quando ho deciso di creare questa raccolta era in realtà già completa.
Il suo autore del passato preferito?
Di certo Ungaretti, per l'uso delle parole, ma la mia passione per la matematica mi fa ammirare tanto quei poeti che componevano con grandissima precisione per il metro, i suoni, i ritmi, primo fra tutti Petrarca.
Cosa ne pensa della nuova frontiera rappresentata dall’audiolibro?
Personalmente non amo sentire gli altri leggere; tuttavia sembra chiaro che per molti sia un ottimo passatempo, per "leggere" anche quando si ha altro da fare.