1. Che cos’è per Lei scrivere, quali emozioni prova?
È come vedere un quadro che prende forma. Su di una tela bianca viene abbozzato il disegno a matita da cui nasce un'ombra in bianco e nero. Poi le sfumature diventano sempre più chiare e i contorni sempre più definiti. Comincia a intravedersi uno sfondo su cui appoggiare e tessere la trama. A poco a poco l'immagine e lo sfondo diventano un tutt'uno. I personaggi cominciano a colorarsi e a far riflettere la propria anima. È il quadro a quel punto che comincia a chiamarti ed è lui che stabilisce i colori definitivi. L'emozione più grande è quella di firmare il quadro con tutte le sue sfumature create dal tuo riflesso.
1. Che cos’è per Lei scrivere, quali emozioni prova?
Scrivere è cercare di collocarsi nella realtà, sulla scia di altri, sforzandosi di rifletterla dentro, nel pensare ed nell'agire. L'emozione spesso arriva, dopo una ricerca costante, quando si para davanti in una formulazione felice che ci incanta.
1. Parliamo un po’ di Lei, dove è nato e cresciuto?
Sono nata in un paradiso: la Sardegna, precisamente a Nuoro. Adoro la mia terra e mi ritengo fortunata ad essere parte di essa. Sono una persona comune e molto semplice che ama l'arte in ogni sua forma. Ho un compagno e una figlia che sono la parte migliore di me. Loro sono la mia più grande ispirazione! La passione per la lettura e la scrittura mi è stata trasmessa da mio padre e ringrazio mia madre che invadendo la casa di ogni sorta di libro ha contribuito a farla crescere.
1. Che cos’è per Lei scrivere, quali emozioni prova?
Per me, scrivere è mettere una parte di me a disposizione della gente che vive accanto a me e che mi conosce ma non del tutto. Ma è anche fare in modo che chi si trova, ad un certo punto della propria vita, a cercare qualcosa di importante con cui confrontarsi, possa farlo. Per me diventa un'occasione per dire con onestà che cosa ho fatto io in determinate circostanze a chi cerca una spiegazione o una risposta ai suoi interrogativi. Per me scrivere è dire che non ci sono risposte a tutti gli interrogativi che le persone si pongono ma che l’unico modo per trovarle è vivere la vita pienamente.
1. Ci parli un po' di Lei, della Sua vita. Da dove viene? Come e quando ha deciso di diventare scrittore?
Vengo da Avezzano, in provincia de L'Aquila: abruzzese al 100%, sebbene abbia vissuto in passato in molti altri posti. Il giorno in cui ho cominciato a scrivere non lo ricordo con precisione, ma dev'essere stato sicuramente un gran giorno. Certe cose non si decidono, non sei tu a volerle, sono loro a trovarti. Per me il fatto di dover scrivere quello che rimaneva in qualche modo "incastrato dentro" è sempre stato presente.
1. Che cos’è per Lei scrivere, quali emozioni prova?
Scrivere è tutto, ti lascia l'emozione di essere vero, senza freni, attraverso l'inchiostro di una penna "fotografare", immortalare emozioni e sensazioni del momento.
1. Che cos’è per Lei scrivere, quali emozioni prova?
Scrivere non è un'emozione è uno sfogo imprescindibile che nasce dall'ascolto dei problemi e delle sofferenze di persone curate in 43 anni di professione medica. Dopo aver inghiottito tante, troppe cose negative ho avvertito l'urgenza di dar voce a pensieri e sentimenti maturati in un contesto dove il prossimo aveva la priorità. Per inventare storie occorre essersi procurati una quantità di notizie belle e brutte, tristi e divertenti. Quando ho raggiunto quella che ritenevo una conoscenza sufficiente ho pensato bene di dar fiato alle trombe. Il destino o forse un nume previdente non mi ha dato figli e allora ho sperato di tramandare il mio nome alle opere letterarie che mi ostino a scrivere, anche se conosco i miei limiti che non sono pochi.
1. Ci parli un po' di Lei, della Sua vita. Da dove viene? Come e quando ha deciso di diventare scrittore?
Sono nato a Roma, una città che si è rivelata, subito, troppo grande per me; presto mi sono smarrito in una crescita piena di problemi esistenziali a cui non sapevo dare risposte. L'incontro con Cristina, mia futura sposa, ha donato alla mia vita la luce che occorreva per diradare le nebbie della mia esistenza. La mia solitudine è stata colmata dal suo amore, amore che io ho sempre cercato! Sono uno scrittore nato dal dolore e dall'amore. Il “volo” di Cristina in Paradiso ed il mio amore per lei sono i binari su cui è nato il primo libro: “Cristina...Enzo Storia di un amore”.
1. Ci parli un po' di Lei, della Sua vita. Da dove viene? Come e quando ha deciso di diventare scrittore?
Sono nata a Torino, e sono infermiera professionale dal 1987. Lavoro da sempre nell'ambito dell'urgenza soprattutto su strada con ambulanza per prestare primo soccorso. Ho avuto anche tra le altre mie esperienze lavorative, un'esperienza di elisoccorso. Ho lavorato per 15 anni in rianimazione e sala operatoria di un pronto soccorso dell'ospedale più importante della mia città. Da circa 20 anni scrivo, ho pubblicato anche un libro di poesie col quale ho vinto il Premio Internazionale di poesia “Premio Lerici”. Ho partecipato a vari altri concorsi letterari, avendo molte gratificazioni, ed entrando a far parte di varie antologie dei poeti contemporanei. Sono madre di un bellissimo ragazzo di 16, e purtroppo ho perso i miei due genitori a distanza di soli 11 mesi uno dall'altro. Questa ferita è ancora molto aperta.
1. Che cos’è per Lei scrivere, quali emozioni prova?
Scrivere per me è un'emozione indescrivibile, scrivo nei momenti più belli e bui della mia vita quotidiana.
2. Quanto della sua vita reale è presente in questo libro?
Tutto ciò che scrivo racconta me e chi mi sta accanto.