1. Ci parli un po' di Lei, della Sua vita. Da dove viene? Come e quando ha deciso di diventare scrittore? Sono nato a Trieste città in cui vivo, sin da piccolo sono stato attratto dalla scrittura che ho iniziato ad usare dall"età di 4 anni vincendo anche un premio per una poesia (una scatola di saporelli sapori), a 8 anni "Il piccolo", il giornale della mia città, ha pubblicato una mia segnalazione inerente al trattato di Osimo e nel frattempo inventavo storie che utilizzavo per giocare. A 15 anni ho abbracciato la musica, suonando la chitarra anche fino a 15 ore al giorno. Così ho cominciato a comporre testi e musiche. A scrivere racconti ho iniziato dopo i trent'anni, a 38 ho finito il mio primo romanzo che dovrei riprendere in mano e sistemarlo. A spingermi a scrivere dapprima è stato il desiderio di mettere nero su bianco le storie che raccontavo ai miei figli prima di dormire, erano dei racconti brevi. Poi mi sono avventurato nel mio primo romanzo, ad un certo punto ho creduto di non riuscire a finirlo, ma c'è l'ho fatta e da là in poi sono stato più motivato a continuare anche se a supportarmi c'erano sempre i miei figli e la compagna con cui vivevo e a loro saró sempre grato